Entusiasmo a la Spezia per la costruzione dell'immenso cantiere

Entusiasmo a la Spezia per la costruzione dell'immenso cantiere Entusiasmo a la Spezia per la costruzione dell'immenso cantiere Il mondo chiede siavi di stazza sempre più grande Giungono richieste da tatti i Paesi • Serrata concorrenza tra gli armatori - La crisi di Suez e l'espansione dei traffici acuiscono il bisogno di petroliere ■ Per le nostre maestranze specializzate vi sono prospettive di lavoro per molti anni IDal nostro inviato speciale) La Spezia, 15 gennaio. Se avessero seguito 11 loro Istinto, oggi gli speziai sarebbero corsi a mettere la bandiera alla finestra, tanta è stata l'emozione suscitata dall'annuncio ufficiale della costruzione a Fanigaglia del nuovo cantiere dagli scali più grandi del mondo. I giornali vanno a ruba; non si parla d'altro nelle fabbriche, nelle case e nel caffè; si stilano ordini del giorno. < Questa nuova attività Industriale — dice un comunicato dell'UIL — risolverà in grandissima parte 11 problema della disoccupazione nella nostra città, determinando per conseguenza un netto miglioramento della situazione economica di tutta la provicela. SI auspica pertanto che le autorità locali e centrali, politiche e militari Interessate, facilitino per quanto ad esse compete 11 superamento di eventuali ostacoli formali; e che tutta la mano d'opera necessaria sia assunta In loco, In quanto le maestranze spezine sono altamente qualificate per tali attività >. L'auspicio del sindacato trova piena rispondenza nelle intenzioni della società costruttrice e nell'atteggiamento delle autorità. La nuova < Cantieri Navali San Benedetto » ci ha già indicato proprio nella disponibilità a La Spezia di mano d'opera specializzata o facilmente speclalizzablle, uno dei motivi della scelta di Panlgaglla come sede del futuro cantiere. Non solo, ma è previsto « favore delle maestranze un vasto programma di Iniziative assistenziali e di corsi di qualificazione. Quarto al superamento degli « ostacoli formali >, a noi non resta che confermare per domani la consegna del terreno ' di Panigaglla da parte dell'autorità militare alla società, e l'inizio entro il mese dei lavori. La costruzione avrà luogo a tempo di primato, proprio perché il successo dell'Iniziativa è legato alla rapidità d'esecuzione. Non ci si spiega infatti l'entità delle ordinazioni già giunte ad un cantiere che non esiste — < un cantiere fantasma >,. lo chiamava giorni addietro il Daily Express —.se non si tiene conto di ciò che sta succedendo sugli scali di tutti 1 Paesi. Il mondo ha fame di navi, di petroliere specialmente, e di navi sempre più grosse. Si fanno ordinazioni ad un < cantiere fantasma > che non potrà varare prima del 1960, perché tutti 1 cantieri sono già oggi carichi di lavoro fino al 1961 compreso. Gli armatori si contendono non solo il naviglio nuovo, ma anohe quello ancora in costruzióne o addirittura da impostare: è successo nei cantieri genovesi di Riva Trigoso che l'ordinazione di due motocisteme da 19 mila 200 tonnellate sia passata da un committente ad un altro (con realizzo di un premio superiore ai 600 milioni ciascuna). A Napoli, purché venga fatto risorgere il cantiere di Baia, il solo Lauro si è impegnato ad ordinare nove navi per 46 miliardi di lire. Contemporaneamente il tonnellaggio medio delle petroliere tende ad aumentare: dove è possibile, anche nel cantieri Italiani, le ordinazioni vengono modificate per navi sempre più (rosse. A Sestri Ponente l'Ansaldo ha in costruzione una petroliera da 52 mila tonnellate e ne ha altre tre ordinate: altre due della stessa stazza, e una da 48 mila, sono in preparazione a Trieste. Ora il cantiere di La Spezia permetterà anche in questa gara all'Italia di portarsi a pari a pari con i maggio, ri costruttori mondiali, con navi sino a<i 80 mila tonnellate. E' una corsa recente, scatenata dal famoso gruppo dei «greci» (Onassis-Nìarchos-LL-i vanes-Ludwig). Non son passati tre anni da quando Onastls fece scendere In mare la Al Malik di 46.500 tonnellate; Niarchos nel '55 replicava con la petroliera da 47.750 intitolata a se stesso (Spyros Niarchos) e soprattutto con l'ordinazione In Germania di altre due da 65 mila. Fra i due contendenti era presto 11 terzo ad avere la meglio: Daniel Ludwig, che nel '51 aveva semplicemente preso in affitto l'intero arsenale della Marina imperiale nipponica, varava l'anno scorso a Kure la Universe Leader, 84.730 tonnellate, la nave più grande che abbia mai solcato 1 mari. Un primato che non durerà molto, poiché siamo alla vigilia delle 100 mila tonnellate: una già in costruzione a Kure, e due che Onassis ha ordinato in America. Alla fine del 1956, il naviglio mercantile in costruzione o In ordinazione in tutto il mondo era qupsi il doppio dell'anno precedente: 26 milioni e mezzo di tonnellate contro meno di 14 milioni. Ma, in particolare, le navi-cisterna erano quasi due volte e mezzo: 16,1 milioni contro 6,6 milioni di tonnellate. Come si vede da tutti i dati che abbiamo citato, la crisi di Suez non ha fatto che accentuare un fenomeno in pieno sviluppo negli ultimi anni, dovuto a naturali motivi economici: espansione del traffico, sempre maggior sete di carburante e combustibili In tutto il mondo, inizio di Industrializzazione di mercati immensi come quello indiano. Certo, la crisi e la chiusura di Suez hanno confermato l'opportunità della corsa a petroliere sempre più grandi che annullano 11 maggior costo di ssnasdtdUpgghprscdgnrnnnvlcpvdldqdnatussgtMa.percorsi più lunghi, come 11 pe- j riplo dell'Africa, col minor co-| sto unitario per la merce trasportata. In questi brevi cenni, è appena 11 caso di dire che la corsa a tonnellaggi enormi pone una serie di problemi, a cominciare da quello della mancanza In tutto 11 mondo di porti In grado di accogliere slmili navi. La Universe Leader, che ha compiuto in ottóbre il viaggio inaugurale dall'Asia all'America, giunta davanti a S. Francisco ha dovuto rimanere fuori dal porto e scaricare parte del carico su cisterne minori. E' il sistema al quale si dovrebbe ricorrere se si affermasse la tendenza alla costruzione di slmili giganti del mare, ma molti tecnici pensano che si stia esagerando (diremo per Inciso che il nuovo porto del petroli a Genova-Moltedo potrà accogliere navi da 60 mila tonnellate). Necessità quindi di-molte navi, e sempre più grosse: questa la ragion d'essere del nuovo cantiere di La Spezia. Per 1 prossimi anni la richiesta è prevalentemente di petroliere, poi dovrà forzatamente aumentare la percentuale delle altre navi da trasporto: non si tratta quindi di un semplice periodo di congiuntura. Gli spezlnl hanno ragione di essere soddisfatti, anche perché un grande cantiere è fonte di lavoro per tutta una gamma di aziende industriali e artigianali. E' di stasera Intanto la notizia che un gruppo finanziario milanese sta trattando con le autorità della Marina per ottenere un terreno sul golfo fra Pertusola e Mucrglano per costruire un altro cantiere, sia pur destinato soltanto a riparazioni. Dopo tanti anni, buone prospettive si schiudono finalmente per una delle città più danneggiate dalla guerra. Giovanni Ctf«wj»-»»ini Per 82 italiota di tasse I creditori d'una cementerla contrari al pignoramento Casale. 15 rrenna'c L'ufficiale esattoriale del comune di Casale, signor Glo-vanni Sanlorenzo, si è presen-tato alle ore 14 di oggi all'ingresso della cementerla Palli di questa città per procedere ad un pignoramento di 82 milioni per tasse in maggior parte pertinenti all'Erario. Però egli era stato preceduto drl tre conliquldatorl della ditta — aw. Giovanni Calre, ing. Bartolomeo Bo e rag. Piero Panelli — nominati com'è noto, dall'autorità giudiziaria in seguito al concordato preventivo. I tre si sono opposti all'Ingiunzione dell'ufficiale esattoriale e questi, non avendo poaiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii tuto espletare il suo mandato, ha cercato di farsi autorizzare dal sindaco a' procedere — come dispone la legge — al pignoramento con l'assistenza della, forza pubblica. Il sindaco però oggi non era a Casale e indubbiamente il provvedi mento sarà preso domattina. L'opposizione dei liquidatori si basa sulla Illegittimità del provvedimento ordinato dal l'Intendenza di Finanza in quanto l'azienda, essi affermano, da parecchio tempo non aveva utili tassabili, ma solo gravi perdite. Se l'esattore procedesse al pignoramento e ponesse all'asta la cementerla, ne deriverebbe un ricavo molto Inferiore al previsto, lo stabilimento potrebbe essere smantellato e la massa del creditori sarebbe notevolmente danneggiata. In modo particolare verrebbero a subire una perdita gli operai. L'ufficiale esattoriale tuttavia sembra deciso a procedere alla sua azione domattina, affiancato dal carabinieri. cmiii[mìi:mimiiiimiiiiii!iminiiìii!immiii