Aggredisce una signora in casa dovendo pagare un debito di gioco

Aggredisce una signora in casa dovendo pagare un debito di gioco Tentata rapina di un sedicenne a Vercelli Aggredisce una signora in casa dovendo pagare un debito di gioco Il giovane aveva perso 5 mila lire - La donna colpita al capo con una chiave inglese - Il ragazzo [ugge ma viene arrestato La vittima ricoverata in ospedale - Altra tentata rapina nel Novarese i o è d i l a e , i i Vercelli, 12 gennaio. Stamane, verso le 9, un garzone elettricista di 16 anni ha colpito ripetutamente al capo con una grossa chiave inglese, una giovane signora, tentando poi di rapinarla di 10 mila lire che gli necessitavano per sai-1 dare un debito di gioco. L'aggressore si chiama Franco Marehioni, di 16 anni, figlio di una guardia di Finanza in pensione, abitante in viale Rimembranza 19. I precedenti del ragazzo non sono esemplari: carattere altezzoso, attaccabrighe e giocatore assiduo, frequentava una compagnia di giovani che si trovavano quasi ogni sera in un pubblico esercizio. Occupato presso l'officina elettrica del signor Motta, non si era mai distinto per volontà di lavoro. Una quindicina di sere fa, aveva perso al gioco 5000 lire; il colpo l'aveva alquanto scosso, poiché era privo di denaro e non voleva confessare la perdita al seve-, ro padre. Il Marehioni, nei giorni seguenti, aveva tentato di rifarsi, ma la fortuna non gli era stata benigna, così non aveva potuto pagare le 5000 lire e ancora tre giorni or sono il creditore gli aveva intimato la consegna della somma. . Il giovane allora ideava la rapina é preparava il piano che doveva avere come campo d'azione la casa vicina alla sua abitazione, in viale Rimembranza n. 28. Il proprietario dell'officina elettrica dove lavora il giovane, ha la manuten zione degli accessori e degli ascensori delle abitazióni pri vate; uno degli ascensori è proprio quello della casa n. 23 Stamane il Marehioni si presentava regolarmente all'officina, eseguiva qualche lavoro poi verso le 9 chiedeva al proprietario signor Motta di po! tersi .assentare per una com' missione personale. Ottenuto il permesso, ai dirigeva verso il viale Rimembranza, entrava nella casa contrassegnata col n. 23, suonava alla porta dell'abitazione della famiglia Rampazzi e attendeva. Qualche istante dopo la giovane signora Juana Rampazzi, di 26 anni, apriva la porta. Il Marehioni, a nome del Motta, le presentava alcuni fogli in bianco dicendole che dovevano essere firmati quale conferma di lavori prima eseguiti. La signora rimaneva un po' perplessa, non riuscendo a comprendere di che si trattasse. Fatto accomodare in casa 11 giovane, andava a prendere una penna e si appoggiava al tavolo per esaminare i fogli Mentre ciò avveniva, il Marehioni, estratta di sotto la giacca una grossa chiave inglese avvolta in un guanto, colpiva alla testa la signora. La donna reagiva,, fuggendo in cucina seguita dal giovane che la colpiva ancora al capo. Tra i due s'impegnava una lotta: la donna si difendeva lanciando contro l'assalitore alcuni piatti e invocando aiuto. Il Marehioni, che più tardi confesserà di aver voluto impadronirsi di 10 mila lire, vedendo il volto della signora grondare sangue e temendo di essere scorto da altre persone richiamate dalle grida della sua vittima, raggiungeva di corsa l'uscita dell'alloggio, ma era troppo tardi. Veniva infatti fermato da un agente di P. S. e da una guardia di Finanza, che abitano nella stessa casa e che, avendo udito le invocazioni di soccorso, si erano precipitati nell'alloggio dei Rampazzi. Contemporaneamente veniva avvertita la Questura e subito sul posto accorrevano gli agenti della Squa- dcrlrtrnmrnsdcdrtCgsacea dra Mobile, «he prendevano in consegna il rapinatore. Con un'automobile la signora veniva accompagnata all'ospedale e ricoverata per ferite al capo e la frattura del temporale sinistro; era dichiarata guaribile in trenta giorni. Il Marehioni, dopo un sommario interrogatorio, è stato rinchiuso nelle carceri e denunciato per tentata'-rapina. Novara, 12 gennaio. Un individuo rimasto sconosciuto, dimessamente vestito e dall'apparente età di 25 anni, col volto coperto da una benda, si è presentato oggi pome riggio, verso le 15,30, all'abitazione della signora Maria Calligaris, di 51 anno, a Grignasco. Lo sconosciuto, che sembrava disarmato, intimava alla donna, sola in casa, di consegnargli tutto il denaro che possedeva, La Calligaris rispondeva che era capitato male: in casa non aveva che 150 lire e cosi dicendo gii mostrava il portafoglio. Il malvivente esclamava: «E' troppo poco! » e si allontanava lasciando alla donna il denaro.

Persone citate: Calligaris, Franco Marehioni, Juana Rampazzi, Maria Calligaris, Motta, Rampazzi

Luoghi citati: Grignasco, Novara, Vercelli