La beffa di Bologna risponde ai tre quiz e vince il premio finale dei cinque milioni

La beffa di Bologna risponde ai tre quiz e vince il premio finale dei cinque milioni Poehe emozioni e tatti promossi nella 59a edizione di "Lascia o raddoppia La beffa di Bologna risponde ai tre quiz e vince il premio finale dei cinque milioni L'operaio-filosofo e l'impiegato svizzero superano il penultimo traguardo - Felice esordio dell'appassionato "di Salgari e di una giovane calabrese sulle canzonette - Miss Piemonte avanza con la letteratura francese - L'amico dei toreri e l'amante della lirica escono vittoriosi dalla cabina (Dal nostro inviato speciale) Milano, 10 gennaio. Con i grandi occhi spalancati dalla felicità e un sorriso che le ai dilatava su tutto 11 volto, Raffaella Minghetti non ha perso l'ammirevole padronanza di sé all'annuncio di avere vinto 1 cinque milioni. Si era presentata con una pipa di creta, da lei portata in dono a Bongiorno, e se n© è uscita reggendo simbolicamente un sacchetto con centoventotto gettoni d'oro. Su di essi, tra una gugliata e l'altra nel suo laboratorio bolognese di biancheria per signora, ella ha sapientemente Inciso i fatti più salienti e le figure più note della storia romana, e praticamente i pilastri di questa sua modesta e ben, guadagnata ricchezza. . < In una' adunanza del Senato del 1° dicembre del 50 a. C. — è. stata la prima domanda — alla presenza dt 400 senatori è stata approvata, con: 370' sì e 22 no, una proposta di Caio Curione. In che cosa consisteva? >. « Richiamare a Roma Pompeo dalla Spagna e Cesare dalla Gall.ia >. è stata la risposta. La seconda domanda chiedeva 11 nome dèi console sconfitto a Eraclea nello scontro fra re Pirro e 1 romani e próntamente Raffaella Minghetti ha risposto che lo sconfitto era il console Publio Valerio Levino, « Attenzione alla terza domanda >, ha detto Bongiorno. Ed ha chiesto: « Chi comandava la cavalleria numi; dica, alleata di quella romana,- nella battaglia di Zuma? ». Ormai con la certezza di avere vinto, la Minghetti è scoppiata a ridere fiduciosa, esclamando: < Oh, ma era Masslnissa! ». v Aveva vinto, e quando ella è uscita dalla cabina» Bongiorno ie ha paternamente ricordato la sua indecisione di poco prima, fra le quinte, se lasciare o raddoppiare e gl'incitamenti di lui a non ritirarsi. Ora Raffaella Minghetti potrà attuare quelli che sono i primi traguardi della sua nuova vita di milionaria: comperare un televisore alla mam ma, abbellire e sviluppare il negozio e il laboratorio di bian cherla per signora, e fare un viaggio in Sardegna. Verranno poi altri desideri; per il mo mento le basterà poter appagare questi tre. Non l'ha detto, ma quello che Indubbiamente occupa il N. 1 del sogni da realizzare è il suo matrimonio: e 11 viaggio Ih Sardegna non avrà obiettivi turistici,' ma quello dolcissimo della luna di miele. Serata lietissima, come risultati; nessuno bocciato; su otto candidati, ai sono avuti otto promossi. Del due esordienti, primo a presentarsi alla ribalta è stato un agricoltore di Montepescall in provincia di Grosseto, Bruno Ciarpagllnl Un robusto giovanotto di 24 anni, che rappresenta l'immissione di una materia nuova a c Lascia o raddoppia»: 11 saigarismo. Non soltanto per la sua giovane età ma forse anche per la passione dei romanzi di Salgari, che egli costantemente coltiva, il Ciarpaglini ha saputo restare un ragazzo. E con lui, questa sera, davanti agli schermi televisivi, certamente tutti gli spettatori si saranno sentiti un po' raga-izl, saranno stati presi dalla costalgia delle non dimenticate letture al l'evocazione di romanzi, di episodi e personaggi che alimentarono i loro sognati ardimenti giovanili. Il concorrente ha ricordato che la produzione di Emilio Salgari (egli pronuncia Sàigari, e Bongiorno lo corregge, gli spiega che la pronuncia esatta è piana: Salgari) consiste in 105 romanzi, 250 novelle e 36 trame di romanzi che furono poi sviluppate dal figli, Egli però ha limitato le domande a una.ventina di opere comprese nel ciclo del Pirati della Malesia e della giungla indiana. < Sandokan nel labirinto infernale » è il titolo dei romanzo che forma oggetto della prima domanda; sono seguiti il nome della nave Marianna; il duello sostenuto fra Yanez con la scimitarra e il greco Teotokris con il laccio degli strangolatori thugs; g-H sono stati letti lunghi brani, nei quali egli ha riconosciuto di volta in volta « La riconquista di Mompracem » e < Il re del mare » e « Sandokan principe di Kinballo»; e una contraddizione di Salgari sull'età di Yanez, che in un romanzo risulta di 32 anni e in un altro di 60; ma in compenso 11 romanziere diede un anticipo della guerra batteriologica. Altra esordiente è stata la diciottenne Maria VIgnola. E' studentessa liceale, è nata a Catanzaro, e deve la sua ammissione a < Lascia o raddoppia» non tanto alla materia da lei scelta, ohe è l'abusatlssima e sfortunata musica leggera (nessun concorrente, finora è riuscito a spuntarla), quanto all'estensione della televisione alla Calabria e alla Sicilia avvenuta una settimana fa. Infatti soltanto giovedì scorso la Vignola ha potuto assistere per la prima volta a < Lascia o raddoppia». E' una ragazza vivace, molto sicura di sé e non.afflitta dal complesso della modestia; per vari aspetti, una versione in brunodella Bolognanì Alle domande elementarlsslme ha dato risposte azzeccate; e tra letture di versi ed esecuzione di ritornelli di canzoni se l'è cavata tranquillamente. In cabina sono entrati per la prima volta Mario Scognamiglio (musica lirica) e Luigi Carlessi, (tauromachia). Il primo ha ricordato, a proposito dell'accenno alle arance e alle salsicce mangiate dagli spettatori dell'Arena di Verona durante l'esecuzione delle opere, che Rossini soleva introdurre del brani secondari e riposanti chiamati « aria del sorbetto » durante 1 quali gli spettatori usavano prendere il gelato. Per la scelta della- busta lo Scognamiglio ha tratto di tasca un grosso dado di quelli usati dai giocatori di Totocalcio, contenente sulle facce 1, 2 e x. La Campagnoli — nella quale il salgariano Ciarpagllnl chissà perché aveva trovato una somiglianza con la fidanzata. di Sandokan — ha fatto rotolare il dado, è venuto fuori l'uno, e così è stata scelta la busta relativa. Lo Scognamiglio ha saputo indicare nel rossiniano « Il signor Bruschino » l'opera che, rappresentata con esito disastroso a Parigi nel 1813, fu accolta invece con successo nel 1857. Con Luigi Carlessi è tornata la tauromachia, ed egli ha anzitutto spiegato che la cerimonia chiamata « alternativa », la quale consacra matador l'allievo torero, ha avuto origine da un clamoroso episodio nel quale per un errore tattico si videro due toreri contendersi la stesso toro, e che si concluse con l'arresto del protagonisti e di tutti gli afidonados. A illustrazione delle usanze spagnole è salito sul palcoscenico il giornalista Max David, che nel suo libro « Volapié » dedicato alla Spagna ha trattato' ampiamente corride e toreri. «Come si chiama — è stato cmcf«gpitzccgiMiiiii chiesto al Cari essi — 11 toro di pelo scuro che nella plaza di Talavera de la Reina uccise nei 1920 l'espada José Ortego detto Josehto? » Luigi Carlessl ha esitato qualche decina di secondi prima di rispondere, piuttosto dubbiosc-nja con esattezza: « Ballladof S^S) Rossana Roasanigo, « miss Piemonte», o meglio «miss fossette», si è presentata sorridendo per ' la domanda da 1.28Q.00O lire. Secondo una signora torinese che le ha scritto, le fossette nascono nei bambini buoni perché prima di venire sulla terra gli angeli in paradiso li baciano sulle guance. Questa sera Bongiorno si è interessato non soltanto delle fossette, ma anche della cravatta della Rossanigo. Secondo lui 11 nodo èra finto, la ragazza negava, rifiutava di farglielo constatare; la promessa fu che se avesse risposto esattamente alla domanda, < Bongiorno avrebbe potuto fare la prova. La domanda era: «Una famosa i tragedia di Voltaire, scritta nel V?k% è l'adattamento di una tragedia di Shakespeare. Qual è il titolo?». Pronta, e quasi delusa per la facilità della comanda, è stata la Rossanigo nella risposta: « SI, è la Zaire ». Ed allora Bongiorno ha fatto la prova: ed aveva ragione lui, si trattava di un nodo finto, trattenuto al collo da un elastico. Bovio e Bettone se la sono cavata signorilmente nelle domande da 2 milioni e mezzo che 11 riguardavano. Al filosofo novarese è stato chiesto: «Kant, nella Critica della ragion pura, distingue I concetti puri o categorie dell'intelletto in quattro classi: della quantità, della qualità, della relazione e della modalità. Ogni classe ne comprende tre. SI chiede quali siano le tre categorie della qualità». Pronto E«tdrtGsptq Ernesto Bovio ha risposto: « Potrei .citarle tutte. Mi limito a dire che le tre categorie della qualità comprendono la realtà, la negazione e la limitazione ». A sua vo!;a lo zurighese Giannino Bettone, dopo avere spiegato che in. Svizzera si pubblicano 114 quotidiani nelle tre lingue, lo stesso numero di quelli che si pubblicano in Ita¬ lia, si è sentito leggere un brano di Mazzini nel quale ha facilmente riconosciuto la « lettera a Vittorio Emanuele». Serata piana e scorrevole, conclusa, come si è detto, con la felice prova di Raffaella Minghetti, che domani andrà ad incassare la fulgente chiave dei suol sogni. Giuseppe Farad H nuovo concorrente Bruno Ciarpaglini «4 appresta a rispondere alle domande sai romanzi di Salgari. (Telefoto) La bolognese Raffaella Minghetti, prima di entrare In cabina, offre a Mike Bongiorno una pipa di creta. (Telefoto) Bongiorno gioca con la cravattlna della Rossanigo che è appena uscita vittoriosa doli a cabina di vetro. (Telefato) iiiiiiiiiiiiiii iiiiiui iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiitmiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiia