Primo confronto Ferrari- Maserati nella «Temporada argentina» di domenica

Primo confronto Ferrari- Maserati nella «Temporada argentina» di domenica Primo confronto Ferrari- Maserati nella «Temporada argentina» di domenica Quasi tutti i migliori piloti del mondo, Fangio, Castelletti, Moss, Hawthora, Musso, compresi nelle due squadre - La Mercedes e le inglesi Vanwall e B.R.M. non parteciperanno alla prova La stagione automobilistica .1956 si apre con quel tradizio- naie ciclo di fjare che Va sotto il nome di «Temporada argen-ltina». Domenica si disputerà'a. Buenos Aires la prima e pili i i . . ■. r- u„ . importante prova: il Gran Premio d'Argentina per vetture da corsa formula 1 (motori da 2500 cmc. senza compressore), valevole per il campionato mondiale conduttori; seguirà a una settimana di distanza la « 1000 km > per vetture sport (campionato marche) e infine il 27 gennaio il Gran Premio di Buenos Aires, ancora per macchine monoposto Dì tutte le tre manifestazioni il motivo tecnico è costituito dai confronto Ferrari-Maserati: un motivo non certo inedito, dopo il ritiro della Mercedes e in attesa che si ripresentino le vetture inglesi Vanwall e B.R.M., ma comunque sempre ricco di elementi interessanti, sia per la continua evoluzione dei mezzi meccani ci, sia per la presenza nelle due squadre di quasi tutti i migliori piloti del mondo. In base ai dati che si conoscono, alle im .pressioni che risalgono neces sanamente alle ultime prove della stagione scorsa e alla lcomposizione delle équipes, si 'ha anzi la sensazione di un pa lése equilibrio di forze, che do- ......i.i... , e a e i vrebbe conferire alle tre giornate della c Temporada > un buon livello agonistico. La eventuale leggera superiorità delle Ferrari « formula 1 > e «sport» (giudizio che va tuttavia riferito al bilancio sportivo del 1956, essendo per il momento un'incognita l'efficienza delle macchine dopo il lavoro di revisione e modifica eseguito nei quattro mesi di sosta dell'attività agonistica) potrebbe infatti venir compensato dalla superiore classe di Fangio e di Moss, difensori assieme a Behra e Menditeguy — dei colori della Maserati, nei confronti del pugno di giovani piloti della Scuderia Ferrari: Castellotti, Collins, Musso, Havtthorn. Perdisa, De Portago, Von Tnps. ptMttCom'è noto, Fangio ha lascia-.to la Ferrari, ma benché im-J pegnato per la Casa rivale in; o o : o : , e a questo inizio di stagione, non ha ancora sottoscritto alcun contratto, riservandosi di decidere successivamente. Quanto a Moss, non è improbabile finisca di accordarsi con la Vanwall. Ma per il momento i due più forti piloti del momento militano sotto la stessa bandiera, e forse si alterneranno al volante nella « 1000 km. », che si correrà appunto a coppie. Dopodomani, intanto, la gara maggiormente attesa, in cui la Ferrari schiererà una mezza dozzina delle sue 8 cilindri di origine Lancia, e la Maserati quattro delle nuove 6 cilindri già presentate a Monza nel G. P d'Europa del settembre scorso, una delle quali, anzi vittoriosa alla guida di Stirling Moss, sia pure con il concorso di circostanze favorevoli. All'infuori delle vaghe previsioni autorizzate da un obietti vo giudizio sulle doti, l'esperien za, la classe dei piloti, non è facile — dicevamo — formulare pronostici per quanto riguarda i mezzi meccanici. Tanto più che di solito si verifica una diversità di adattamento della stessa macchina su questo o quel circuito, soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche del telaio (difatti la Mercedes, che poteva permettersi certi lussi, disponeva- di tre differenti modelli da impiegare in relazione alle caratteristiche del tracciato di gara). Inoltre occorre considerare l'influenza del clima sull'organismo dei piloti e sullo stesso rendimento dei motori. In Argentina è da poco cominciata l'estate, un'estate caldissima (durante i primi allenamenti sul circuito la temperatura ha sfiorato i 40 gradi), umida, snervante. Si ricorda che due anni orsono, sull'esito del Gran Premio d'Argentina furono proprio le condizioni ambientali a giocare un ruolo decisivo. In un certo senso si può dunque affermare che la prima prova di campionato del mondo faccia storia a sé, per il suo carattere di novità stagionale e per le considerazioni citate, giustificando l'interesse che suscita negli ambienti dello .sport automobilistico, J II Gran Premio si corre su ; uno dei percorsi tracciati al- l'autodromo municipale di Bue nos Aires, misurante 3912; lo stesso, cioè, degli ultimi quattro anni. Anziché sulla distan za. la prova è retta dalla for mula del maggior chilometrag gio percorso in tre ore di gara. Il record appartiene a FangioMusso su Ferrari con chilome tri 383,408; ancora Fangio de tiene il primato del giro veloce a 133,755 orari. Non è improbabile che l'uno e l'altro limite vengano domenica migliorati. ^ e

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Europa, Monza