Alla conquista dello spettatore

Alla conquista dello spettatore •-r-j= DIETRO LO _SCHERMO —- Alla conquista dello spettatore Le varie Iniziative di un comitato americano e quelle dei singoli esercenti - «Quiz» e parcheggi riservati - Un film su Emilio Ghione, ovvero «Za-la-Mort»-L'italiano vuole divertirsi - Una grande parata del cinema francese Si sa che i produttori americani sono molti sensibili a inchieste e statistiche di ogni, genere; e, logicamente, il vario andamento dell'afflusso più o meno intenso degli spettatori è da quei produttori seguito con la massima attenzione. Pochi anni or sono erano stati alti lamenti, la televisione sembrava avere spopolato le sale cinematografiche; la controffensiva ricorse in un primo tempo ai grandi formati, in un secondo tempo giunse a un armistizio, In un terzo tempo all'accordo con la concorrente. Ma, raggiunta così una relativa bonaccia, poiché 11 pubblico sembra farsi sempre più svogliato, o almeno capriccioso, ecco quei produttori considerare tale svogliatezza come una malattia da curare, prima che assuma le proporzioni di una vera e propria epidemia. Non ci si chiede, naturalmente, quale possa esserne il vero motivo (se lo si cercasse, lo si troverebbe, e facilmente, nella mediocrità - di troppi film). Si ritiene invece il « prodotto > ineccepibile, si tratta soltanto di attirare la clientela. Di qui idee e propositi di misure e « campagne » collettive, di categoria, concre¬ tate da un apposito comitato, che ha recentemente definito il suo programma in sei pun-ti fondamentali: 1) migliorare i rapporti con la stampa; 2) largheggiare in inviti a Hollywood; 3) concorsi a premi sui singoli film e i . loro interpreti; 4) una pubblicità più vasta e più vivace; 5) studio di eventuali < buoni » emessi da ditte commerciali per altrettanti e gratuiti biglietti d'ingresso; 6) inchieste sui « generi > di film preferiti, sugli attori altrettanto preferiti, e così via. Tale programma non ha molto soddisfatto gli interessati, che lo hanno giudicato boi- so e stantìo, decidendo invece di incoraggiare la massima au- tonomia d'iniziativa nei singoli esercenti, e di valorizzare con mezzi cospicui quella trovata atta a ricreare lunghe code dinanzi ai botteghini. E la trovata sembrerebbe ormai indiscutibile. Si tratterebbe di organizzare una serie di « quiz > cinematografici, con un monte-premi di cinque milioni di dollari (più di tre miliardi di lire). Il concorso consisterebbe in sciarade e indovinelli inseriti in particolari cortometraggi, ogni biglietto d'ingresso darebbe cliritto a una rispo- ! sta. Non sarebbero molti gli 1 19 I scettici, sarebbero invece mol- sìj fissimi gli entusiasti di - tale 1 fopensata. Quanto poi alle iniziative dei singoli, se ne sono già avute, sempre in America, d'ogni genere e d'ogni colore, anche se parecchie sono già tramontate (come il servizio di credito, biglietti d'ingresso pagati a rate o alla fine d'ogni mese; come il servizio-cena, biglietti d'ingresso cumulativi con l'importo di una cenetta da consumarsi in locali viciniori; come il botteghino per automobilisti, che potevano giungere fino allo sportello in macchina, zelanti fattorini la guidavano poi a un parcheggio riservato; e così via). I forzo tri ve- ) soli a prosperare senza | sono gli esercenti dei qucapritiCqusiretohal'icigstcitevosmin», grandi cinema alHfe»<frto cdove si assiste allo spettacolo | elstando nella propria automobile (il che è apprezzatissimo da coppie d'innamorati o qua si). Sono più di 5000, i « drivein », negli Stati Uniti; e parecchi hanno adottato "la formula Dottar Night («Notte da un dollaro»), che per un solo dollaro dà diritto all'ingresso di un'auto, qualunque sia il numero delle persone che vi sono ospitate. b e * * I Un « poliziesco », di produzione italo-francese, Sait-on ijamais, reato di Roger Vadim, con Frwiqoise Arnoul, Franco Fabrizi, Lyla Rocco, Robert Hossein. — E' quasi ultimato il montaggio de II momento più bello, il nuovo film di Lu.ciano Emmer, ambientato nel i repurto maternità dell'ospedale ; San Camillo di Roma; fra gli j interpreti Marcello Mastroianni e Giovanna Ratti. — Ignazio Ferronetti ha definito la sceneggiatura di un film dedicato alla rievocazione di un notissimo attore del nostro cinema muto, Emilio Ghione ovvero « Za-la-Mort » ; il film, da una fortunata « serie » di allora, si intitolerà I topi grigi, e sarà interpretato da Emilio Ghione junior, figlio dell'attore. — La < prima » italiana di Lust for Life, sulla vita di Van Gogh, darà i suoi proventi a beneficio dei profughi ungheresi in Italia. — E' quasi pro»i ' ta la prima copia de Le notti jdi Cabiria, il nuovo film di Federico Fellini, con Giulietta] Afasiwt, Amedeo Nazzari, Frangois Pèrìer, Franca Mar\zi e Dorian Gray. — Nell'attuale ristrettezza di produzio- ine, Camillo Mastrocinque è il I nostro regista che ha diretto più film nel 1956 (it film, La I banda degli onesti, Lascia o | raddoppia, Totò e la malafemi mina, Totò e i fuorilegge^. * * j La disoccupazione non dimij nuisce, la sotto-occupazione non 'scema, le difficoltà non impallidiscono, l'orizzonte non si rischiara; e l'italiano dice: lasciatemi divertire. Negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia, ì botteghini cinematografici vedono afflussi sempre minori di pubblico; da noi lo vedono in aumento. Si direbbe che, in Italia, si stia riscoprendo il oinema; ma, dati gli andamenti degli incassi in questi ultimi anni, sarebbe comunque una riscoperta cronica e puntuale, in atto da tempo. Nel lirm—fecagstrTtoMLmghdvthStangctitoLMloedscrddnt1Wnl'cofitavpstemrtuopptrddki mzsamsfa 955 dei 147 miliardi compleeìvamente spesi per le varie orme di spettacolo, circa i uattro quinti sono stati dediati al cinema (116 miliardi; 13 per il ballo e trattenimenti vai, 9 per le manifestazioni sporive, altrettanto per i) teatro). Confrontando poi tali cifre con uelle dell'anno precedente se i deve lamentare una ulteriore diminuzione del 2,6 per ceno nella spesa per il teatro, si a un ulteriore aumento del'il per cento in quella per H inema. Non solo; ma i dati già rilevati per il primo semetre del '56 danno per la voceinnma un incremento costane. E in tali più che favorevoli condizioni di « mercato », siamo costretti a malinconicamente considerare tutta una crisi, che non accenna a con ludersi * * A II palloncino rosso, il poe- ieo breve film di Albert Lamorisse, è stato assegnato il premio Louis Delluc per il 1956. — La Federazione dei Club femminili americani ha giudicato Laurence Olivier il migliore attore del 1956 per il suo Riccardo III; migliore atrice, Katharine Hepburn per The rainmaker, pure giudicao il miglior film; Vincente Minnelli il miglior regista per La vita di Van Gogh. — Raymond Rouleau, che ne aveva già curato la regìa teatrale, ha quasi ultimato le riprese di Les Borcières de Salem, ovvero « Il crogiuolo », di Arhur Miller; fra i protagonisti, Simone Signoret e Yi;es Montana. — Le stelle non muoiono mai sarà il titolo di una grande parata del cinema francese, un'antologia di frammeni nei quali riappariranno Vicor Boucher, Max Dcarly, Louis • Jouvet, André Lefaur, Marguerite Moreno, Louis Saou, Jules Berry, Harry Baur e Raimu; ciascuno dei grandi attori scomparsi sarà presentato da un attore d'oggi, e cosi quel cinema commemorerà se stesso. — William Holden è al primo posto nella Hata dei dieci attori i cui film hanno fatto realizzare negli Stati Uniti i maggiori incassi nel 1956. Al secondo posto è John Wayne, all'ottavo e al nono sono la Monroe e la Novak, al'ultimo'e decimo è Sinatra. * * Innocenza — Ancora ci si ricorda di Boris Karloff, il lungo ossuto attore, dalla mascella fin troppo segnata, dalla grinta fin troppo bieca. Era il suo volto, e lui non ne aveva colpa alcuna; ma i produttori seppero sfruttarlo'facendone H errificante Frankenstein. Fu ti mostro-babau del cinema americano di prima della guerra; utte le nefandezze, tutti gli orrori erano suoi. Ma gli anni passano e un onesto riposo ha premiato tanto lavoro. Il suo ranquillo riposo Karloff l'ha dedicato anche a un telequiz d' laggiù; il tremendo Frankenstein, nel cammino verso 64.000 dollari, si è prudentemente fermato a 16.000; e pazienza, gli anni passano. Ma sapete per quale « materia » il mostro dei mostri si è « presentato »? Letteratura per l'Inanzia. m. g.

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