Discusso il problema del professionismo ma rinviato per la soluzione al Comitato direttivo

Discusso il problema del professionismo ma rinviato per la soluzione al Comitato direttivo Tensioni, malintesi, incidenti e riconciliaxioni al Congresso dell'U.V.I. Discusso il problema del professionismo ma rinviato per la soluzione al Comitato direttivo Entro 40 giorni dovrà essere costituita e resa operante la commissione professionistica - II disavanzo si aggira sui 35 milioni - l'avv. Broiierio colto da collasso cardiaco - Oggi le elezioni (Dal nostro inviato speciale) Perugia, 5 gennaio. Prima giornata perugina del congresso nazionale dell'UVI. Inizio alle 9, chiusura alle... Chiacchiere, chiacchiere, chiacchicrc, un fiume intero di parote spesso su argomenti dove tutti erano incredibilmente d'accordo. Per buona sorte, un risultato è stato raggiunto, i congressisti quasi all'unanimità (tranne due voti contrari e due astenuti) hanno chiaramente impostato il problema del professionismo e sono arrivati a stabilire l'urgente necessità di risolverlo. Il Comitato direttivo dell'UVI oppure un'apposita commissione legislativa è stata incaricata di costituire entro 40 giorni la Commissione professionisti e di renderla funzionante entro tale tempo, in modo cioè da permetterne 'la vita pratica per la prossima stagione ciclistica. Fin qui, tutto bene, s'è fatto un ottimo lavoro sulla strada del buon senso che vuole la chiarificazione netta tra professionismo e dilettantisììio. Il resto, lo scarso e povero resto, ve lo racconta la cronaca che per forza di cose è affrettata e frammentaria, nervosa com'è stato nervoso il congresso. Nominato il presidente dell'assemblea, nella persona dell'avv. Braccini, Farina prima e il signor M'.ngatti poi hanno rispettivamente letto'la relazione morale e finanziaria della stagione passata. Sfilata di cifre, le società affiliate alla UVI sono 1950 per un'totale di 17.607 oorridori, si sono organizzate in complesso oltre 3500 gare e 879 riunioni in pista; per il bilancio il < deficit > dell'Unione si aggira sui 35 milioni, circa 8 impu- tabili alla gestione Rodoni e cir- co £7 alla gestione Farina, sul- Io guaio pesano però 10 milioni ci spese non previste per i cam- vionati del mondo di Frascati,rmttoflsCldisglz<red alcuni contributi non incassati. Per il periodo aella gestione controllata dal CONI recentemente tolta, 800.000 lire sono all'attivo. Cifre già conosciute: la assemblea le ha ascoltate in tranquillità rimandandone al pomeriggio la discussione. Al pomeriggio si è saputa to « forza presento (S75S voti), poi l'assemblea si è scaldata: si doveva aprire la discussione sulla relazione Farina, che èra stata anticipata nei confronti di quanto disponeva l'ordine del giorno, oppure l'ordine del giorno doveva essere rispettato e la discussione doveva quindi riguardare l'esame delle nuove c.irtc federalit Si raggiungeva finalmente l'accordo in una lunga scric di ghirigori verbali, si accantonava la discussione sulla relazione Farina. Carte federali, dunque. 0 meglio, esame del professionismo e si decideva quanto abbiam detto. Veniva approvato anche un ordine del giorno tendente a risolvere il problema del Meridione e non mancavano a questo punto alcuni battibecchi tra i rappresentanti del Sud, poi — ed erano già le 18 passate — nel bel mezzo dell'esame delle carte federali scoppiava all'improvviso il bisticcio. Due delegati si scambiavano alcune parole in tono concitato e il presidente dell'assemblea, intervenendo, suscitava la reazione di un toscano. Ne saltava fuori da parte dcll'avv. Braccini una frase infelice che diceva quello che evidentemente non voleva dire (" Lei è livornese, non italiano! >], l'assemblea prendeva letteralmente fuoco. Qualcuno tentava con scarse intenzioni la marcia verso lo scanno dove era installata la presidenza, ma veniva bloccato in tempo. Alcuni minuti di babilonia, uno sca ibio di scuse, un abbraccio, persino qualche lacrima agli occhi per sanziona- re to pace. Meglio così, francamente. Ma tirava ormai aria di battaglia. Passava una mezz'oretta nel tira c molla se accettare o respingere in blocco le carte federali. Poi un altro delegato, l'ingegner Lippa, presentava a sua volta un ordine, del g:omo. Chiedeva — semplicemente — le dimissioni della presidenza del congresso < per manifesta incapacità >. Taddeo, vice presidente, a nome dei suoi colleghi se ne andava, mentre le urla salivano a toccare le volte. Altre scuse, altre chiarificazioni in un coro che scandiva < buff-o-ne, buff-o-ne > all'indirizzo dell'ingegner Lippa. Sentite o non sentite, le precisazioni venivano accettate, la presidenza restava, la riunione continuava. Le sette di sera, per la cronaca. Continuava la riunione su un ordine del giorno che intendeva respingere i principi informatori delle carte federali. Tanta era l'attenzione dei congressisti che Gino Bartali entrava in sala, andava a parlare con un amico seduto verso il fondo e nessuno se ne accorgeva. E si arrivava così alla votazione dell'ordine del giorno che diceva un « no > secco alle nuove carte. Ma spuntavano come funghi altrt due órdini del giorno meno severi nei confronti del lavoro di chi aveva stilato i nuovi regolamenti. Come si doveva rcgolare.'il povero presidente f Cercava di fondere i vari punti di vista quindi, di fronte all'impossibilità di raggiungere un accordo, chiedeva il giudiz.o dei congressisti sull'ordine del. giorno n. 1, quello che voleva rigettare in blocco le carte federali. L'ordine del giorno per alzata di mano era respinto. Veniva accettato tnvece con soli due voti contrari un ordine del giorno che approvava la nomina di un comitato legislativo con pieni poteri per codificare ulteriori norme di regolamento: In tale comitato entrano a far parte un rappresentante di ogni regione con voto singolo; il comitato dovrà deliberare entro il si marzo 195.7 rendendo le norme temporaneamente esecutive ed impegnandosi di presentarle alla prossima assemblea,. Questo ordine del giorno veniva approvato che erano le otto c mezzo in punto. La riunione veniva sospesa per un'ora e mezzo e riprendeva alle 22. Nell'ora e mezzo di intervallo una cena buttata giù in volata e grandi discussioni. Domani si deve eleggere il presidente : Farina, oppure Rodoni t Le azioni dei due sono sempre alla pari, ci sarebbe un leggero favore per Rodoni se fosse vero che i lombardi non riuscissero a convincere Sala a ritirare la sua candidatura passando i voti all'attuale presidente; ma pare invece il contrario, pare che Sala abbia deciso di abbandonare la lotta. Sempre €Voci>, comunque le trattative — inutile dirlo — stanotte verranno messe a punto. Torniamo all'assemblea odierna per. l'ultima tappa, quella serale. Discussione sulla relazione morale e finanziaria del presidente Farina. Incominciava un delegato laziale, il signor Curino che, dopo aver deliziato il congresso con alcune divagazioni di natura squisitamente filosofica si decideva ad attaccare la relazione del presidente oggi in carica. Nel suo attacco coinvolgeva anche l'operato del la commissione appello e disciplina. L'avv. Brofferio, presidente appunto di questa commissione e presente ai lavori dell'UVI veniva colto da un collasso cardiaco e doveva essere trasportato d'urgenza in una sala vicina a quella del congresso. Mentre alcuni modici si prodi¬ gavano intorno all'avv. Brofferio, in assemblea scoppiava un nuovo parapiglia. Fortunatamente 17 vice-presidente Taddeo prendeva coti somma energia in mano le redini e l'incidente potevo considerarsi chiuso dopo alcuni minuti d( scambio di vivaci invettive e di tentativi di corpo a corpo. Saliva quindi al podio degli oratóri u napoletano Improta, il quale, a nome della corrente rodoniana, annunciava l'astensione da parto della sua corrente nella votazione sulla relazione morale e finanziaria del presidente Farina. Dopo la drammatica scena, fuori aula l'avv. Brofferio per buona sorte riprendeva t sensi e migliorava; in aula proseguivano gli interventi in un'atmosfera calma e rasserenata con parole placate e costruttive. Infine la votazione: la relazione morale e finanziaria di Farina veniva approvata a maggiorali za. Si registravano solo quattro voti contràri, mentre secondo quanto aveva annunciato Improta, la corrente rodoniana si asteneva La seduta è stata sospesa verso mezzanotte. I lavori riprenderanno domani per la elezione del presidente. Gigi Boccacini

Luoghi citati: Frascati, Perugia