L'omaggio di Ivrea a Camillo Olivetti

L'omaggio di Ivrea a Camillo Olivetti Scoperto il monumento innalzato dagli Eporediesi e dai Canavesani L'omaggio di Ivrea a Camillo Olivetti Migliaia di persone hanno assistito alla cerimonia svoltasi con l'inter vento del Nunzio apostolico, del Vescovo, di parlamentari e per sonatila del mondò culturale ed economico - I discorsi di Salvator Gotta e dell'ing. Adriano Olivetti - Un messaggio del Presidente della Repubblica DAL NOSTRO INVIATO Ivrea, lunedi mattina. Nel cuore di Ivrea, all'incrocio delle tre strade verso Torino, Milano e Aosta, spicca da ieri, contro la grande parete della Rocca del Castellazzo, il monumento che gli eporediesi ed i canavesani hanno voluto innalzare alla memoria di uno dei figli più illusili della loro terra, di Camillo Olivetti. Migliaia di persone hanno preso parte alla cerimonia, iniziatasi con la benedizione che il vescovo di Ivrea, mons. Rostagno, ha impartito al -monumento. Erano nella tribuna d'onore il rappresentante del governo, prefetto di Torino dott. Saporiti, il Nunzio Apostolico in Italia (e cittadino di Ivrea) mons. Fletta, numerosi parlamentari fra i quali gli on.H Chiaramello, Vigorelli e VIIlabruna, consoli di molti Paesi, il prof. Colonnetta e il Rettore dell'Ateneo torinese prof. Allara, personalità del mondo culturale ed economico, la famiglia Olivetti coll'ing. Adriano che cingeva la fascia tricolore di sindaco. Moltissime le adesioni giunte da ogni parte del mondo. Il Presidente della Repubblica aveva inviato un messaggio, del quale ha dato let- OT«n' aw1 A-iistflfii orrgroar la1 sua adesione all'iniziativa e « cordialmente associandosi al tributo .di omaggio reso da Ivrea al suo,, benemerito figlio ». Delegato dalla Presidenza del Consiglio, il prefetto . dott. Saporiti ha porto il saluto del governo: «All'affettò della sua Ivrea ;— egli ha dichiarato — per Camillo Olivetti, per l'uomo grande come cittadino e- come industriale, aperto ai più alti aneliti di socialità, si associa ogtri l'intera .provincia, la nazione tutta ». Brevi' parole hanno pronunciato vii' consigliere comunale ing. Jona per la. città di Ivrea, Tancredi Aluffl e Giuseppe Chiantore,' che 'ha voluto farsi interprete delle « spille d'oro», degli anziani, cioè, del grande stabilimento. Poi, il dr. Giuseppe Pero, vicepresidente.della Olivetti, ha détto •i- : ?on sobrietà ed efficacia dell'iug. Camillo Olivetti come pioniere dell'industria moderna, come inventore, come uomo aperto e sensibile ai grandi problemi sociali del nostro tempo. Oratore ufficiale era Salvator Gotta, altro eporediese, che come nessun altro, forse, conosce uomini e cose della sua terra. E uomini e cose di tutta la storia antichissima e recente del Canavese son stati da lui rievocati e composti in un Quadro commosso, al centro del quale egli è venuto: naturalmente m> dipin-' gere la figura deil'ing. Camillo Olivetti, di colui che, dando vita ad un complesso dove oggi trovano lavoro ventiquattromila persone, ha reso famoso anche nelle più remote parti del mondo il nome di Ivrea. E di lui, Salvator <3fotta ha particolarmente ricordato e sottolineato le doti di generosità, di fraternità, di bontà: «Quando — ha detto — Camillo Olivetti mori a Biella, nell'inverno del 1943, in piena occupazione nazista, a schiere i suoi operai mossero da Ivrea, superarono la Serra, per dargli il loro ultimo addio ». Come sindaco di Ivrea e come figlio, l'ing. Adriano ha chiuso la manifestazione, ringraziando e ricordando come il monumento sia frutto di una sottoscrizione popolare. Conclusa la manifestazione, la folla ha sostato a lungo davanti all'opera originale dello scultore. Emilio Greco (collaborazione dell'architetto Panzarasa) : dàlia parete della Rocca, su un fondo di acqua crosciante, spofge su un supporto il bassorilievo bronzeo del volto di Camillo Olivetti; accanto, un intreccio di gigantesche leve con tasti di imàcchina da scrivere s'Innalza alto in colonna. g« g'- La cerimonia dell'inaugurazione del monumento all'ingegner Camillo Olivetti, ai piedi della Rocca di Castellazzo (Moisio)