Come il cinema si difende dalla concorrenza della tv

Come il cinema si difende dalla concorrenza della tv TEVXICI PI SWTTE PAESI A VAIAZZO MI Alt,111A Come il cinema si difende dalla concorrenza della tv Inaugurato ieri il congresso della cinematografia - "I nuovi schermi panoramici danno allo spettatore l'impressione dì partecipare direttamente alla scena proiettata: è questo un grande vantaggio sul video,, - Appello del Sindaco ai tecnici: salvate gli occhi dei giovani A Palazzo Madama si è inaugurato, ieri mattina, il IX congresso internazionale della tecnica cinematografica. Hanno partecipato alla cerimonia il sindaco di Torino, i rappresentanti del prefetto e del presidente della Provincia e, per il governo, l'on. Raffaele Resta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Numerose le personalità intervenute. I congressisti appartenevano a sette nazioni (Italia, Austria, Francia, Jugoslavia, Spagna, Sudan, Svizzera). Sul palco delle autorità hanno preso posto, con l'on. Resta, il sindaco ed i componenti il comitato generale del Salone della Tecnica: ing. Nasi, ing. Derossi, comm, Soffietti, ing. Penazzo. Per primo ha parlato l'ing. Nasi il quale hn illustrato i grandi progressi compiuti dalla tecnica cinematografica in questi ultimi anni ed ha accennato alla sua inevitabile evoluzione verso i nuovi schermi panoramici, che danno allo spettatore f impressione di partecipare direttamente alle scene proiettate. Il pubblico moderno però diventa sempre più esigente e molti problemi restano da risolvere se si vuole accontentarlo. Il Sindaco aw. Peyron ha ringraziato l'on. Resta per l'efficace aiuto che il governo ha dato per la soluzione di problemi torinesi quali il Piccolo Teatro di Torino, diventato ormai stabile. Ai congressisti ha detto che i progressi fin qui realizzati dalla tecnica cinematografica sono notevolissimi ed ha aggiunto che il cinema può essere esaminato sotto tre diversi aspetti: quello dello svago, quello della tutela culturale e della salute umana. Su quest'ultimo punto ha invitato 1 tecnici a considerare l'impressionante diffusione degli occhiali, anche fra i giovanissimi, ritenendo che qualche < colpa * possa essere attribuita proprio al cinema, oltreché alla televisione, a causa della particolare luminosità degli schermi, e si è augurato che essi sappiano trovare un rimedio a questo véramente grave inconveniente. L'on. Resta si e detto lieto di rappresentare il governo a questo congresso, ha ricordato che Torino fu la culla del cinema ed ha augurato che i lavori del congresso segnino una"tapipa importante"'nel cammino verso la perfezione dell'industria cinematografica, sia come ripresa sia come proiezione. L'ing. Derossi, presidente del congresso, ha fatto un'ampia disamina del problemi che i tecnici debbono risolvere per far fronte alle continue esigenze del pubblico, rlcordanda che non esistono veri e propri motivi di lotta tra televisione e cinema Egli ha spiegato che quest'ultimo, in confronto dei « video >, ha il vantaggio di dare allo spettatore il senso della realtà, portandolo a partecipare direttamente alla scena proiettata sullo schermo; il quale, a suo giudizio, dovrebbe avere dimen¬ smsssl sioni tali da coprire Interamente la parete di fondo della sala. Questa la via da additare al cinema, il quale avrà sempre un suo pubblico e una sua funzione spettacolare che la tv non potrà mai contender, gli. E le due attività potranno cosi procedere su due campi affini, ma non eguali. I lavori del congresso delle materie plastiche si sono conclusi con la definizione di tre punti essenziali per 1 lavori futuri: interessamento perché dano il materiale da costruzio- lne comprendano anche lo studio dell'applicazione delle materie plastiche; raffronto fra i prezzi delle resine in Italia e quelli negli altri Paesi, in particolare quelli del Mercato comune europeo, e vasta propaganda sul campo d'impiego e sulle caratteristiche delle materie plastiche; propaganda per far conoscere al pubblico ove si può attingere appoggio e Istruzioni in questo campo.

Persone citate: Derossi, Nasi, Penazzo, Peyron, Raffaele Resta, Soffietti