Come la giuria del Festival è giunta alla decisione finale di Gigi Ghirotti

Come la giuria del Festival è giunta alla decisione finale Dopo una domenica trascorsa nel ritiro di Torcello Come la giuria del Festival è giunta alla decisione finale I giudici hanno discusso per diverse ore nel più assoluto segreto - Il presidente Bene Clair aveva deciso di isolare i colleghi per evitare ogni indiscrezione - Qualche contrasto e alcuni rischi durante la cerimonia della premiazione - Esther Williams proclamata da un rete rendum "la personalità maggiormente impostasi all'attenzione dei giornalisti e dei iotogiati,, Venezia, lunedì mattina. Un rigido protocollo ha presieduto ■ quest'anno all'elaborazione e all'annunzio dei risultati della XVIII Mostra d'Arte Cinematografica. Nessuna indiscrezione degna di fede ha preceduto la proclamazione ufficiale. Alle 22,28, come previsto dalla tabella, René Clair ha fatto il suo ingresso nella sala grande del palazzo del cinema, affollatissima e splendente.di eleganti toelette, ornata e olezzante di seimila garofani giunti in mattinata da Bordighera. Tra le numerose personalità presenti sono stati notati il musicista Igor Strawinsky, il pianista Arthur Rubinstein, il pittore Giorgio- De Chirico, il ministro Bo, attori e attrici fra le quali la più applaudita è stata Esther Williams. E' solito quindi sul palcoscenico il direttore della Mostra, dott.. Floris Ammannati che si è\ avvicinato ai microfoni, e 'sotto il 'fuoco dei riflettori e l'incessante lampeggiare dei flaahes. ha dato lettura del comunicato finale. Sul palcoscenico, accanto a René Clair, erano presenti il sottosegretario on. Resta, il presidente della Biennale, comandante Alesi, e il conte Volpi, figlio del fondatore della Mostra. L'annuncio che il film premiato con il Leone d'Oro era l'indiano Aparajito è stato accolto da un nutrito applauso di cortesia, cui contrastavano acuti sibili e grida di protesta da parte di un'ala del pubblico. Quando il regista Satyajit Ray è salito alla ribalta per ritirare il premio, l'applauso è ! ' stato invece quasi incontrastato. Evidentemente i dissinsi nascevano da una■ diversa valutazione dèlie opere presentate ai, giudizio della giuria. , Questa valutazione è stata interpretata polemicamente dal secondo premiato, il regista Luchino Visconti, il quale è salito a ritirare il proprio Leone d'argento, che gli è stato attribuito per li suo film Le notti bianche. Luchino Visconti è stato- accolto da molti applausi da parte del pubblico e anche però da qualche dissenso. Richiesto di dire le sue impressioni al microfono, ha dichiarato con evidenti allusioni ironiche: « Visto come sono andate le cose, preferi sco fare l'indiano. E aggiungo ancora: il Leone è d'argento; ma il silenzio è- d'oro ». Applausi generali hanno salutato invece l'annunciò della premiazione a Anthony Franciosa per la migliore interpretazione maschile, mentre è star to accolto gelidamente l'amnuncio della Coppa Volpi attribuita all'attrice sovietica Zidra Ritenbergs. La decisione finale e la stesura del comunicato, erano costate alcune -ore di lavoro ai sette giudici. « Surtout pas d'indiscrètions » aveva raccomandato René Clair. nell'insediare, in veste di presidente, la giuria. E tale impegno i giudici, e in modo particolarmente severo il ' presidente .Clair, avevano rispettato per tutta la durata» del Festival. Ieri poi quando l'attesa del verdetto era diventata più impaziente, René Clair aveva deciso di isolare ancor più i giudici dal trapestio dei Lido, allo scopo di tenerli lontani da ogni tentazione. Con una iniziativa inconsueta René Clair aveva stabilito di trascorrere lai domenica con i colleghi giurati a Torcello, l'isola antica, deserta e bellissima, romitaggio prediletto di molti artisti, tra i quali Hemingway. I lavori si sono svolti nella Taverna Cipria-ni, davanti alla vetusta e abbandonata cattedrale di Torcello. Soltanto un estraneo, il romagnolo Mardbini, interprete di lingua russa, è stato ammesso ad assistere alla discussione. E se ne capisce bene la ne cessità. Il giudice sovietico Pirjev, non avrebbe saputo in altro modo esternare ai colleghi il proprio punto di vista, e per converso gli altri giudici, senza l'aiuto dell'interprete, non avrebbero potuto comunicare le proprie opinioni ai russo. La discussione per il testo che suggella la XVIII Mostra d'Arte Cinematografica, si è protratta fino al tramonto. A quell'ora, i giudici avevano però conchiuse le loro fatiche-, steso il comunicato, rifinito in ogni parola, firmati tutti i verbali, ecc. Tuttavia, 'nell'estrema cura di sottrarre i giudici alla curiosità, René Clair decideva di ritardare ancora il ritorno al Lido. Egli ha convitato perciò i suoi colleghi della giuria anche per la cena serale, sicché la comitiva se ne,ritornò all'Hotel Excelsior appena in tempo per indossare lo smoking ed ammorsi al Palazzo del Cinema. Nella giornata altre tor'3 e altre commissioni avevate, vissuto atmosfera di verdetto. Nell'isola San Giorgio, ieri mattina, è stato dichiarato vincitoro del premio San Giorgio, una statuetta modellata dallo scultore Francesco Messina, il film Qualcosa che vale dèi regista americano BrookSj opera giudicata rispondente alle finalità di cultura e di civiltà che la Fondazione Cini si prefigge. Qualcosa che vale rappresenta un episodio della guerriglia tra, i Mau Mau e contiene l'aperta condanna, dell'intolleranza razziale. Sempre nell'isola dH San Giorgio l'Ufficio Internazionale del Cinema Cnttolico (OCIC) ha deliberato di attribuire il premio OCIC — una navicella d'oro — al film Un cappello pieno di pioggia che delinea il dramma dell'intossicato della droga, qualificandola l'opera che meglio contribuisce «allo sviluppo dai valori morali e spirituali dell'uomo*. Anche la Federazione internazionale della Stampa Cinematografica (FIPRESCI) ha nel corso della giornata' di ieri reso noto il suo verdetto sul film in concorso e ha attribuito la palma all'indiano L'Invitto in cui è narrata la storia di un ragazzo di Benares che rompe una indolente tradizione familiare, per affrontare u;ta vita di studio. I giornalisti italiani del Sindacato Nazionale della Stampa Cinematografica, hanno attribuito per conto loro la Coppa Pasinetti al film Un cappello pieno di pioggia; (la scelta era limitata tuttavia ai soli film stranieri, presentati al Festival). II periodico « Cine-cronaca » aveva anche indettò un suo referendum: « Quale è stata la personalità che al Festival si è maggiormente imposta all'attenzióne dei giornalisti e dei fotografiti. Gli interpellati hanno indicato, con fortissima maggioranza, Esther Williams, fattrice americana, olimpionica di nuoto. Giunta in volo appena venerdì scorso al Lido, la simpatica attrice ha « fatto numero » instancabilmente, tuffandosi dai trampolini del Lido, ed esibendosi in vigorose nuotate in compagnia della propria figlioletta Shelley, di due anni. L'acquatica maternità di Esther Williams è stata premiata con una bambola radio-comandata. Gigi Ghirotti Alla sovietica Zidra Ritenbergs è toccato II premio per la migliore attrice

Luoghi citati: Bordighera, Venezia