Piacerà ai nostri giovani la sofisticata Lea Massari di Gigi Ghirotti

Piacerà ai nostri giovani la sofisticata Lea Massari E* a Venezia l'interprete del film di Castellani Piacerà ai nostri giovani la sofisticata Lea Massari Ha 23 anni e un volto quasi alla Modigliani - La tragica morte dei fidanzato l'ha spinta al cinema come "diversivo,, -1 suoi atteggiamenti sono estrosi, ma l'attrice si è rivelata più saggia di quanto non sembri - Non ha dimenticato di portare le foto per gli ammiratori Venezia, lunedì mattina. Un annuncio ci riscuote: <c.E' arrivata Lea Massari ». Un grave personaggio, che ha l'aspetto d'un senatore a vita, sobbalza sulla poltrona e traversa rapido la scena. Accorrono maggiordomi e sfaccendati di passaggio. La muta dei fotografi si è scatenata, già l'aria lampeggia deiloro flashes. Arriviamo anche noi, ma l'attrice è stretta già in un quadrilatero di folla, sotto il fuoco delle nuovissime batterie del inquarto potere *: microfoni, registratori magnetici, macchine da presa, telecamere. Il taccuino ci si affloscia tra le dita, archeologico cimelio, ora che la battaglia delle idee sta per diventare la battaglia per l'immagine. Lea Massari ha un paio d'occhi a mandorla, un visino nervoso che fiorisce sopra lo stelo sottile di un collo lungo, aitasi un Modigliani. Ha 2S anni: indossa un abito giallo, con una scollatura di ispirazione familiare, senza audacie sexy. (Pare inoltre che l'attrice rifiuti e si adonti se le offrano di posare in costume da bagno). Si proietta al Lido il suo primo film di impegno: I sogni nel cassetto, di Renato Castellani e intorno a Lea Massari è un coro di lodi. Non è vero che tutte le biografie delle giovani attrici ai somiglino. Tanto per fare qualche esempio, tratto tra le partecipanti al Festival, la giovane Cinzia Marco, apparsa giorni fa nel film spagnolo di Vajda, era un ex-novizia delle Figlie di San Giuseppe; la turca Lola Oragioglu arriva allo schermo dalle piscine, è campionessa di nuoto e di canottaggio, giornalista e soggettista di cinematografo; la messicana Maria Esquivel, protagonista dello sfortunato film del suo Paese presentato alla Mostra, arriva sullo schermo dai microfoni della radio, dove recitava poesie composte dai lei stessa. Le abbiamo chiesto di improv¬ visarcene una. € La vuole adesso o dopo colazione t >. Per tornare a Lea Massari, sembra che una spina nel cuore sia all'origine della sua vocazione cinematografica. Quando Castellani le fece le prime proposte di scrittura, i suoi genitori, e lei stessa, non vollero saperne. Ma più, tardi, la morte del fidanzato in un incidente d'auto diede una tale scossa alla giovane Massari che la famiglia dovette ripensarci, e darle un < diversivo *. Si pensò così al cinema. <Per sette mesi — racconta Lea Massari — ho interpretato un personaggio sereno, allegro; e sono stata anch'io allegra e serena. Ora sto tornando alla normalità*. <Normalità* per lei vuol dire scontentezza: desiderio di fare qualcosa e non fare nulla, per paura del ridicolo. Se gli oroscopi non falliscono, il nostro schermo sta per arricchirsi di una femminilità estrosa, un po' sofisticata e bizzarra, di una ragazza che in automobile pigia sull'acceleratore senza misericordia, si picca di archeologia, dipinge ritratti surrealisti, suona, can ta e si riempie la casa di chi tarre, di microsolchi. e di li bri. « Detesto la folla e la pubblicità*, confida agli amici Lea Massari. E' probabile che molta parte della nostra gioventù bruciata (o sarà meglio dire squinternata t) non tarderà a riconoscersi in lei nella mareggiata di umori e desideri che si agita in questa incarnazione modiglianesca. Se cosi appare la ragazza, ben più saggia si dimostra l'attrice: giungendo a Venezia, non ha. dimenticato di mettere in valigia un bel mazzo di fotografie da dedicare sigli ammiratori; ai cacciatori di auto- &eneecosl aZhradioaCaUetelecamere, alle macchine da presa; e persino agli umili intervistatori provvisti solo di matita e taccuino. Gigi Ghirotti Lea Massari, protagonista del « Sugni nel cassetto », In una scena del film

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