Pella a Modane per i cent'anni del Fréjus

Pella a Modane per i cent'anni del Fréjus MANIFESTAZIONE ITALO-FRANCESE ALLA FRONTIERA — - ■ - ■ J| • \ r ! il, Pella a Modane per i cent'anni del Fréjus La Francia sarà rappresentata dal ministro B'oiihefóus Dopo lo scoprimento di una lapide all'ingresso della galleria la cerimonia proseguirà aBardonécchia e, in serata,.a Torino DAL NOSTRO INVIATO Modane, lunedì mattina. La piccola città di frontiera è in festa. Bandiere italiane e francesi - dappertutto e un'atmosfera da grandi occasioni. Le ragazze in costume dell'Alta Savoia mettono note di colore per le strade: sembra che sia ancora domenica e che sia tempo di sagra. Oggi è la giornata del centenario del Fréjus: cent'anni da quando Vittorio Emanuele II, in compagnia di Paleocapa, di Menabrea e di Nigra giungeva qui in carrozza scendendo dal Moncenisio. Lo aspettava II principe Gerolamo Bonaparte in rappresentanza di Napoleone III. C'erano anche gli ingegneri Grandis, Grattoni, Somme.illéf .e Ranco. Rancò: quello che- aveva detto a Cavour: «Do uomo d'onore vi guarentisco che il Moncenisio sarà traforato *'. Cavour aveva ripetuto queste parole in Parlamento, per strappare ai più timidi, ai più incerti, l'adesione alla 'grande opera: «Jo nutro ferma fiducia — aveva concluso — che voi coronerete la vostra opera con la piit, grande di tutte le imprese moderne, deliberando il traforo del Moncenisio*; La Camera aveva detto di sì a maggioranza, così 11 Senato. Non erano passati 15 giorni dalla promulgazione della' leg^ge b già Vittorio Emanuele, il 31 agosto - del 1857 scendeva a Modane. Era una mattina come questa, alle 7. «La gran vallata verso levante illuminata dal sòie — dicono le vecchie cronache della "Gazzetta Piemontese" — presentava una se quela interminabile di monti altissimi. Il vescovo, della Mariana tenne un breve discorso e, avvicinatosi all'altare, in vocò l'assistenza di Dio nell'esecuzione della grande opera e impartì la benedizione*. .Allora l'ing. Ranco porse al re il manubrio del conduttore elettrico e Vittorio Emanuele diede fuoco .al primo gruppo di 500 mine.'< che scoppiarono istantaneamente tutte assieme, ■'poca- dopo le-8 ».».-•.*—» • Tredici lunghi anni durò' il lavoro: accanito, durissimo. La montagna era stata attaccata da due parti: di. qui,- nei pressi di Lea Fourneaux' e- da Bardonecchia. ' Millecinquecento uomini d'estate, duemila d'inverno per ognuno dei due versanti della galleria; 3 milioni e mezzo di fori da mina, un milione di chili di polvere pirica; 200 mila quintali di calce. A Natale del 1870 il sogno di Médail, il precursore, era realizzato. Il traforo delle Alpi nasceva insieme all'unità d'Italia. Nel settembre del 1871 la prima locomotiva passava nel varco aperto sotto la montagna: « Una splendida, vittoria di civiltà» si disse allora. A distanza di cent'anni dal coraggioso inizio -'dèi1 traforo del Fréjus il vicepresidente del Consiglio on. Fella in rappresentanza del governo italiano e il ministro del Trasporti e Lavori pubblici Bonnefous per il governo francese, celebrano stamane tra una folla di alte autorità, la vltto■ ria del lavoro umano, la .fratellanza dei due popoli confinanti ed esaltano 1 risultati positivi già raggiunti'.-in-'forme sempre più intime ' di collaborazione realizzate attraverso gli anni;,-.-. • Alle 10 una, lapide sarà murata all'ingressa .della; galleria, ornata da una. coronai dì .fiori, per rievocare ai!pr»entl il tributo di sangue degli' '.'operai a' q test'opera gigantesca dell'ingegno e del lavoro^ Più tardi la cerimònia1.proseguirà in territorio italiano, - con solenni manifestazioni, a Rardov nocchia e in serata anche e Torino. Sarà la veste ufficiale; un seguito di atti formali e necessari che serviranno però ad esprimere li sentimento che stamane serpeggia qui a Modane vestita a festa. Ieri, a Courmayeur si è compiuto il primo atto, formale anche quello, di una grande opera. Oggi,, a Modane prima e poi a Bardonecchia si suggella nelle cerimonie ufficiali il simbolo stesso della fiducia nella capacità, nel coraggio e nella risolutezza. : g.p.