Behra-Moss (Maserati) si affermano in Svezia

Behra-Moss (Maserati) si affermano in Svezia Behra-Moss (Maserati) si affermano in Svezia Avventura di Musso, protagonista di una bella corsa: a 6 giri dal termine gli si incendia la macchina Munaron secondo tra le "2000* - La Ferrari, praticamente, si aggiudica il titolo mondiale vetture sport Nostro servizio particolare Krlstlanstud, lunedi mattino. Il Gran Premio di Svezia valevole per il campionato mondiale delle vetture sport ha visto un'altra netta affermazione dell'industria italiana. Basta scorrere l'ordine d'arrivo per rendersi conto che la Jaguar, apparsa minacciosa dopo le 24 ore di Le Manu, è stata nettamente battuta. La gara di ieri, resa insidiosa da una pioggia insistente che ha flagellato la pista sin quasi dall'inizio, è stata dominata dalla Maserati e dalla Ferrari. Tra le due case mode- nesi ha prevalso quella del tridente la cui possente vettura da quattro litri e mezzo è parsa particolarmente idonea alle caratteristiche del circuito. Tuttavia, nonostante la splendida vittoria di Jean Behra che ha lottato con impeto impressionante, la Ferrari resta pur sempre in testa alla classifica mondiale. Se — come sembra — non sarà disputato in novembre il Gran Premio del Ve¬ nezuela, la Ferrari avrebbe praticamente vinto 11 titolo mondiale. La competizione si è snodata per sei ore lungo un circuito di km. 6,5 e complessivamente la macchina del vincitore ha percorso 145 giri corrispondenti a circa 1000 chilometri. Media elevatissima quindi. Nonostante tale ritmo superiore alle previsioni non si debbono registrare Incidenti con tragiche conseguenze. Le emozioni, tuttavia, non sono mancate e la principale è stata offerta dallo stesso vincitore, Jean Behra il quale, poco dopo la partenza, nell'abbordare una curva a velocità troppo sostenuta, ha compiuto un pauroso testa-coda. Il bolide, slittando sulla pista viscida, si è poi affiancato ad una barriera protettiva, e per poco non si è rovesciato su 'di un fianco. Per fortuna nel frattempo la velocità si era notevolmente ridotta e quindi il coraggioso pilota nizzardo non ha riportato lesioni di sorta. Tant'è vero ch'egli è stato in grado di riprendere subito. D'un'altra agghiacciante avventura è stato invece protagonista Il nostro valoroso Musso che ieri si è impegnato con particolare accanimento. Egli aveva avuto comunicazione dall'Italia che la Ferrari per 11 prossimo Gran Premio di Pescara lo autorizzava a partecipare alla competizione, valevole per II titolo di campione del mondo di «-formula 1», con una vettura d'una qualsiasi casa. Musso, che è fieramente intenzionato a difendere il suo secondo posto in classifica dopo Fangio, ha voluto dimostrare nel <3-ran Premio di Svezia la sua classe ed il suo felice stato di forma. Si è perciò impegnato a fondo ed alternandosi alla guida con Hawthorn, ha mantenuto la sua Ferrari sempre a ridosso dei primi. Purtroppo, mentre la gara già stava per concludersi, la sua macchina si è incendiata. Il pronto intervento del meccanici accorsi dal boxes ha permesso di domare prontamente le fiamme: in appena 6' sono stati riparati i guasti causati dal principio d'incendio. Musso è ripartito di slancio riuscendo ancora a classificarsi quarto. Il terzo (e ultimo) Incidente della giornata è toccato all'argentino Alberto De Tomaso che era sceso in campo,-per la classe sino a 2000, su un Osca 1500 in coppia con la moglie: l'americana Isabelle Haskell. L'avventurosa coppia di aposinl ha avuto una leggera colli sione, una « strisciata », con la Jaguar di Alain de Zhangy. De Zhangy, la cui vettura è rimasta praticamente indenne, ha potuto continuare indisturbato; i coniugi De Tomaso, invece; si sono dovuti arrestare poco dopo al boxer non essendo la loro Osca In condizioni di proseguire. Il via è stato dato alle ore 12 precise alla presenza d'un pubblico molto folto (oltre 30 mila persone) che poi è andato via via scemando in conseguen¬ za della pioggia. I quattordici piloti della classe oltre 2000 erano schierati al margine esterno della pista e al segnale del mossiere sonò balzati di corsa verso le rispettive macchine schierate a pettine. Quattordici piloti contemporaneamente erano di riserva nei rispettivi stalli poiché, secondo le norme della gara, nessuno poteva guidare la propria macchina per più di due ore e mezzo. Partenza velocissima, nella quale la Ferrari di Hawthorn riesce a conquistare la posizione di testa, tallonati, da Moss (Maserati), da Collins (Ferrari), da Behra (Maserati). Al settimo giro Moss riesce a superare Hawthorn ed al decimo Behra compie una prima prodezza stabilendo il record della pista in 2' 22" 3 decimi, corrispondenti alla media di chilometri 156 all'ora. Al 18" giro Behra migliora il record delia pista con un perentorio 2'21" 9: chilometri orari 165,5. Il nizzardo è scatenato. La corsa si fa così veloce che dopo i primi 25 giri Moss, Behra e Hawthorn hanno già doppiato tutti gli altri concorrenti. Al 48° giro c'ambio di Musso ad Hawthorn: l'italiano in questa fase è particolarmente brillante: anche Collina su Ferrari si inserisce nelle posizioni di testa. Piccolo colpo di scena allo scadere delle tre ore: Schell che aveva sostituito Moss' al volante d'una Maserati si avvicina al boxes dove i meccanici febbrilmente revisionano la scatola di cambio: ma .la riparazione è lunga, troppo lunga. La macchina deve ritirarsi. Moss poco dopo riparte sulla Maserati dello svedese Bonnler. La corsa prende la fisonomia, che sarà poi definitiva, verso il centesimo giro e cioè a due terzi della gara: In testa è Behra, segue la Ferrari di Collins-Hill, tallonata da un'altra Ferrari di Hawthorn-Musso. Nell'ultima parte della gara Moss, lanciato in un impetuoso finale, supera molti concorrenti e finalmente si riporta con i primi. Approfittando poi del principio d'incendio, verificatosi a bordo dell'auto di Musso, l'Inglese taglia 11 traguardo In terza posizione. Il vincitore Behra è stato accolto alla tribuna da un caloroso applauso e per 11 giro di onore ha recato attorno al collo la rituale corona di foglie di quercia. Una corona meritata, a. gr. La classifica Ecco la classifica del (ìrau Premio di Svezia: categorìa oltre 2008: 1. Maserati (Mosa e Behra) in 6 ore 145 girl; 2. Ferrari (Collins e Hill) 144 giri; 3. Maserati (Bonnler e Mose) 138 giri; 4. Ferrari (Hawthorn e Musso) 134 giri; - 5. Équipe National BelgeJaguar (Dubois e De Changy) 132 giri; 6. Scuderia FerrarlSvezia (Bremer e Emplnoaro) 132 giri; 7. Scuderia FerrariSveiia (Carlsson e Krarnstrom) 130 girl; 8. Jaguar (Seott-Browa • Lawrence) 120 giri, Classe sino a due litri:' 1. ' Scuderia AsIcuHn-Kerarrl (Lincoln e Jletariet, Finlandia) 12» giri; 2. Ferrari (Gino Munaron e Batista, Cuba) 128 giri; 3. fiquiue National BelgeFerrari (George Harris e Claude Dubois, Belgio) 12fi giri; * * Nella classifica per li campionato del mondo si ha ora il seguente punteggio: 1. Ferrari punti 28; 2. Maserati punti 25. La Maserati si è cioè avvicinata di due punti alla rivale Modenese. I.a lotta per la conquista del titolo mondiale delle vetture sport (titolo che spetta alle marche e non ai piloti) e ancora teoricamente aperta poiché sarebbero in programma due ultime gare: la Targa Florio e il Gran Premio del Venesuela. Ma è già stato annunciato che per ragioni di sicurezza non verrà autorizzata la disputa della Targa Fiori», mentre sorgono dubbi anche per il Gran Premio del Venezuela che sarebbe fissato al 3 novembre prossimo. Se non si effettuassero queste due gare la Ferrari avrebbe quindi praticamente vinto il titolo mondiale La velocissima partenza del Gran Premio di Svezia per vetture sport: Musso è nelle prime posizioni. (Telefoto)