Sono solo sei gli scampati al naufragio del «Pamir»

Sono solo sei gli scampati al naufragio del «Pamir» U veliero-scuola tedesco è affondato in pochi minuti Sono solo sei gli scampati al naufragio del «Pamir» Un errore di interpretazione datante una comunicazione radio aveva tatto ritenere che fossero stati salvati altri 40 uomini - Minime le speranze di ritrovare superstiti (Dal nostro corrisprndente1 Bonn, 25 set.embr Drammatiche scene di du.c re si sono avute oggi negli uffici della società armatrice del Pamir, ad Amburgo, quando è stata smentita la notizia del salvataggio di una quarantina di marinai del veliero affondato, lanciata stamane dal giornali tedeschi. La fine delle speranze, che erano subentrate alla rassegnazione, è stata per i familiari dei dispersi un durissimo colpo. Alla delusione si è aggiunta poi l'indignazione quando il capitano Dominik, della società armatrice, ha detto ai parenti accorsi negl. uffici per avere notizie dei dispersi, che la notte scorsa aviva ripetutamente invitato i giornali tedeschi a soprassedere alla pubblicazione della notizia in attesa di una conferma. Poi l'Informazione era stata diffusa anche dalla radio tedesca nelle prime ore del mattino. Come è nato l'errore? Un addetto alla stazione radio dell'aeroporto di Santa Maria, nelle Azzorre, avrebbe erroneamente interpretato una conversazione fra il comandante della nave americana Geiger, che sta trasportando cinque sopravvissuti a Casablanca, e un aereo che partecipa alle ricerche. Il pilota avrebbe tradotto con « salvati > la parola inglese lauched — riferita ai naufraghi — che in quel caso significava invece « lanciati in acqua ». Frettolosi reporters di agenzie di stampa avevano poi diffuso la notizia senza attendere conferma. Le speranze di ritrovare altri naufraghi del veliero, come ha dichiarato stasera un portavoce della società armatrice, « diminuiscono di ora in ora ». Speranze ce ne sono sempre, ma del tutto teoriche. Infatti un aereo americano ha avvistato sull'oceano, nella posizione 35 gradi e 35 minuti nord e 40 gradi e 14 minuti ovest, relitti del veliero affondato, ma null'altro. I relitti erano sparsi su una superficie di cinque miglia. Ciò non ostante le ricerche continueranno. Qualche notizia più precisa sulla catastrofe l'ha data oggi il sesto naufrago tratto in salvo, il marinaio Gunther Hasselbach di Kiel che è stato rac¬ i e a o e e è li à ti e te a di ae in o acolto dalla nave americana Absecon. L'Hasselbach ha detto per radio che il Pamir affondò dopo che era stata calata in mare la sua scialuppa. Erano con lui, nella barca, ventun compagni, che egli vide poi morire uno dono l'altro, alcuni per esaurimento, altri spazzati via dalle onde nella tempesta. Le onde, ha detto Hasselbach. raggiungevano i due metri. Quando il naufrago fu raccolto dalla nave americana c'era con lui un solo compagno, già cadavere. Gli altri cinque scampati al naufragio hanno raccontato, sempre per radio (i messaggi raccolti dalla base di Santa Maria sono stati trasmessi al comando dell'aviazione americana di Wiesbaden) che il Pamir affondò mclto rapidamente. Le zattere di salvataggio erano già state strappate via dal mare. I cinque si gettarono dal Pamir, raggiungendo a nuoto una imbarcazione capovolta. ni. c.

Persone citate: Geiger, Gunther Hasselbach, Hasselbach

Luoghi citati: Amburgo, Kiel, Wiesbaden