Comunicati dalla polizia i nomi delle donne che parteciparono alla «festa»

Comunicati dalla polizia i nomi delle donne che parteciparono alla «festa» La morte del giovane genovese intossicato dall'eroina Comunicati dalla polizia i nomi delle donne che parteciparono alla «festa» Genova, 24 settembre. La Squadra Mobile ha comunicato i nomi delle quattro donne che parteciparono alla riunione notturna avvenuta la settimana scorsa in un appartamento di via Madre di Dio, nel corso della quale, come si ricorderà, al giovane Fabio Guldalotti, di 26 anni, figlio di un ricco spedizioniere genovese, venne praticata una mortale iniezione di stupefacente. Le partecipanti alla riunione notturna sono: Francesca Donzella, di 30 anni, da Procida; Giovanna Donzella, di 25 anni, da Noto (Siracusa), entrambe sposate; Eattistina Coratt, di 28 anni, da Genova, e Rina Bartolotti, di 36 anni, da Fabriano. Nell'elenco manca il nome della ragazzina di 14 anni « accompagnata » alla festa. Tutt'e cinque abitano in uno stesso caseggiato di viale Virginia Centurione 7. La Bartolotti si trovava a Genova presso la Corati per trascorrervi una breve vacanza. Nessun provvedimento penale, come e noto, è stato preso nei confronti delle donne; tuttavia già negli scorsi giorni esse erano state « identificate » dai parenti e dai conoscenti. Le due sorelle sposate at- tendono con comprensibile agitazione il ritorno dei rispettivi consorti, che attualmente sono ancora in navigazione e ignorano l'avventura delle loro mogli. Una delle due ragazze sarebbe stata abbandonata dal fidanzato. La polizia dopo avere denunciato in stato d'arresto per omicidio colposo, traffico e somministrazione di stupefacente il pregiudicato Franco Fereoli, di 30 anni, da Parma, affittuario dell'abitazione e accusato di avere praticato l'iniezione mortale al Guidalotti, ha incriminato oggi anche Gianni Cattani, uno dei quattro giovani che parteciparono alla festa. Il Cattani deve rispondere di favoreggiamento personale: egli infatti, stando alle indagini della polizia, dopo avere accompagnato all'ospedale il Guidalotti morente, sarebbe tornato in via Madre dì Dio « a mettere a posto le cose ». Avrebbe aiutato il Fereoli a far sparire, tra l'altro, la siringa che servì per la mortale iniezione e la bustina con tracce di stupefacente. Con insistenza, inoltre, circolano voci di grosse future novità sull'episodio. Forse qualche altra persona avrebbe preso parte alla riunione notturna, ma finora ha potuto restare nell'ombra. Il Fereoli, l'unico denunciato in stato d'arresto, prima di entrare nelle carceri di Marassi avrebbe esclamato: «Bene! Tutta la colpa l'hanno data a me. Vedremo dopo >. Particolari indagini vengono compiute nell'oscuro mondo dei trafficanti e di coloro che usano la droga. La polizia ha un compito estremamente difficile perché molta gente dopo la morte del giovane è diventata improvvisamente muta, ha paura e non parla. Intanto si è appreso che la famiglia Guidalotti starebbe studiando la possibilità di costituirsi parte civile contro i respr.nsabili giovane. della morte del

Persone citate: Bartolotti, Cattani, Corati, Fabio Guldalotti, Francesca Donzella, Franco Fereoli, Gianni Cattani, Giovanna Donzella, Rina Bartolotti

Luoghi citati: Fabriano, Genova, Noto, Parma, Procida, Siracusa