Sterlina e marco al Fondo monetario

Sterlina e marco al Fondo monetario Rapporto nella riunione di Washington Sterlina e marco al Fondo monetario Dichiarazioni del senatore Medici sulla lira e la situazione economica italiana' (Nostro servizio particolare) Washington, 24 settembre. E' proseguita oggi a Washington la 12* riunione del Fondo monetario internazionale, apertasi ieri e alla quale partecipano delegati di 68 Paesi, il Cancelliere dello Scacchiere inglese Peter Thorneycroft ha confermato l'intenzione del governo britannico di mantenere la- sterlina al suo attuale livello nei confronti del dollaro (2 dollari e 80 cents per sterlina). Egli ha detto che le recenti difficoltà inglesi sono state causatè da speculazioni di chi attendeva un rialzo del marco tedesco. Ha aggiunto che la Gran Bretagna prevede un'ulteriore emorragia .nelle sue riserve, ma ha precisato: «Permettetemi tuttavia di dire che disponiamo di notevoli risorse per far fronte a queste emorragie nel caso che esse continuino e che non esiteremo a usarle », Thorneycroft ha spiegato che tali risorse sono: 1) riserve inglesi in oro e in dollari per un totale di 2 miliardi di dollari; 2) un fondo di circa 750 milioni di dollari; 3). un credito della « Import-Export Bank » per un totale di 500 milioni di dollari che egli ha dichiarato di voler prelevare nelle prossime settimane. Tale credito, concesso dalla Banca alla Gran Bretagna lo scorso dicembre, sino ad oggi non è stato toccato. E' poi intervenuto nel dibattito il rappresentante tedesco Vbn Mangoldt-Reidbolt, il quale ha affermato che la Banca Centrale Tedesca ha annunciato sin dai 20 agosto scorso che da parte tedesca non vi è al cuna intenzione di alterare il rapporto tra il marco e il dollaro. « Questa politica — ha aggiunto — rimane immutata e non abbiamo intenzione di effettuare in qualche modo un cambio nella parità del marco rispetto al dollaro » Ha aggiunto che la Germania sta già facendo ciò che ogni Paese con un'eccedenza valutaria dovrebbe fare: incoraggiare l'ingresso dei prodotti esteri. La Germania, egli ha detto, ha già sensibilmente ridotto le restrizioni e drasticamente decurtato i diritti d'importazione. « e ciò unilateralmente, cioè senza chiedere ad altri Paesi l'applicazione delle stesse misure. Ho quindi ragione di credere che la domanda tedesca d'importazione continuerà ad aumentare per l'avvenire ». Von Mongoldt-Reiboldt ha inoltre dichiarato che Bonn non è in grado di effettuare all'estero investimenti di capitali su larga scala ed ha espresso la certe"?, che il governo federale germanico ^tudìerà il sistema di accrescere tali investimenti per l'avvenire. Secondo Molgoldt, il peggioramento della bilancia dei pagamenti in vari Paesi è stato causato non soltanto dalla crisi di Suez e dalle spese eccessive di alcune nazioni, ma anche dalla speculazione valutaria. Attualmente, egli ha affermato, il problema più urgente è quello della speculazione valutaria. Nei primi otto mesi di quest'anno — ha dichiarato il delegato tedesco — oltre la metà delle eccedenze valutarie affluite alla Banca Centrale Germanica sono state il prodotto di influenze speculative di vario genere. « In agosto, le eccedenze affluite alla Banca Centrale erano per due terzi di natura speculativa. Escludendo tali entrate di carattere speculativo, le eccedenze normali nel primi sette mesi dell'anno sono state sensibilmente inferiori a quelle del corrispondente periodo dell'anno precedente ». A proposito della Germania Occidentale è interessante rilevare che nei giorni scorsi la Deutsche Bundesbank ha prestato alla Banca Mondiale 75 milioni di dollari americani; è il secondo prestito che la Banca accorda alla grande istituzione finanziaria internazionale la quale, per quanto riguarda l'Europa, deve alimentare le sue operazioni da due Paesi, Germania e Svìzzera, la cui situazione finanziaria rivela eccedenza liquida per investimenti internazionali.' Si è poi avuto il rapporto an- jnuaìe" del consiglière ^delegato idei Fondo monetario, lo sve dese Ver Jacobsson; egli ha di chiarato che tutto lascia ritenere che lo sviluppo economico dell'Italia, della Francia, della Germania occidentale, dei Paesi del Benelux, dell'Australia, della Grecia, dell'Inghilterra e della Scandinavia continuerà nei prossimi anni con lo stesso ritmo del passato. « Nonostante abbia dovuto affrontare due terribili guerre — ha detto Jacobsson — la Europa ha raggiunto un livello di sviluppo economico che è ben lontano dall'essere concluso ». Secondo Jacobsson, il rafforzamento della posizione creditizia della Germania occidentale non avrà alcuna influenza negativa sulla struttura monetaria degli altri Paesi europei. Jacobsson ha concluso affermando che, da un punto di vista strettamente economico, le conseguenze della crisi di Suez sull'economia europea sono state minori di quanto si poteva temere. E' stata poi la volta del ministro italiano del Tesoro, senatore Medici, il quale ha sottolineato l'azione dell'Italia per l'eliminazione degli accordi bilaterali, che sono di inceppo al commercio internazionale. Medici ha affermato che si può guardare con fiducia alla situazione economica italiana, da quando l'Italia ha istituito la lira trasferibile ed ha proceduto alla progressiva eliminazione di tutti gli accori'i di pagamento bilaterali. Il Ministro ha sottolineato che, agendo cosi, l'Italia ha affrontato deliberatamente alcune difficoltà in certi settori della sua economia, ma ha continuato a perseguire una sana politica economica, basata sulla libera competizione, in previsione di maggiori benefici a lunga scadenza. La riunione del Fondo mo netario continuerà domani. a. p.

Persone citate: Peter Thorneycroft