L'avvocato Mambretti si è ucciso per le irregolarità al concorso Rai
L'avvocato Mambretti si è ucciso per le irregolarità al concorso Rai Gettandosi dai quinto piano sulla via Aurelio Saffi a Genova L'avvocato Mambretti si è ucciso per le irregolarità al concorso Rai Assisteva il commerciante che svelò la frode al "Giugno radiofonico„ e per lui chiese un 'risarcimento danni,, alla Radio - tra slato citato con mandato di comparizione Genova, 23 settembre. L'avvocato civilista Domenico Mombretti, di 48 anni, abitante in corso Aurelio Saffi. 15, che ebbe una parte in un episodio legato alla nota vicenda dei « concorsi truccati » della RAI, si è ucciso gettandosi dal quinto piano. L'avv, Mambrctti da tempo soffriva di una grave malattia nervosa, che lo rendeva stanco e depresso. Stamane egli si è alzato dal letto dicendo alla moglie che si sarebbe recato nel bagno. Invece, raggiunta la sala da pranzo, ha aperto la finestra che si affaccia su corso Aurelio Saffi, e si è buttato a capofitto sulla strada, compiendo un volo di oltre venti metri. Alcuni passanti hanno tentato di soccorrerlo, ma il civilista era già morto, orribilmente sfracellato. Un funzionario di polizia recatosi sul posto è subito salito all'appartamento del legale. La porta era chiusa ed egli ha suonato il campanello. E' venuta ad aprirgli la moglie, che in casa non si era accorta di nulla. Quando ha saputo, si è niiitiiniiiiiiiniiiiiiiiiiuniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii accasciata su un divano piangendo. La salma è stata trasportata dopo una decina di minuti all'obitorio di San Martino a disposizione dell'autorità giudiziaria. La morte dell'avv. Domenico Mambretti, appartenente ad una «oto famiglia genovese, ha suscitato molta impressione. E' probabile che il forte esaurimento nervoso di cui egli era affetto da tempo, sia stato accentuato dal mandato di comparizione emesso nei suoi coìifr'onti dal magistrato inquirente per le irregolarità che sarebbero avvenute nel concorso « Giugno radiofonico ». Lo scandalo com'è noto scoppiò nella prima quindicina di luglio con la denuncia presentata dal commerciante triestino Lucio D'Avanzo, al quale il macellaio genovese Gaetano Queirolo aveva proposto di partecipare ai concorsi con la certezza di vincere una delle « 600 » pòste in palio. Il commerciante « registrò » accuratamente le varie proposte redigendo di volta in volta dei mulinimi iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiu « verbali* che depositò presso un notaio. Quando apprese da una trasmissione radiofonica di aver vinto la macchina, Lucio 'D'Avanzo si consigliò con l'avv. Domenico Mambretti e con il commercialista Mario Pasquariò i quali scrissero aìl'amministratore delegato della RAI-tv ing. Marcello Rodinò segnalando il fatto e chiedendo 600 mila lire per il risarcimento dei danni. L'ing. Rodino incaricò subito l'avv. Michele Barosio, legale torinese della RAI, di presentare un esposto all'autorità giudiziaria. Alcuni giorni dopo il commerciante D'Avanzo inoltrò denunda alla, magistratura genovese. La prima inchiesta della magistratura locale si concluse con l'arresto del dott. Giuseppe Ruggiero, capo dell'ufficio concorsi della RAI, sede di Torino, di suo cognato Davide Triscornia e dei macellai genovesi Gaetano Queirolo e Mario Maggi. Quest'ultimo, giorni or sono, ebbe la libertà provvisoria. Per competenza territoriale, l'inchiesta passò alla magistratura torinese la quale tra l'altro intravvide nella richiesta dei danni alla RAI fatta dal D'Avanzo a mezzo del civilista Mambretti e del commercialista Pasquariò un tentativo- di estorsione aggravata. Quindici giorni fa due magistrati torinesi, il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Severino Rossi e il Giudice istruttore Francesco Corriasco, si trasferirono a Genova e interrogarono i tre nei co.ifro-nti dei quali era stata elevata l'imputazione di tentata estorsione aggravata. I due professionisti e il commerciante avrebbero negato energicamente l'accusa; delle 600 mila lire richieste, 400 mila sarebbero servite al D'Avanzo quale rimborso spese sostenute per il raggiungimento delle prove della truffa, spese che sarebbero state dimostrate con ricevute e altri documenti, le altre ZOO mila per onorari al due professionisti. Il mandato di comparizione emesso a carico dell'avv. Mambretti e del commercialista Pasquariò destò molta meraviglia in quanto i due professionisti erano molto stimati. ■IlllllllllllllllllllllllllllllltlllllllllllllllIIIIIIIII
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