La droga uccise il giovane genovese mentre imitava la scena di un film

La droga uccise il giovane genovese mentre imitava la scena di un film Ricostruita la tragica Une del figlio d9un ricco speditore La droga uccise il giovane genovese mentre imitava la scena di un film Per la prima volta usava stupefacenti - Era suggestionato dalla pellicola: "Il cappello pieno di pioggia,, - Alla festa notturna partecipavano due signore e due ragazze di buona famiglia (Dal nostro corrispondente) Genova, 20 settembre. La polizia ha fatto piena luce sulle circostanze in cui il giovami Fabio Guidalotti, di £6 anni, figlio di un noto spedizioniere genovese, è stato colto da mortale malore. La confessione di due partecipanti al € convegno notturno » nell'appartamento di via Madre di Dio e i risultati 'di una perquisizione nella stessa abitazione hanno confermato la prima ipotesi. Il giovane è deceduto per un'eccessiva dose di stupefacente iniettatosi nel corso della festa. Hanno confessato Gianni Cattarti, di 88 anni, e Marco Leone, di S9 anni, presentatisi entrambi spontaneamente alla Mobil»; nell'appartamento sono state rinvenuti due aghi di siringa, del cotone idrofilo imbevuto di alcool, un pentolino dove è stata fatta bollire la siringa e una bustina contenente resti di eroina. Fabio Guidalotti nel corso della « festa», inebriato dall'alcool, ad un tratto ha gridato: «Ho bisogno di un'iniezione». Nell'appartamento di via Madre di Dm, evidentemente, l'eroina non era sconosciuta e il padrone di casa, Franco Fercoli, di SO anni, da Parma, ne ha tratto una bustina da un cassetto. Qualcuno ha fatto bollire la sirir.ga, ha fatto sciogliere la droga. La polizia non ha ancora stabilito se l'iniezione se l'è fatta il Guidalotti, oppure se gli è stata praticata da uno dei partecipanti al convegno. Secondo la versione del Leone e del Casttoni il Guidalotti se la sarebbe praticata personalmente. Ma gli inquirenti hanno i loro dubbi in proposito e pensano che potrebbe esssre staio il a Fereali a fare l'iniezione letale all'amico. CU Fercoli, già condannato per lesioni personali, contrabbando e correità in truffe, si « reso irreperibile ancor prima che il Guidalotti spirasse). Dopo l'imiezione, il giovane figlio dello spedizioniere genovese, ha declamato il monologo di Amleto e gli « Spettri» di Ibsén. La € festa» aveva raggiunto il suo acme. Trascorsi venti minuti, il Guidalotti ha chiesto di potersi riposare un attimo, si è seduto su una sedia, poi è svenuto. Gli amici e le amiche hanno tentato senza successo di rianimarlo. Nell'appartamento di via Madre di Dio la paura ha allora preso il sopravvento. Uno della € brigata » ha telefonato al dott. Augusto'-Chiesa. Il sanitario è subito' accorso, ha constatato le gravi condizioni del Guidalotti è ite ha ordinato l'immediato ricovero all'ospedale, dove il giovane dieci ore dopo decedeva, assistito dal padre e da altri familiari. La polizia ha pure interrogato le <amiche» dei giovani. Non si tratta di donnine allegre, come si era creduto in un primo tempo, ma di quattro ragazze appartenenti a ottime famiglie genovesi, due dello quali sarebbero sposate. I loro nomi non sono siati resi noti. Mercoledì sera esse erano d bordo di una uno, quando hanno incrociato in una strada del centro la macchina del Guidalotti, con a bordo il -Leone e il Gattoni. Le due comitive si conoscevano e si sono subito unite. La prima sosta è stata fatta in un noto locale notturno in corso Buenos Aires: birra e pizza. Usciti dal dancing, i tre giovani e le quattro donne hanno scorrazzato in auto fino a Nervi, decidendo in seguito di recarsi nell'abitazione di una delle ragazze. Di qui però hanno dovuto sloggiare subito, perché i genitori della ragazza dormivano e la comitiva non avrebbe potuto divertirsi e sfogare in pieno la sua esuberanza. Uno degli uomini si è allora ricordato di Franco Fereoli e della sua « soffitta» di via Madre di Dio. Un colpo di telefono e il Fereoli manifestò il massimo entusia smo per l'idea, dichiarandosi pronto ad accogliere l'allegro gruppo nella sua abitazione. Prima di raggiungere l'appartamento di via Madre di Dio, i giovani hanno fatto provvista di whisky, champagne e liquori. Nella soffitta del Fe reoli la comitiva ha fatto molto ohiasso, ma che cosa aia oc caduto con precisione nemmeno la polizia ha potuto accertarlo. Fabio Guidalotti, a quanto sembra, era il più scatenato Quello di recitare era il suo segreto pallino, che diventava palese quando era in preda ai fumi del vino e in tali occasioni dava dimostrazioni delle sue pretese qualità di attore. Quella sera volle interpretare la parte di Johnny, il soldato ohe ritorna dalla guerra in Corea cocainomane, personaggio del film < Un cappello-pieno di pioggia», recentemente presentato a Venezia. Il Guidalotti aveva visto il film a Londra, duve si trovava a lavorare come cameriere. Pare abbia declamato la parte in Un? pua inglese. Dopo aver messo la stanza a soqquadro, abbattendo se die e rovesciando mobili, il Guidalotti, in piena orisi di esaltazione, ha chiesto la dro ga e l'ha ottenuta. L'impressione suscitata per la fine del giovane a Genova è stata molto grande per la notorietà del padre nell'ambiente commerciale genovese. Fabio Guidalotti ha avuto^una giovinezza travagliata per , le sue intemperanze, nonostante i reiterati tentativi dei genitori per ricondurlo sulla retta vìa. Giovanissimo era stato denunciato per furto. Espatriò in Argentina per vipere indipendente e nel Sud-America si sposò. Separatosi dalla moglie, ritornò a Genova, dove riprese a frequentare le vecchie cattive amicizU. In dam seguito pare si fosse reso conto del danno fisico e morale che la sua vita irregolare gli arrecava. Deciso di rimettersi sulla giusta carreggiata, si era recato a Londra dove aveva trovato lavoro come cameriere. La settimana scorsa era ritornato a Genova per una breve vacanza, e oggi, appunto, avrebbe dovuto ritornare in Inghilterra con l'aereo. Chi lo ha conosciuto a fondo esclude che egli avesse abitudine agli stupefacenti e quindi nella soffitta del Fereoli ne avrebbe fatto uso per la prima volta. La posizione del Fereoli dinanzi alla legge si presenta piuttosto grave. Egli sarà denunciato per possesso di stupefacenti e, se la polizia riuscirà a stabilirlo, per averne iniettato all'amico. Stasera alle ore 21 il Fereoli, accompagnato da un legale, si è presentato in questura, dov'è stato trattenuto in stato di fermo dalla Squadra Mobile. c. m. aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiuiiiiiniiiiiHinininin Franco Fereoll (à destra) arriva In Questura. (Telefoto) c ! i j i : t ! 1 t i b 11 : ! 111 ! 1 ! 1111 * 1111 < 111111111111111111 • 1111 l 11 i 1111 ! 111111111 ■ ; 111 i i i 111 ; 111:11 i 111 i r 1111111 n i ( ! 111111 r ( J

Persone citate: Fabio Guidalotti, Franco Fercoli, Franco Fereoli, Franco Fereoll, Gianni Cattarti, Marco Leone, Pare