La Camera ha ripreso i lavori discutendo sui fatti di Puglia

La Camera ha ripreso i lavori discutendo sui fatti di Puglia I DISORDINI PER LA CRISI VITIVINICOLA La Camera ha ripreso i lavori discutendo sui fatti di Puglia Guadalupi (P.S.I.) e De Vita (P.R.I.) chiedono che il problèma delle campagne sia risolto - Accuse del d. c. De Maria a comunisti e monarchici di Lauro - Clamori delle sinistre - Il ministro Tarncroni rinnova il cordoglio de governo - Oggi si deciderà sullo svolgimento delle interpellanze Roma, 18 settembre. Bèi morti e del feriti di San Donaci, In provincia di Brindisi, si è parlato alla Camera dopo la commemorazione di Salvemini, di Saba, di Spellanzon e di due ex deputati scomparsi, Glammarco e Spiazzi. Erano passate due ore circa quando 11 socialista Marino Guadalupi, che è nativo del Salente, ha rievocato con sobrietà di tono, ma con dure parole il tragico episodio, restando però sempre In sede di commemorazione, in quanto l'ordine del giorno prevedeva solo l'esame del bilancio del ministero dell'Interno. Tuttavia l'argomento era troppo scottante perché la Camera non ne rimanesse influenzata e al sono avute manifestazioni di insofferenza tra 1 gruppi democristiani e dell'estrema sinistra. L'on. Guadalupi ha deplorato l'atteggiamento della polizia a San Donaci, ha rievocato la figura d'elle tre vittime, ha accennato ad « ordini Iniqui > impartiti alle forze dell'ordine da «funzionari incoscienti o pazzi» ed ha invitato il Governo ad assumersi apertamente le responsabilità dell'accaduto ed a punire severamente 1 colpevoli- «Il Governo esca dal suo mutismo, fornisca una veritiera versione del fatti. Mettiamo al bando ogni speculazione sui morti e riflettiamo tutti onestamente, con serietà, senza odi preconcetti, senza cinismo, onde affrontare alle radici i problemi della responsabilità dei poteri dello Stato». Il deputato pugliese ha ricordato al Governo che, se fossero state prese tempestive misure per alleviare la crisi del settore vitivinicolo, si sarebbe evitato lo spargimento di sangue; comunque da parte socialista sono state presentate interpellanze e mozioni sta per chiedere al Governo impegni precisi sull'uso delle armi da fuoco e sul poteri e le responsabilità della polizia sia per la adozione di provvidenze a favore degli agricoltori: «Si fissi, dunque, con urgenza un- Berlo dibattito sui problemi economici che sono ella base delle agitazioni nelle campagne e sulle cause che hanno spinto la polizia ad aprire crudelmente il fuoco su degli inermi ». Il deputato socialista è stato interrotto da voci democristiane allorché ha accennato ad uno speciale stato d'animo della polizia « pazza di inspiegabili paure»; e dal settore comuniste, accusato dal centro di fomentare 1'disordini, si è reagito aspramente. Il socialista Targetti, che presiedeva, ha avuto, in questa occasfone e dopò, il polso fermo, ricordando a tutti, giacché si era In fase di commemorazione e non di dibattito specifico, il dovuto rispettò al morti. Un dibàttito ampio sulla cri- a r l , a e i a l i a o a a . i , , e o a a si del vino e sugli eventi del Salente ha chiesto II repubblicano De Vite: «Una politica di repressione è sempre una politica nefasta. Otto milioni di agricoltori sono ojri»! in angustie per ir pesante andamento del mercato vinicolo; si sani questa crisi che dura da cinque anni»; ed ha ricordato che il partito repubblicano presentò una1 mozione prima delle vacanze estive. Poi si è avuto un intervento dei democristiano De Maria, di Lecce, che ha riscaldato gli animi. Nel confermare che le vittime di San Donaci erano di schietti .sentimenti democristiani e due anzi, li Valentinl e la' Calignano, attivisti del partito, ha ammesso la gravità- dèi disagio in provincia di Brindisi (150 mila ettari. In gran parte coltivati a vigne e 180 mila particelle catastali sicché la proprietà è frazionatasi ma), ma ha subito aggiunto:, «Là responsabilità dei disordini è da attribuire all'opera di sobillatori comunisti che dal 10 agosto -al 10 settembre hanno tenutonel Salente 37 comizi; ed è da attribuire anche ai monarchici popolari 1 quali avevano sparso la voce che il « comandante » Lauro avrebbe inviato sul posto automezzi per acquistare uva a 4.500 lire al quintale... >. Dall'estrema sinistra si è risposto con furibonde invettive ed anche il deputato del PMP.Caflero, si è unito al bac cano. L'on. Targetti ha fatto opera di persuasione ed ba richiamato 1 parlamentari alla correttezza. L'on. De Maria ha incalzato: « Nel paesi del Brindisino da tempo circolavano automobili targate « Reggio Emilia» e a San Donaci, 11 giorno dei disordini, erano presenti attivisti di San Pietro Vernotlco e di Cellino San Marco. Del resto,, tutti 1 fermati riamarono iscritti al partito co muniste'»:. Sulle' parole finali dell'on. De Maria, che inviavano un « meato saluto ai caduti », s'è levata Ironica la voce del comunista Miceli: «Abbiamo capito, tra 1 democristiani morti e i nuestori, lei preferi sce 1 questori ». Dopo altri discorsi « commemorativi » ed esortazioni perché si risolva la crisi del vino e si ridia pace alle campagne ha pronunciato poche parole il ministro Tambronl, rilevando che egli avrebbe preferito subito una discussione pertinente piuttosto che ascoltare rievocazioni- di fatti e impostazioni di problemi al di fuori di una sede adatta. Ha rinnovato il suo rammarico e cordoglio per le famiglie dei morti, alle qual sono, andati aiuto e assistenza. Quindi, ripromettendosi in altro momento di esporre il punto di vista del governo sul conflitto, ha detto: « Fra le vittime che ogni giorno l'egoismo degli uomini, la fatalità degli eventi, la lotta per la libertà e la ribellione alla tirannide ammucchiano sulle strade del mondo, comprendiamo oggi anche 1 morti di San Donaci, ma per superare le passioni di parte e sentire dinanzi alla morte più impegnativo il rispetto alla vita e più dignitoso il nostro servizio alla verità e al benessere del popolo Italiano, per una migliore comunità nazionale ». Parole distensive che hanno avuto effetto. Subito dopo si è accesa una discussione perché l'opposizio¬ nnlassravndepssdcSgtrosèmmvss■Qsi MIM ! 1111 ! > MIMI ! 11! i ! 11 i I [ 111111U11111111 r II M [ 111 [ 1 i 11 ne chiedeva di discutere doma-' ni tutte le mozioni e interpellanze presentate sul disordini e sul problema del vino. Il Presidente del Consiglio ha suggerito che tutta la parte relativa al problema tecnico-legislativo venisse abbinata alla discussione per la conversione in legge dèi decreto che il governo ha emanato recentemente per le provvidenze sul vino; dal canto suo Tambronl si è detto disposto a far sapere domani quando intende rispondere specificatamente sul dolorosi fatti del Salente. Poiché si andava per; le lunghe, il presidente Targetti ha tagliato corto ed ha dato la parola al liberale Coluto, primo oratore sul bilancio del Ministero dell'Interno. La seduta si è chiusa con l'Impegno che. domani l'Assemblea si riunirà mattina e pomeriggio e al troverà anche un accordo per fissare la discussione sul vino e sul disordini... Delio Marietti Ippd■lllllllllllllllillllllltllllllllllllllllllllllllllllllllllll