Cinque "caccia,, supersonici in gara per le commesse aeree della NATO

Cinque "caccia,, supersonici in gara per le commesse aeree della NATO ANCHE IU "FIAT G. 81 „ MA INIZIATO I FOLI ni FROVA Cinque "caccia,, supersonici in gara per le commesse aeree della NATO Oltre all'italiano, partecipano al concorso di Parigi quattro apparecchi francesi - Il prototipo che sarà prescelto deve saper decollare in meno di mille metri e atterrare su un terreno senza piste (Nostro servizio particolare) Parigi, 17 settembre. Sul terreno militare di Bret'.gny, poco distante da Parigi, cinque prototipi di aeroplano sono allineati sul campo: uno è il c Fiat G-91 », che splende al sole squallido di questa fine d'estate e ha l'aspetto di uno squalo alato; gli altri, tutti francesi, sono l'i Etendard VI », costruito dalla società Marcel Dassault, il < Taon B. R. 1001 » della società Louis Breguet, il < Baroudeury della società SudAviation e un < Etendard IV », anch'esso della Dassault. I primi tre apparecchi, dotati di un turboreattore Orpheus costruito dalla < Bristol Company» inglese, furono prescelti due anni fa tra i dièci progetti ch'erano stati presentati alla N.A.T.O. dalla Fran eia, l'Inghilterra e l'Italia; gli ultimi due si sono inseriti sue cessivamente nella competizio ne e sono dotati di motore francese Snecma-Atar. ' I cinque apparecchi, che su perano la velocità del suono, sono destinati ad appoggiare le operazioni terrestri dell'e sercito atlantico e a trasportare armi atomiche. Sono ve livoli leggeri, detti di < attao co al suolo », di grandissima mobilità. V'aviazione atlantica, che possiede numerosi caccia e bombardieri a grande raggio d'azione, prevalentemente americani, aveva bisogno di un apparecchio tattico, molto più semplice e maneggevole, per operare in stretto collegamento con le forze terrestri volan do a bassa quota e capace di atterrare e manovrare su un- terreno senza piste e di decollare in meno di mille metri. I grandi velivoli, inoltre, costano molto e hanno bisogno di basi, le quali sono vulnerabili; invece gli aerei leggeri di attacco al suolo di cui sarà dotata l'aviazione atlantica porranno essere facilmente diiiiiiiiiiiiiii(iit(iiiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiif o i à a f , i a e . i e l e i l o i e spersi sul terreno e non sarà sfacile scoprirli. La necessità di dotare l'esercito atlantico di questa aviazione leggera apparve alcuni anni or sono e nel 195Jt delle Commissioni specializzate, raggruppanti tecnici di vari Paesi, definirono le condizioni che il nuovo apparecchio doveva soddisfare. Di esse fu sobsgGrmtrono poi informate le fabbri-idche europee con l'invito a pre-I tsentore i rispettivi progetti. Suìi10 ne vennero presi in considerazione soltanto tre nel 1255, tra cui il < Fiat G-91 », che appartiene alla categoria da cinque tonnellate e costerebbe all'incirca S00.000 dollari (circa 125 milioni di lire), cioè sei o sette volte di meno dei caccia e bombardieri di tipo classico. La costruzione dei prototipi incominciò a Torino e a Parigi con l'aiuto finanziario dei rispettivi Governi, che erano poi parzialmente rimborsati da quello di Washington e dalla N.A.T.O. E' questa, si dice negli ambienti atlantici di Parigi, una nuova forma di assistenza dell'America ai Paesi europei, i quali hanno cosi Za possibilità di dimostrare il loro estro, le loro capacità e al tempo stesso di sottrarsi, almeno in parte, alla dipendenza in cui dddpbsmcp5algsadcpvctlghc trovano rispetto à si a t o all'indù stria e all'aviazione di oltre oceano per risolvere certi problemi. Ora i cinque prototipi sono a Bretigny; tra alcuni giorni arriverà un altro «Fiat G-91 », che fu il primo apparecchio prescelto. I voli di prova sono incominciati oggi. Ogni giorno, per tre settimane circa, ognuno -idei cinque velivoli deve fare -I tre voli, pilotato ora da un uìitaliano, ora da un francese, , a o a o e a i , o n i da un americano o da un te desco, ecc. Alla fine, ognuno darà il proprio parere. La capacità di produzione del fabbricante sarà egualmente presa in considerazione al momento della scelta finale, poiché si tratta di costruire nel più breve tempo possibile da 500 a 1500 aerei che dovranno appoggiare le SO divisioni della N.A.T.O. in Europa. Chi vincerà il confrontot I giornali francesi noti celano la speranza che sia uno dei loro apparecchi, ma negli ambienti della N.A.T.O. si fa osservare che non si tratta di una competizione, bensì di un tentativo di realizzare un progetto comune di armamento e di intensificare la. cooperazione fra le nazioni alleate. Si deve aggiungere che il « Fiat G-91 » ha buone probabilità di successo, essendo considerato dal¬ llltlllllIlllllllllllItltltlItltlllIIIllllIllllllIllIlllIIM m. la maggioranza dei tecnici, che ne ammirano tra l'altro la semplicità, il più rispondente alle caratteristiche previste dal concetto d'impiego voluto dalle autorità della N.A.T.O I lcltddUcncvudcremt l «Fiat G-91» con turboreattore durante un volo nel cielo di Parigi (Telefoto)

Persone citate: Bristol Company, Dassault, Louis Breguet, Marcel Dassault, Orpheus