Le richieste di un diplomatico sposo per "ragioni di Stato,,

Le richieste di un diplomatico sposo per "ragioni di Stato,, Le richieste di un diplomatico sposo per "ragioni di Stato,, Ha presentato istanza perché il matrimonio, contratto in Bulgaria durante la guerra e contro la sua volontà, venga annullato Roma, 17 settembre. Il diplomatico italiano, dottor Piero "Vinci, già addetto alla nostra Ambasciata in Bulgaria, ha chiesto al Tribunale di Roma l'aniiulla'nicnto del matrimonio da lui contratto a Sofia il 9 ottobre 1943 con una amica della regina Giovanna. Il dett. Vinci nel 1942 fu nominato segretario presso la legazione d'Italia a Sofia dove ebbe modo di conoscere la signorina Liliana Nikolova Nikolaeva, appartenente ad una aristocratica famiglia bulgara ed amica della stessa regina Giovanna. Il 25 luglio 1943, dopo la caduta in Italia del fascismo, la posizione degli italiani in Bulgaria divenne oltremodo critica, in seguito alla occupazione del paese da parte delle truppe tedesche. Il ministro plenipotenziario tedesco a Sofia, Sarafoff, anzi, fece apertamente intendere al diplomatico che la legazione italiana, ad evitare rappresaglie, avrebbe dovuto collaborare con il nuovo governo. Il dott. Vinci aveva assunto le funzioni di reggente e incaricato speciale d'affari della legazione d'Italia col compito di tutelare gli italiani residente in Bulgaria. Data l'elevatissima posizione sociale della signorina Nicolaeva e per 11 fatto che nei Paesi slavi, il fidanzamento creava un vero e proprio vincolo giuridico, il dottor Vinci contrasse 11 matrimonio, che rivestì un carattere politico e diplomatico. Il matrimonio fu subito trascritto sul registro di stato civile del Comune di Roma. Dopo l'occupazione della Bulgaria da parte delle armate sovietiche nel 1944, il dott. Vinci fu internato in campo di con-!centramento. Rilasciato rimase a Scfla fino al 1947 e rientrò quindi in Italia. Da quel tempo il diplomatico cessò ogni rapporto con la moglie. Già da qualche tempo egli si è rivolto al Tribunale ecclesiastico chiedendo lo scioglimento, del matrimonio contratto in Bulgaria contro la sua volontà, a seguito degli eventi bellici e, quindi, per causa di forza maggiore. La stessa istanza egli ha presentato anche al Tribunale civile per chiedere l'annullamento del matrimonio. La signora Nicolaeva, da parte sua, ha sostenuto che 11 dott. Vinci celebrò il matrimo- nio liberamente e il marito la labbandonò per unirsi con un'al¬ tra donna, allorché si allontanò dalla Bulgaria. Si è tenuta questa mattina la prima udienza dinanzi la prima sezione civile ed il processo è stato rinviato ad ottobre.

Persone citate: Liliana Nikolova, Nikolaeva