Un pazzo sale sul tetto e ferisce due infermieri

Un pazzo sale sul tetto e ferisce due infermieri Un pazzo sale sul tetto e ferisce due infermieri Il drammatico episodio in un manico mio -1 colpiti versano in pericolo di vita Napoli, 16 settembre. Un pazzo, il trentaseienne Dante La Vigna, nativo di Roccapiemonte (Salerno), che su ordinanza del sindaco di Castelfranco in Miscano, era stato ricoverato in osservazione nella clinica per malattie mentali < Russo », posta a Miano, ha fatto vivere ore di terrore al personale e alla popolazione, ferendo gravemente due infermieri, Giuseppe Fiocco e Francesco Cecero, accorsi per catturarlo. n La Vigna — come è stato accertato da una prima inchiesta della polizia — è uscito dal reparto impossessandosi delle chiavi del sorvegliante, con le quali ha aperto un cancello. Una volta all'aperto, si è arrampicato su di un muro giungendo sopra il tetto. Immediatamente i due infermieri Fiocco e Cecero sono accorsi, salendo anch'essi; ma il folle che intanto aveva strappato un acuminato pezzo di zinco dal tetto, servendosi come arma di quel frammento metallico ha assalito i due pugnalandoli al viso, al collo e al torace, e costringendoli, grondanti sangue, a fuggire. Soccorsi e trasportati d'urgenza al « Cardarelli » i due infermieri sono stati sottoposti a una trasfusione di sangue, e ricoverati in pericolo di vita. Mentre il personale di custodia circondava il capannone sul cui tetto si trovava il folle, accorrevano i vigili del fuoco. Issata una scala tenuta diritta senza accostarla, un pompiere, Vincenzo Malvone, vi saliva e cominciava a parlamentare con il La Vigna. < Voglio andare a casa Lasciatemi andare a casa o faccio un macello > urlava il pazzo con gli occhi stravolti. Il vigile fingeva di accontentarlo, promettendogli che se fosse sceso l'avrebbe accompagnato lui stesso a casa. Il folle si lasciava convincere e si avvicinava alla scala. Ma proprio in quel momento veniva colto da un attacco epilettico per il quale cadeva sulle tegole. Prima che precipitasse, altri due pompieri che avanzando cauti erano saliti dal lato opposto, Io afferravano. Immediatamente l'infermo, cui era stata posta la camicia di forza, veniva rinchiuso in una camera di isolamento. Un altro episodio del genere è accaduto a Terzigno, dove un pazzo furioso, Luigi Giugliano, armatosi di un grosso randello si è messo a correre per il paese colpendo furiosamente vari passanti, dei quali sei sono rimasti feriti. I vigili urbani lo hanno infine catturato conducendolo a Napoli, al pronto soccorso del Morvillo.

Luoghi citati: Castelfranco In Miscano, Napoli, Roccapiemonte, Salerno, Terzigno