Cadute le speranze sovietiche di Massimo Conti

Cadute le speranze sovietiche Cadute le speranze sovietiche (Dal nostro corrispondente) Bonn, 16 settembre. «L'Unione Sovietica riponeva molte speranze in una nostra sconfitta. Ora però queste speranze sono cadute. La fiducia espressa dal politilo tedesco per la politica fin qui seguita dal Governo federale costituisce solido fondamento per il futuro. La Germania federale è in grado di contribuire ancora con tutte le energie alla politica della Comunità Atlantica, sotto la guida degli Stati Uniti, e collaborare quindi al raggiungimento dei grandi, comuni obiettivi : disarmo controllato, distensione, riunlflcazlone della Germania e pace vera per tutti I popoli del mondo ». Cosi Adenauer in una conferenza-stampa alla Cancelleria ha schematizzato il significato della sua spettacolosa vittoria elettorale, che ha sorpreso i suoi stessi sostenitori e fatto allibire gli avversari. Il « prodigioso vecchio », che potrà governare il Paese fino all'età di 86 anni (ora è prossimo agli 8BJ, si è presentato stamattina a Palazzo Sohaumburg, sede della Cancelleria, dopo un trionfale percorso in automobile per le strade di Bonn e di Bad-Gotesberg, fra le acclamazioni di una densa folla chiamata nelle strade dal clamore delle auto - altoparlanti: « Passa il Cancelliere Adenauer! Accorrete a salutarlo!-». La folla ha atteso Adenauer per quasi due ore sotto una pioggia gelida e quando, verso le 11, ne ha intravisto il volto sorridente dietro i vetri della grande < Mercedes 300 » ha dato sfogo alla sua ammirazione e al suo entusiasmo, gridando, applaudendo, agitando piccole bandierine giallo-rosso-nere, lanciando fiori. Quando poi è arrivato a Palazzo Schaumbjurgj Adenauer, toccato da quelle manifestazioni di simpatia, ha detto ai giornalisti raccolti al piano terreno della bianca palazzina neoclassica « di non aver mai avuto così fervide accoglienze, neanche ' nel suo recente giro elettorale ». A Palazzo Sohaumburg Adenauer ha trovato motti fiori e molti messaggi di congratulazione giunti da ogni parte della Germania e dall'estero. Per prima cosa ha voluto ringraziare di persona gli attivisti democristiani, giunti alla Cancelleria con le autoaltoparlanti che,servirono durante la campagna elettorale. Ha stretto la mano ~ a tutti, consegnando a ognuno un medaglione ricordo in argento. Con i giornalisti Adenauer è stato prodigo di battute allegre, colorite d . un ammiccare più vivace ■ e malizioso del solito. Il risultato più importante di queste elezioni, dopo la conferma della politica estera tedesca, è, secon do Adenauer, il largo numero di consensi dati al suo partito dalle masse operaie e, in particolare, dai giovani lavoratori chiamati per la pri ma volta a votare. « Il partito socialdemocratico — ha detto — non ha più il monopollo nella classe operala. Ed è veramente tempo di finirla con l'antagonismo classista, con 1 partiti che rappresentano una categoria di cittadini». Che la democrazia cristiana esd a e la social-democrazia tedesche non abbiano una precisa fisionomia è un fatto indubbio, messo anche in evidenza dotte elezioni del '53; come del resto è incontestabile che t socialisti abbiano sacrifioato parecchio Carlo Marx per penetrare anche nei ceti borghesi. Va tenuto però presente che nelle elezioni di ieri hanno prevalso più che le dottrine e i confronti sociali, -motivi di altro ordine. . Certamente i 15 milioni di suffragi ottenuti dalla D.C., sono un plauso per il « liberismo sociale » del Ministro per l'Economia Erhard, ma sono anche e soprattutto un voto risoluto per l'Occidente, la sicurezza e la stabilità del Paese, contro ogni genere di esperimenti specialmente in politica estera. Conformemente alle previsioni, il voto di ieri non è andato tanto alla democrazia cristiana e ai suoi programmi, quanto ad Adenauer e a tutto ciò che egli rappresenta. Ed è stato un plebiscito massiccio, perché il Cancelliere è riuscito a determinare iei Faese un clima da « mobilitazione civile », come è dimostrato anche dall'altissima percentuale dei votanti; 88,4 per cento contro gli 86,e del 1953. K Egli è riuscito a imporre alternative drammatiche — li berta o democrazia, mantenimento del benessere o pericolosi esperimenti — indicando poi nell'opposizione uno strumento inconscio dell'Unione Sovietica. Adenauer ha vinto secondo le previsioni di tutti ed ha stravìnto in una misura che ben pochi si aspettavano. Il suo sconfitto antagonista, il leader socialdemocratico Ollenhauer, ha detto: « / risultati delle elezioni indicano un miglioramento delle nostre posizioni. Ma con ciò non si può nascondere la vittoria della democrazia cristiana, favorita — ha poi aggiunto — dai grandi aiuti stranieri, dagli indiretti aiuti di Mosca che con la sua propaganda anti-Cancelliere ha rafforzato i sentimenti anticomunisti del popolo tedesco, infine, con l'appoggio di gran parte del clero cattolico e ì milioni dell'industria ». Questo il parere d\ Ollenhauer. Una simile affermazione politica non ha precedenti nella storia tedesca. Di 31 milioni e 58.319 voti validi (gli elettori erano 35 milioni 196 mila 124), 14 milioni 998 mila 754,. pari al 50,18 per cento, sono andati al Cancelliere (nel 1953 Adenauer ebbe il 45,2 per cento dei suffragi, ottenendo poi la maggioranza assoluta grazie alla vecchia'legge elettorale). Pertanto Adenauer è ora nella condizione di governare da solo anche senza l'appoggio di alcun partito. I deputati democristiani al terzo Bundestag (che si costituirà a Berlino il 15 di ottobre) saranno 270 su 497, in maggioranza assoluta quindi. Nella disciolta Camera erano 244, ma bisogna anche tener conto che dieci di meno erano i seggi disponibili. / socialdemocratici non hanno potuto impedire ad Adenauer di ottenere la maggio ronza assoluta — ha detto oggi Ollenhauer —; in compenso ossi sono riusciti ad as sz siourarsi un terzo dei seggi, il che impedirà alla democrazia cristiana di modificare a suo piacimento la costituzione nell'intento di consolidare e perpetuare il raggiunto po tere. Adenauer, dicono i tedeschi spiritosi alludendo all'autoritarismo e allo strapotere del Cancelliere,. non potrà autoproclamarsi kaiser. I socialisti hanno avuto 9 milioni 490 mila 126 voti pari al 31,75 per cento dei suffragi. Avranno al Bundestag 169 seggi. Anch'essi hanno se gnato dei progressi pur essendo stati battuti dalla democrazia cristiana in tutti e die ci i Lànder della Repubblica, ad eccezione delle principali roccheforti di Amburgo e Bre ma. Nelle elezioni del 1953 Ollenhauer ebbe 7 milioni &44 mila 943 voti, cioè il S8,8 per cento e 151 seggi al Bundestag. Al contrario i liberali sem brano in leggero regresso avendo avuto ora S milioni 304 mila 846 voti, pan al 7,71 per cento e 41 seggi. Nel 1953 ebbero il 9,5 per cento dei suffragi e 48 seggi. Diciamo che i liberali sembrano in regresso perché parte dei loro voti è andata all'ala destra del partito staccatasi lo scorso anno e che con il € partito tedesco » ha dato vita al movimento popolare conservatore. I liberali dell'opposizione potranno entrare a far parte del nuovo governo, ma a patto che accettino le condteio7ti poste da Adenauer, il che sembra poco probabile. I « popolari conservatori » che hanno avuto 1 milione 6.350 voti manderanno al Bundestag 11 deputati i quali, come ha detto oggx Adenauer, continueranno a sostenere il governo. Gli altri dodici partiti presentatisi alle elezioni sono stati letteralmente polverizzati. Massimo Conti