Sospese dopo 157 riunioni le trattative a Londra sul disarmo

Sospese dopo 157 riunioni le trattative a Londra sul disarmo Sospese dopo 157 riunioni le trattative a Londra sul disarmo Non è stato raggiunto tra gli Occidentali e la Russia un accordo sulla data in cui riprendere i colloqui - Stassen dichiara: "V America è pronta a riesaminare l'intero problema,, (Dai nostro corriaponden-te) Londra, 6 settembre. La lunga serie delle riu¬ nioni londinesi del Sottocomltato delle Nazioni Unite per 11 disarmo — Iniziatesi nel mese di marzo di quest'anno — si è conclusa oggi pomeriggio a Lancaster House senza che sia stato possibile un accordo sulla data della ripresa delle trattative. Nonostante l'insistenza dei delegati occidentali (Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Canada), perché fosse fissata una data intorno al principio di ottobre, il capo della delegazione sovietica. Zorin è stato irremovibile sulla posizione assunta ieri: a. suo parere è ne cessarlo aspettare che il problema venga discusso dall'As semblea Generale delle Nazioni Unite, che riprenderà le rlu nioni fra breve. Il capo della delegazione francese Jules Moch ha allora dichiarato che la Russia deve assumersi la grave responsabilità di avere lasciato in sospeso il futuro delle trattative per 11 disarmo. Egli ha confermato il suo pessimismo sull'andamento delle trattative a causa dell'atteggiamento sovietico: 1 punti di vista continuano ad essere contrastanti ed è proprio per questo motivo lche le delegazioni occidentali avrebbero voluto fissare subito una data per la ripresa delle trattative. « La delegazione francese — ha detto solennemente Moch — non abbandonerà mal i suol sforzi per giungere ad un accordo sul disarmo ». E' seguita la dichiarazione del capo della delegazione canadese; egli ha espresso il parere che all'ONU le « medie e piccole nazioni » troveranno molto ragionevoli le proposte che gli Occ'dentali hanno presentato al Comitato. Harold Stassen, capo della delegazione americana, continuando nel r.'-.o i- ancabile sforzo di trovare la base d'un accordo che attenui la tensione mondiale, si è dimostrato ancora abbastanza ottimista e ha detto che — a suo parere — dal marzo scorso ad oggi i progressi sono stati sostanziali, anche se bisogna ammettere che permangono divergenze di opinione. L'ostacolo più importante al momento attuale è il fatto che la Russia è restìa alla sospensione della produzione di armi nucleari. Stassen si augura, tuttavia, che in un prossimo futuro il governo sovietico voglia rivedere la propria, posizione in materia. Gli Stati Uniti, ha aggiunto Stassen, sono pronti a riconsiderare tutti 1 problemi che sono già stati discussi. Zorin, capo della delegazione sovietica, ha sostenuto che la colpa del punto morto a cui sono giunte le trattative è degli Occidentali. Il governo sovietico, egli ha detto, è pronto, a discutere la sospensione della produzione di armi nucleari, purché questo provvedimento sia collegato soltanto con la sospensione degli esperimenti e non con altri problemi di disarmo, come vogliono gli Occidentali. Secondo l'ambasciatore Zorin, il Sottocomitato delle Nazioni. Unite per il disarmo al termine di oltre sei mesi di trattative si trova nell'impossibilità di assolvere ai compiti che gli sono stati affidati dall'Assemblea Generale, ed è per questo che a parere della Russia l'intero problema deve ora venir riesaminato a New York dall'ONU e non può essere fissata una nuova data di riunione del Sottocomitato. D'altra parte, ha sostenuto Zorin, le trattative non sono Interrotte e possono riprendere su proposta di chiunque in qualsiasi data. La delegazione sovietica, egli ha sostenuto, ha fatto del proprio meglio per portare la discussione su un piano pratico: se non sono stati compiuti sufficienti progressi, la colpa è dell'atteggiamento dei Paesi occidentali. Così ha detto Zorin, dopo aver respinto in blocco il piano degli Occidentali. Il delegato britannico Noble ha dichiarato che l'Occidente è ben lieto di sottoporre le sue proposte al giudizio dell'opinione pubblica mondiale. Pur ammettendo che è stato compiuto un qualche progresso, egli ha ripetuto che « la strada ' è ancora molto lunga ». Non soltanto è ancora necessario risolvere alcune profonde divergenze di principio, ma quando queste saranno superate occorrerà ancora un lungo periodo di tempo per tradurre in pratica tali principi. La chiusura del lungo periodo di riunioni londinesi si è svolta in un'atmosfera di formale cortesia, senza recriminazioni e senza astio. E Zorin ha , voluto compiere anche il gesto di pregare il capo della delegazione americana Stassen di portare alla signora Stassen i saluti della signora Zorin. Dopo la chiusura delle trattative la segreteria delle Nazioni Unite ha emesso il seguente comunicato: «Il Sottocomitato per il disarmo ha tenuto questo pomeriggio la sua 157» riunione sotto la presidenza del ministro di Stato per gli Affari Esteri britannico, Allan Noble, ed ha proseguito le discussioni. Il Spttocornitato ha accettato la sua quinta relazione e si è sciolto ». Il co municato è stato trasmesso ai dodici Paesi membri della Commissione per il disarmo. r. a.