L'elefante che aggredì il guardiano avrebbe agito per una crisi nervosa

L'elefante che aggredì il guardiano avrebbe agito per una crisi nervosa L'elefante che aggredì il guardiano avrebbe agito per una crisi nervosa Migliorano le condizioni della vittima - La difficile situazione dello zoo di Napoli (Dal nostro comspond&nte) Napoli, 26 agosto. Domenico D'Alteriò, il guardiano dello zoo dell'* Oltremare » aggredito ieri da un gigantesco elefante, è tuttora ricoverato all'ospedale di Loreto. Tuttavìa i medici notano questa sera un notevole miglioramento. Ciò che più preoccupa non sono le ferite riportate nello spaventoso episodio, ma il forte * choc » sofferto dal giovane. Avendo alcuni giornali locali parlato di una reazione del pachiderma, sofferente per caldo, fame e sete, il direttore dello zoo. Franco Cuneo, ha precisato che questi motivi non possono aver provocato il fatto. Circa il caldo — ha chiarito il direttore — la bestia proviene dalle foreste del Congo e"In quanto al resto, nonostante le difficili condizioni in cui vive l'intero giardino zoologico, l'elefante aveva cibo e acqua più che sufficienti. Nella più probabile eventualità che si tratti di una fase di nervosismo del pachiderma, il direttore gli ha dato, mescolati al pasto di stamane, due cento grammi di bromuro. Poiché allo zoo dell'* Oltremare > si sono verificati negli ultimi tempi alcuni episodi quale quello di Augusta Pisci telli, la studentessa sedicenne azzannata da un leone il 16 aprile dello scorso anno, della bambina Maria Porta caduta nella vasca degli orsi e ieri questo del guardiano, la direzione dello zoo ha sottolineato che ciò è sempre accaduto per conseguenze imprevedibili nonostante le più attente misure di sicurezza e talvolta per una responsabilità degli stessi visitatori. Pur smentendo che l'elefante Baria abbia reagito perché inasprito da necessità fisiche, la direzione ha tenuto a richiamare, attraverso la stampa l'attenzione dell'opinione pubblica sul grave problema esistente per gli animali dello zoo di Napoli. Ogni giorno per nutrire, curare e accudire le migliaia di bestie, , occorrono 65 mila lire; se ne incassano solo una parte. La somma necessaria per integrare la spesa di dodici milioni annui. La Prefettura ha rivolto a vari Enti un appello che ha fruttato solo un terzo del necessario « I giardini zoologici — ha detto I direttore Cuneo — non soddisfano solo una curiosità ma provvedono ad un'esigenza scientifica. Spesso queste esigenze entrano in un campo al tamente umanitario. Nel dicembre del '53, l'Università di Cleveland chiese, per utilizzarne il veleno in esperimenti farmaceutici contro la poliomielite, che venisse inviato un serpente, il « Bltis arietans >. E li rettile fu spedito in aereo con tutti gli accorgimenti. Sono poi connessi allo zoo di Napoli due altri settori che fanno della città un centro unico sul iano del rifornimento di animali esotici. Uno è il parco di mbientamento e di quarantena al lago Fusaro, dove vengono concentrati i carichi di bestie provenienti da Africa, Asia ed altri continenti, per assicurarsi che non siano afetti da malattie contagiose er l'uomo e per il patrimonio ootecnico. L'altro è il mercao faunistico che provvede zoo laboratori in Italia e fuori > L'elefante Baila, che ha ferito il suo guardiano (Telefoto) n guardiano dello zoo, Domenico d'Alterlo, gravemente ferito dall'elefante (Telefoto)

Persone citate: Baria, Domenico D'alteriò, Franco Cuneo, Fusaro, Maria Porta

Luoghi citati: Africa, Asia, Cleveland, Congo, Italia, Napoli