Una sposa triestina di ventidue anni proclamata la "donna ideale,, del 1957

Una sposa triestina di ventidue anni proclamata la "donna ideale,, del 1957 il Rieeione dinanzi a un ti ut tu e ras issimi* pubblica internazionale Una sposa triestina di ventidue anni proclamata la "donna ideale,, del 1957 Una veronese e una romana al 2° e 3° posto - II "sereno disappunto,, delle non prescelte - Uno scandaletto durante la prova di nuoto: una delle concorrenti si presenta con un audacissimo bikini - E' stata squalificata dai censori (Dal nostro inviato speciale) Riccione, 24 agosto. Sono stati i giornalisti a dar re questa sera alla signora Concetta Lizzi Contento la notizia che la giuria l'aveva dichiarata la donna idealo 1957. La signora, appena tornata dalla gara automobilistica di regolarità alla quale aveva partecipato come passeggera insieme con la altre candidate, era seduta con la sorella dinanzi ai suo albergo. Usciti dal vicino Palazzo del Turismo, dove s'era svolta l'ultima votazione della giuria^ nella quale lei era stata prescelta con ventidue punti su ventiquattro, seguita da Anna Maria Lonardi di Verona con quindici punti e da Marina Baldestein di Roma con undici, 4 giornalisti le si affollarono attorno e le diedero la notizia. Lei per un at¬ timo trattenne il fiato ma non si scompose; accennò soltanto a uno di quei sorrisi che tanta parte hanno avuto nella votazione. <Ma è proprio verot E' una cosa sicurat >, disse infine la signora Lizzi. Una donna ideale non deve scomporsi nemmeno all'annunzio che è stata ufficialmente riconosciuta come donna ideale; e la signora ha infatti diìiiostrato di meritare, anche per questa sua serenità, il titolo che stasera le è stato conferito. La donna ideale 1957 è impersonata da una graziosa signora triestina di ventidue anni, che sa tagliare, cucire e ricamare, che sa cucinare gustosi ed economici pranzetti, che conosce alla perfezione tutti i lavori domestici, che sa guidare l'automobile, che . conosce l'inglese. Ha una bellezza semplice e placida nella quale si armonizzano tutte le altre doti. Ma ha soprattutto grazia, una grazia fatta di gentilezza e di riserbo, di timidezza e di spontaneità. E' alta 1,7S, la figura è slanciata e agile; ha i capelli bwndo-cenere, gli occhi azzurri, la pelle color avorio senza ombra di belletto: le labbra sono rosee, ed è chiaro che non usa rossetto. Sulle sue labbra fiorisce spesso un sorriso arguto, e le guance allora si incavano in morbide fossette. La triestina signora Concetta Lizzi è impiegata come contabile presso il Commissariato generale del Governo, e la sua è la vita modesta d'una giovane sposa alle prese con l'orario di ufficio e con i suoi impugni di moglie. Il marito Adolfo Lizzi, è impiegato alla Banca Commerciale, e i due coniugi, che hanno orari diversi, si vedono soltanto la sera, dopo essersi frettolosamente salutati al mattino. Si è sposata nel giugno dell'anno scorso, dopo quattro anni di fidanzamento ufficioso e quattro di fidanzamento ufficiale. Il marito lo conobbe appunto a H anni, recandosi a scuola. Lei andava alla commerciale, lui al liceo scientifico; facevano la stessa strada sebbene su due marciapiedi diversi. Si guardavano da lontano e si sorridevano. Poi comuni amici li presentarono, ed ebbero inizio i quattro anni di fidanzamento clandestino. Ma a 18 orini le famiglie lo resero ufficiale, e il 3 giugno dell' anno scorso Concetta Contento e Adolfo Lizzi si sposarono. « E' stato un matrimonio felice », afferma la signora, con la gioia che le sorride negli occhi, sia per la vittoria che per il matrimonio. Mio marito è un marito ideale, di lui dovrebbero fare lo stampo. A mia volta, io sono per lui una moglie ideale. Ne risulta — aggiunge con arguzia — che il nostro è un matrimonio ideale >. 1 Proprio nessuna incrinatura in questa perfetta idealità f « Cerchiamo di comprenderci e di non urtarci recipro- cernente — dichiara la signora, formulando i criteri fondamentali di una sana vita coniugale. — Io faccio di tutto per accontentare lui, e altrettanto fa lui con me. Questo è il segreto del nostro matrimonio, e ritengo che lo sia di tutti. E' facile comprendersi se ci si vuol comprendere, anche se per questo occorra fare qualche piccolo sacrificio ». Inutile chiedere cosa farà ora che è stata proclamata donna ideale. Questo titolo — die per la prima volta in sei anni viene assegnato a una donna sposata invece, che a una ragazza — non schiude le porte della fortuna o quelle del cinema. Del resto la signora, se ricevesse offerte cinematografiche, non le accetterebbe. Ora si permetterà il lusso di fare qualche gita con la «600» che le è stata assegnata come premio alla sua vittoria. Continuerà poi a fare la donna ideale e la moglie ideale, in attesa di fare, come spera, la mamma ideale. Damigelle d'onore sono state proclamate la veronese ventiduenne Anna Maria Lonardi e la romana ventiquattrenne Marina Baldestein, che essendosi classificate al secondo e al terzo posto meritano il titolo di donna ideale n. S e donna ideale n. 3. Le loro qualità sono ugualmente notevoli, anche se la signora Lizzi le ha precedute in graduatoria. La proclamazione ufficiale è avvenuta questa sera dinanzi al numerosissimo pubblico internazionale di un noto ritrovo notturno di Riccione, e bisogna anche menzionare la sorridente mestizia .delle non prescelte, tutte ugualmente dotate. Questa mattina le candidate si erano esibite nelle prove sportive. Scartati sci e pattinaggio, sport per i quali, come per l'alpinismo, la giuria ha creduto sulla parola, ci si è limitati al pattinaggio a rotelle, al tennis e al nuoto. Mentre nel pattinaggio a rotelle la due candidate presentatesi, la Lizzi e la Carugati, si sono dimostrate abilissime, altre due concorrenti, presentatesi per il tennis, hanno dimostrato di non essere nemmeno capaci di lanciare una palla. Più efficiente è stata la prò va del nuoto. Le dieci concorrenti che vi partecipavano hanno dato prova di essere espertissime nuotatrici. Soffiava un vento di maestrale piuttosto impetuoso, il mare era mosso e freddo, ma le dieci ragazze si sono lanciate coraggiosamente dimostrando che fra le doti della donna ideale non deve appunto mancare il coraggio. La prova di nuoto ha messo in luce uno scandaletto Una concorrente si è presentata in un audacissimo bikini; costume che non si potrebbe definire ideale per una donna ideale. Venutone a conoscenza, il comitato del concorso l'ha squalificata eliminandola dalla competizione. Ma lo scandaletto non è in questo è nel fatto che forse era proprio l'eliminazione ciò che la dinamica fanciulla voleva. Forse voleva appunto essere prò tagonista di un episodio scon certante per trarre dal eia more vantaggi pubblicitari a scopo cinematografico. Di eia more però ce n'è stato pochis simo perché il piano è stato facilmente scoperto, e dell'episodio si parla appunto in sordina, senza nemmeno citare il nome della protagonista Giuseppe Paraci Bcsdslaefiaactd La signora Concetta Contento, eletta « donna ideale ». (Tel.) llllltlIIIIIII

Persone citate: Adolfo Lizzi, Anna Maria Lonardi, Carugati, Concetta Contento, Concetta Lizzi, Lizzi

Luoghi citati: Riccione, Roma, Verona