Dodici coni da caccia uccisi con bocconi avvelenati

Dodici coni da caccia uccisi con bocconi avvelenati Dodici coni da caccia uccisi con bocconi avvelenati Il gesto criminoso nelle campagne di Borgomanero Compiuto forse da qualcuno del posto per allontanare i cacciatori Borgomanero, 24 agosto. Dodici cani da caccia sono stati avvelenati e sono morti al Piano Rosa; la zona in cui è stato compiuto il gesto criminoso è quella compresa all'incirca dai raggruppamenti di cascinali del comune di Fontaneto D'Agogna, denominati la Croce e il Cascinetto, sino al Riale Bonda. I cani appartengono a cacciatori forestieri. Il Piano Rosa è infatti ricco di quaglie, né vi fa difetto la selvaggina stanziale (lepri, fagiani e starne): in tempi di carestia venatoria come quelli che corrono, è naturale che esso sia ogni anno invaso da cacciatori provenienti da ogni parte. Uno solo dei cani morti appartiene ad un cacciatore del sito: trattasi di un < bracco » tedesco di proprietà di Costantino Cornetti, che abita al Cascinetto: il cane del Cornetti ha addentato, come gli altri, un salamino contenente stricnina o qualche composto di cianuro: è deceduto all'istante. Si ritiene che a spargere i bocconi avvelenati nelle campagne del Piano Rosa sia stato qualcuno del posto allo scopo di tener lontani i cacciatori forestieri.

Persone citate: Bonda, Fontaneto D'agogna

Luoghi citati: Borgomanero