L'influenza asiatica è giunta anche nei dintorni di Roma

L'influenza asiatica è giunta anche nei dintorni di Roma L'influenza asiatica è giunta anche nei dintorni di Roma La malattia, che ha comunque decorso benigno, si è manifestata tra i bimbi di una colonia a Torvaianica - Tra pochi giorni sarà in vendita un vaccino specifico (Nostro servizio particolare) Roma, 24 agosto. La presenza nei dintorni di Roma di alcuni casi di influenza di c tipo asiatico » è stata quest'oggi confermata ufficialmente dall'Alto Commissariato all'Igiene e Sanità, che ha provveduto a diramare il seguente comunicato: < E' stato accertato — ad opera dell'Istituto Superiore di Sanità — che Ja malattia manifestatasi fra I bambini ospiti della colonia marina di San Giuseppe di Tor Vajanica (Pomezia), è stata determinata da un virus Influenzale, sierologicamente corrispondente al ceppo A/ Sìngapore/1/57. Eguali reperti si sono avuti in altre località. Detto ceppo, isolato per la prima volta dal centro mondiale dell'influenza di Londra, nel maggio scorso, poco dopo l'inizio dell'epidemia nei paesi del Pacifico occidentale, è stato recentemente trovato anche in alcune nazioni europee. In Italia altre collettività Infantili risultano colpite in 12 Provincie. Inoltre casi sparsi sono segnalati in comuni di tre Provincie. Trattasi ovunque di forme di assoluta benignità, spesso ambulatoriali, di modo che le assenze negli ambienti di lavoro sono in numero assai limitato ». A chiarimento di quanto sopra, sarà opportuno precisare che le provincie. cui fa cenno II comunicato, sono taitte prò vincie dell'Italia meridionale, In particolare Napoli e Cosenza: per quel che riguarda t < casi isolati > di febbre asia tica registrati a Roma, questi si sono avuti in una famiglia abitante al quartiere dei Prati. Il virus sarebbe stato portato nella capitale da un giovane reduce dal Festival di Mosca, che avrebbe contagiato della propria malattia tut ti i familiari. Per ora non viene segnalato, alcun caso di « asiatica » nelle provincie dell'Italia settentrionale. Le analisi di laboratorio dei medici dell'Istituto Superiore di Sanità si sono protratte per oltre venti giorni, e sono state alquanto complesse dato che la febbre asiatica è causata non da un solo microbo, come avviene per le malattie infettive, ma da una sene di virus di tipo A, B, C, D, e dai relativi sottotipi che danno infezioni a volta a volta leggere, medie o gravi. Indipendentemente dalle analisi di laboratorio, la diagnosi del medico può essere indirizzata sulla giusta via dall'osservazione dei sintomi che accompagnano l'insorgere della influenza di tipo asiatico: prima manifestazione è una violenta febbre, generalmente accompagnata da brividi e da mal di capo, che si protrae per 3-5 giorni e poi decresce rapidamente, dimostrando solo in qualche caso una riaccensione di breve durata prima della definitiva scomparsa. Tra i sintomi locali, diffusi sono quelli che riguardano l'apparato respiratorio, data la grande predilezione che il virus dimostra per le mucose delle vie respiratorie e specialmente per le mucose della trachea e dei bronchi. Quindi comparsa di raffreddori, tracheite, tonsillite, e infiammazione alle congiuntive. Le complicazioni possono essere frequenti e talora letali, specie in soggetti che presen tano malattie croniche (affezioni renali, cardiache). Tali complicazioni sono estremamente rare nel caso del virus localizzato in Italia. La malattia ha in Italia un decorso estremamente benigno e, a par te il caso della piccola Assunta Polverino; morta a Tor Vajanica per sopravvenuta polmonite, non si sono avuti finora altri decessi. La profilassi dell'influenza asiatica ha luogo mediante l'uso di un vaccino specifico, che sarà messo tra pochi giorni in vendita in tutta Italia, e che è stato prodotto da tre istituti vaccinologici nazionali in esecuzione di un ordine dato nel giugno scorso dall'Alto Commissariato. Il vaccino è contenuto in fiale di due centimetri cubici, e viene somministrato per via intramuscolare in due riprese a distanza di tre settimane l'una dall'altra. La vaccinazione, che non dà luogo a stati febbrili, è innocua e può essere applicata a qualsiasi individuo, senza distinzioni di sesso, età e stato di salute. In assenza del vaccino i medici assicurano che le normali cure dell'influenza, a base di antibiotici (penicillina, aureomicina, streptomicina, terramicina) danno ottimi risultati e sono sufficienti da sole a determinare la guarigione del malato: ciò almeno in Italia dove — come si è visto — la malattia si presenta in forma leggera. E' difficile precisare quanto tempo dovrà trascorrere prima ohe la forma epidemica sia completamente eliminata; l'on. Crescenzo Mazza, alto commissario aggiunto alla Sanità, ha dichiarato in proposito: < Si tratta di una malattia a carattere diffusivo che oggi riesce difficilissimo controllare a causa della rapidità dei mezzi di trasporto (specie di quelli aerei), per cui in ogni Paese arrivano persone clinicamente sane ohe solo succecivamente dimostrano di aver contratto il virus della febbre asiatica. Comunque si ha motivo di ritenere — ha concluso l'on. Mazza — ohe le migliorate condizioni igienico-sanitarie generali, le istruzioni sull'opera di profilassi impartite agli organi sanitari provinciali, ed i mrazil'ee sulu4dgstdaitlafadVsitpddaUprCcLpinvvdg mezzi terapeutici validi a curare soprattutto le complicazioni del male, impediranno l'evolversi della manifestazione epidemica in forma massiccia e manterranno all'influenza il suo carattere attuale di assoluta benignità». s. c.

Persone citate: Crescenzo Mazza, Mazza, Polverino