Convinsero due scolare a scrivere false accuse

Convinsero due scolare a scrivere false accuse Processo a due coniugi Convinsero due scolare a scrivere false accuse Alessandria, 24 agosto. L'eccessivo e ostinato desiderio di procurarsi prove utili a sostenere le proprie dichiarazioni ha portato in Tribunale i coniugi Armando Pisani e Antonietta Vecca, entrambi sui 35 anni, abitanti nel rione Cristo in via Acqui 77. Il processo a loro carico era già cominciato in giugno, ma era statò sospeso su richiesta del rappresentante di parte civile; riprenderà nei prossimi giorni e, sia da parte della difesa che dell'accusa, si preannunciano colpi di scena decisivi ai fini della causa. I Pisani marito e moglie sono imputati di duplice calunnia, falso in scrittura privata e infine di aver indotto due scolarette a scrivere sotto dettatura lettere diffamatorie. La vicenda è cominciata ''anno scorso, quando 1 rappctl fra i due coniugi ed i proprietari del negozio che essi affittavano si guastarono del tutto, a causa di mensilità pagate più o meno regolarmente. Nel marzo fra le due parti ci sarebbe stata una discussione più violenta delle altre: la conclusione fu una querela dei du: Pisani contro 1 padroni di casa Policarpo Guercio e Teresa Bo accusati di ingiurie e minacce. Mentre il giudice esaminava questa pratica arrivarono alla Procura della Repubblica due lettere, nelle quali le scriventi dicevano di aver assistito alla scenata del marzo e di aver udito con le loro orecchie gli insulti e le minacce che il «signor Policarpo e la signora Teresa avevano rivolto contro 1 signori Pisani ». Le inaspettate testimoni erano Maria Marecchiato di dodici anni e Roberta Ratti di dieci, le quali interrogate dal magistrato, in presenza dei rispettivi genitori, ammisero di aver scritto le lettere, ma confessarono di non aver visto e udito tutto quel che avevano rivelato, perché le rivelazioni erano state dettate loro dagli irrequieti coniugi Pisani. Questa circostanza portò un fiero colpo alla querela che venne archiviata, mentre i due sposi furono incriminati per calunnia. Dopo la prima calunnia ne fu attribuita ad essi anche una seconda. In questura avevano dichiarato che Filippo tvaldi, loro avversario, aveva pubblicamente annunciato di < volerli far fuori a colpi di fucile ». E neppure questo sarebbe vero. Una volta messa in moto la macchina Jeila giustizia non si ferma. Ed ecco saltare fuori un'altra imputazione per la signora Antonietta Vecca in Pisani. Essa avrebbe falsificato la firma della signora Bo in una petizione al Sindaco perché fesse concesso al negozio di rione Cristo di vendere con le altre merci anche il pane.

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