Ormai cessato il caldo afoso ma avremo ancora belle giornate

Ormai cessato il caldo afoso ma avremo ancora belle giornate Secondo le previsioni Vestate non è ancora finita Ormai cessato il caldo afoso ma avremo ancora belle giornate L'attuale perturbazione dovrebbe essere soltanto temporanea - Tutto dipende dall'anticiclone delle Azzorre Come forse qualcuno dei nostri lettori ricorda, dal punto di vista meteorologico l'estate è composta dai mesi di giugno, luglio e agosto. Quindi, stando al calendario meteorologico, saremmo ormai agli sgoccioli di questa che tutti considerano come la più bella stagione dell'anno (benché a un tal giudizio non sia estraneo il fatto, sospettiamo, che l'estate porta con sé le vacanze, supremo miraggio dell'odierno homo sapiens). Tuttavia il calendario della meteorologia è come l'altro calendario, quello civile, e cioè segna delle date fisse, immutabili; ma, anno per anno, il tempo fa abituai mente il proprio comodo, anticipando magari i tepori primaverili al mese di febbraio, o prolungando il caldo dell'estate fino a ottobre Cosa avverrà quest'anno? L'estate è veramente alla fine, oppure c'è da sperare che essa duri ancora del tempo ? La situazione meteorologica ha seguito, nel le sue linee generali e per quanto riguarda l'ultimo pe riodo, l'andamento che si poteva prevedere. Il grande caldo iniziatosi sulla Penisola al finir della prima decade di agosto si è andato attenuando, mentre sulla Italia settentrionale la temperatura si è mantenuta su valori normali e un po' inferiori, e non sono manca. te le piogge e i temporali. Il giorno 19, poi, il maltempo si è esteso a tutta l'Italia, spostandosi, successivamente verso le regioni meridionali e gradatamente estinguendosi. Col giorno 23 un nuovo peggioramento si è verificato nel nord, e specialmente sul Piemonte. Tutti questi fenomeni farebbero facilmente concludere a colui che, con locuzione non molto felice, si suole oggi chiamare l'« uomo della strada », che ormai siamo sul finire della bella stagione, e ci avviamo rapidamente verso il tempo autunnale. Il meteo rologo però ha bisogno di esaminare con molta atten zione i vari elementi di cui dispone, e in questo caso dovrà tener conto anzitutto della « storia » meteorologica precedente, a cui breve mente accenniamo. Dalla metà di agosto in poi, la situazione è stata caratterizzata dal contrasto fra le perturbazioni di origine oceanica che passavano sull' Europa settentrionale, e tentavano di estendersi fino all' Italia, e l'opposta azione dell'anticiclone atlantico che dalla sua sede normale, nei paraggi delle isole Azzorre, tendeva n. sua volta a spingersi verso levante, e a interessare le regioni dell'Europa centrale e del Mediterraneo occidentale e centrale. Questo benefico anticiclone ha avuto la meglio, sia pure con alterne vicende, nei giorni dal 15 al 18. La sera del 18 invece, sotto l'azione delle masse temperate fredde irrompenti dietro una depressione che si era portata sul Baltico meridionale, si è venuta a formare sulle nostre regioni settentrionali una perturbazione abbastanza ben definita, che ha poi attraversato tutta l'Italia da nord a sud, apportando il maltempo al quale abbiamo accennato in principio. Col giorno 22 questo processo poteva considerarsi esaurito, e siccome intanto una formazione secondaria dell'anticiclone atlantico era avanzata sull'Europa centrale e si estendeva sempre più verso sud, buona parte del nostro paese è tornata in regime di alta pressione. Le cose sono tornate tuttavia a complicarsi ieri 23: una depressione proveniente dall'alto Atlantico; dove si era andata fortemente intensificando e ampliando, è pervenuta sulle isole britanniche, allargandosi oggi fino a occupare tutta la parte settentrionale dell'alta e media Europa. A essa è dovuta la ripresa del cattivo tempo nel nord, della quale abbiamo pure parlato poc'anzi. Questo, appunto, potrebbe essere un serio indizio della fine dell'estate e del principio dell'autunno. Infatti, come il bel tempo estivo è dovuto essenzialmente al predominio dell'anticiclone atlantico, con i suoi venti deboli, il suo cielo sereno e le sue alte temperature, così quello autunnale è conseguenza del ritrarsi verso ponente dell'anticiclone stesso, per cui le nostre regioni risultano sempre più esposte alla influenza delle perturbazioni che circolano conti¬ ntdzrcdclsdtraspisbcpcgsmbdgpb—lmclmt1s nuamente sulla parte settentrionale dell'Oceano e dell'Europa. Tali perturbazioni vengono talora a interessarci direttamente, includendoci nel loro campo di azione, mentre in altri casi formano sull'Italia delle depressioni secondarie, spesso violante. Comunque, dopo il loro passaggio, intensi afflussi di aria temperata fredda, o addirittura artica, scendono dal nord sul Mediterraneo con sempre maggior frequenza, e, insieme con la diminuita insolazione, portano agli abbassamenti di temperatura che preludono all'inverno. Tuttavia, nel nostro caso particolare, c'è da ritenere che l'allarme sia ancora ingiustificato. E' vero che la situazione è in pieno movimento, e che la depressione britannica ci sta interessando; ma ci sono buone ragioni — tra cui, molto importante, la distribuzione barometrica a 5000 metri — per ritenere che l'attuale perturbazione sia solamente temporanea. L'area ciclonica principale si allontanerà molto probabilmente verso nord-est, e altrettanto avverrà tier nuel1p che, ancora al largo sul l'Atlantico, la segue; il che significa che l'anticiclone delle Azzorre potrà ancora avere buon gioco. E' perciò da presumere che la stagione estiva non sia proprio da considerarsi come terminata. Stiamo andando, si, verso un neriodo di transizione, e non avremo più temperature molto elevate; ma le belle Giornate non Bono ancora finite. Fra un giorno .o due si avrà un probabile miglioramento sulle regioni settentrionali, e tempo variabile sulle meridionali; verso la fine del mese è da prevedere che il tempo sia abbastanza buono quasi ovunque. Raoul Bilancini dell'Università di Roma

Persone citate: Raoul Bilancini