Chiesta negli Stati Uniti la riabilitazione di Sacco e Vanzelli

Chiesta negli Stati Uniti la riabilitazione di Sacco e Vanzelli Salirono sulla sedia elettrica 30 anni fa Chiesta negli Stati Uniti la riabilitazione di Sacco e Vanzelli i due immigrali italiani furono condannati per un delitto che [orse non avevano commesso - Un nobile articolo del "Washington Post,, New York. 23 agosto. Ricorrendo oggi il trentesimo anniversario della esecuzione di Bartolomeo Vanzetti e Nicola' Sacco, condannati a morte da un tribunale di Boston per un crimine che essi hanno sostenuto sino all'ultimo di non aver commesso, dopo un processo che ha gettato il dubbio nelle coscienze di innumerevoli americani per oltre un quarto di secolo, un gruppo di cittadini ha chiesto la riabilitazione postuma dei due immigrati italiani. Aldino Felicani, amico di Vanzetti e tipografo a Boston, e Gardner Jackson, un giornalista che organizzò la difesa, hanno chiesto al governatore dello Stato del Massachusetts, Foster Furcolo, ed al sindacò di Boston, John Hynes, che come primo passo verso la riabilitazione essi accettino la offerta di un bassorilievo in bronzo da porre sulla facciata del palazzo di giustizia dove si svolse il processo. La domanda è stata appoggiata da un gruppo di noti giuristi, storici, scrittori e uomini politici americani, I quali hanno ricordato come una offerta del genere in memoria di Sacco e Vanzetti fosse stata. fatta già dieci anni or sono, nel ventesimo anniversario della morte, da un comitato che includeva Alberto Einstein, la vedova del presidente Roosevelt, il senatore Lehman ed altre note personalità. In quella occasione Einstein aveva scritto: «Bisogna fare tutto il possibile per tener viva nella coscienza dell'umanità là tragica storia di Sacco e Vanzetti. Essi ci ricordano del fatto che anche le istituzioni democratiche meglio concepite valgono a seconda delle persone che se ne servono. La lotta per la dignità dell'individuo è oggi particolarmente urgente. Possano Sacco e Vanzetti continuare a vivere quale simbolo in tutti coloro 1 quali lottano per una maggiore moralità nella cosa pubblica ». Il quotidiano della capitale, Washington Post, scrive: « Grandi casi hanno'lnizi oscuri, come ha dimostrato quello che doveva in seguito divenire 11 più celebre processo criminale nella storia americana. Il 15 aprile 1920 due uomini venivano derubati ed assassinati a South Braintee, nel Massachusetts. Per Induzione, due immigranti italiani, che erano anarchici, furono processati, ma le testimonianze in Corte erano offuscate da contraddi zioni e il giudice aveva mostrato un'evidente avversione nei confronti degli accusati Mentre il caso veniva trascinato di corte in corte — aggiunge il Washington Post — la calma stoica di Sacco e Vanzetti rappresentava un ironico contrasto all'isterismo che aveva fatto presa su una buona parte dell'America, nonché in varie capitali estere. Indubbiamente i comunisti hanno sfruttato il caso, ma la fonte dell'indignazione era ben più profonda del tentativo di Mo sca di sfruttarla. « Gli uomini, di buona volontà sono ovunque rimasti dolorosamente colpiti dallo spettacolo di personalità influenti di Boston che appoggiavano col loro prestigio un processo non certo imparziale. Non è stata quella la prima volta che l'isterismo collettivo ha offuscato il buon senso, né sarà l'ultima. Ma una delle glorie di una società libera è che gli errori, passati non possono essere cancellati dalle pagine della storia. Essi rimangono invece ricordare che anche le migliori istituzioni non sono infallibili. « Il 4 maggio di quest'anno la legislatura del Massachusetts ha ufficialmente riconosciuto una simile follia del passato, riabilitando 1 nomi delle "' streghe " impiccate a Salem nel 1692. Le ruote della storia si muovono lentamente, ma certo la legislatura dello Stato meriterebbe un applauso se attendesse meno di 265 anni per riabilitare 1 nomi di un pescivendolo e di un calzolaio il cui processo sembra essere stato altrettanto ingiusto ». Ecco l'ultima lettera scritta da, Vanzetti prima di essere condotto sulla sedia elettrica: « Quel che desidero più d'ogni altra cosa in questa ultima ora di agonia, è che il nostro caso ed il nostro destino siano capiti nel loro vero significato e servano di tremenda lezione alle forze della liberta, in modo che la nostra sofferenza e la nrstra morte non siano state vane ». GIULIO DE BENEDETTI DIRETTORE RESPONSABILE