È morta la domestica ventitreenne lanciatasi da una motocicletta in corsa

È morta la domestica ventitreenne lanciatasi da una motocicletta in corsa È morta la domestica ventitreenne lanciatasi da una motocicletta in corsa Sì ritiene che volesse sottrarsi alle galanterie del suo accompagnatore • Costui, rintracciato stanotte, respinge l'accusa (Nostro servizio particolare) Milano, 23 agosto. E' morta stamane all'ospedale Maggióre Maria Ferrari, di 23 anni, una domestica di origine veneta gettatasi da una moto in corsa per sfuggire all'insidia di un giovanotto. Il drammatico fatto, sul quale l'autorità ha ordinato una severissima inchiesta, è accaduto sabato mattina poco prima di mezzogiorno. Maria Ferrari, approfittando della assenza dei suoi padroni, aveva chiesto a un suo conoscente, non ancora identificato, di accompagnarla in motocicletta da alcuni parenti che abitano a Paderno Dugnano. Lungo il tragitto però, esattamente alla periferia di Cusano Milanlno, il giovanotto ha assalito la ragazza con grossolane galanterie ed essa si è buttata allora dalla motocicletta in corsa. La poveretta è stata quindi abbandonata sanguinante sull'asfalto, dove veniva raccolta subito dopo da un automobilista di passaggio. In preda ad un gravissimo « choc » che le impediva di parlare, la Ferrari veniva ricoverata d'urgenza all'ospedale Maggiore. La polizia ha cercato di interrogare la cameriera per sapere come effettivamente si siano svolti i fatti: la ferita però, in un attimo di lucidi tà mentale, ha potuto solo dire che era saltata dalla mo tocicletta per sfuggire al suo conoscente, di cui però non ha detto il nome. Da lunedi mattina la Ferrari ha perso conoscenza e non è stato cosi possibile apprendere altri particolari. Gli agenti della squadra Mobile stanno cercando un giovanotto che è stato visto parecchie volte in questi ultimi tempi con la ragazza. Anche i carabinieri di Paderno Dugnano sono stati mobilitati per rintracciare i parenti della Ferrari, ma finora non è stato possibile raggiungere alcun risultato. Si suppone che la sua caduta dalla motocicletta e le ferite riportate abbiano spaventato l'accompagnatore, che si sarebbe dato alla fuga per sfuggire alle indagini. E' probabile che il giovanotto non si sia reso subito conto della gravità del suo gesto e sia poi tornato sui posto della disgrazia per prestare soccorso alla Ferrari, che nel frattempo era stata raccolta da un'auto di passaggio pilotata da Learco Pirovano di 25 anni Una motocicletta è stata infatti notata più volte aggirarsi nei pressi di Cusano Milanino; il giovane che la pilotava chiese ad alcuni passanti a quale distanza fosse ii più vicino ospedale Dello 'sconosciuto però nessuno ha saputo fornire maggiori ragguagli. La polizia stamane ha interrogato anche la famiglia, abitante in via Vitruvio 4, che aveva assunto a servizio la domestica parecchi mesi fa, e alcuni inquilini dello stabile. Il cadavere della giovane cameriera è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria, che ha ordinato un'inchiesta sulla misteriosa caduta. I medici hanno accertato che il decesso deve essere attribuito a frattura della base cranica e a gravi lacerazioni interne addominali. A tarda sera i carabinieri hanno rintracciato il motociclista. Si tratta del manovale Francesco Prosotto di 23 anni. Fermato mentre stava rientrando a casa, il giovanotto è stato tradotto al comando dei carabinieri. Al sottufficiale che lo interrogava ha dichiarato: « Accompagnavo a casa la Ferrari, quando ho sbagliato strada; la cameriera, forse temendo che lo avessi fatto di proposito per secondi fini, si è lanciata dalla moto cadendo a terra. Mi sono fermato subito per prestarle soccorso. Visto però che perdeva sangue da molte ferite mi sono messo alla ricerca di un'auto che potesse trasportarla all'Ospedale Maggiore. Quando feci ritorno sul posto non ho più trovato la mia compagna di viaggio ». La morte della cameriera ha tolto la possibilità di un confronto, ragion per cui il giovanotto verrà probabilmente rilasciato. 1. c. m.

Persone citate: Cusano Milanlno, Learco Pirovano, Maria Ferrari

Luoghi citati: Cusano Milanino, Milano, Paderno Dugnano