Si teme per oggi in Algeria una nuova ondata di terrorismo

Si teme per oggi in Algeria una nuova ondata di terrorismo Un convegno segreto di capi ribelli Si teme per oggi in Algeria una nuova ondata di terrorismo Cnde il primo anniversario di una sanguinosa azione di guerriglia e di dure repressioni Misure di sicurezza sono state disposte in tutto il Paese, ma la popolazione è inquieta (Nostro servizio particolare) Algeri, 19 agosto. / copi del Fronte di Liberazione Nazionale sono in viaggio per incontrarsi « in qualche luogo del Marocco ». Questo convegno potrebbe decretare l'inizio di una nuova ondata terroristica in tutta l'Algeria. Da alcuni giorni gli osservatori militari francesi hanno notato l'imponente spostamento di reparti armati dell'esercito di liberazione marocchino lungo le frontiere sahariane. Stando sempre a comunicati di parte ufficiale, ingenti quantitativi di armi arrivano quasi quotidianamente c dall'est », cioè dalla Tunisia, che raccoglierebbe gli elementi preposti a tutte le azioni terroristiche dei fellagha. Il Governo centrale di Algeri non si nasconde la gravità della situazione e ha già preso energiche misure. Nell'in- tero territorio oberino le truppe sono consegnate in casèrma e per ogni dove bivaccano reparti mobili di rapido impiego in pieno assetto di guerra. Il dispositivo di sicurezza intorno ad Algeri è già in atto. Tutti i varchi di accesso alla capitale — sia quelli che portano al quartiere residenziale come quelli ohe immettono nel quartieri indigeni sono sorvegliatissimi e l'opera di controllo dei documenti e aei lasciapassare è stata intensificata al massimo. Dall'alba di oggi un centinaio di pattuglie motorizzate montate sulle caratteristiche jeeps grigio sabbia percorrono le vie della capitale a passe d'uomo. La popolazione è inquieta; tutti sono impazienti di conoscere le decisioni ohe i capi ribelli prenderanno domani. Nessune dimentica che proprio il SO agosto dello scorso anno, al termine di un congresso di nazionalisti, vide l'Algeria teatro di sanguinosi atti di terrorismo e di ancora più sanguitiose repressioni. Il comitato dei ribelli fu creato nello scorso anno e dirige tutte le azioni di guerra in Algeria diramando ordini e informazioni, disponendo spostamenti di truppe e distribuendo le armi provenienti < dall'est ». Il comitato ha nella persona di Saad Dalhab il suo portavoce abituale ed è questi l'unico componente di cui, oltre al nome, si conosca anche il volto. Gli altri, Aban Ramdan, Krim Belkacem, Ben Khedda, non sono conosciuti. E pare ve ne sia ancora un altro, forse l'ispiratore di tutta l'attività del comitato, che si nasconde sotto l'anonimo più assoluto. Particolarmente intensa è la propaganda nazionalista verso i giovani ohe vengono dissuasi dal recarsi nella capitale e si cerca di indurli a partecipare attivamente alla lotta La donne, volontarie, si sono dimostrate abili e preziose nella lotta clandestina. E' evidente da parte dei capi ribelli 2'intento di raccogliere le forze e di tenerle pronte a qualsiasi evenienza, forse an-che per indurle ad una ripre-sa dell'attività bellica nell'in- tento di far precipitare le cose in modo che la prossima sessione dell'ONU si inizi in un'atmosfera particolarmente arroventata. » r. p.

Persone citate: Belkacem, Ramdan, Saad Dalhab

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Marocco, Tunisia