Intervento del ministro Gui nella polemica per l'INA-Casa

Intervento del ministro Gui nella polemica per l'INA-Casa Intervento del ministro Gui nella polemica per l'INA-Casa "La legge che proroga l'Ente per sette anni non è stata approvata per tempo,, "I piani sono in ritardo; ma faremo ogni sforzo per ricuperare lo svantaggio,, Roma, 17 agosto. Il ministro del Lavoro, on. Gui, chiamato ieri in causa dal Popolo a proposito dell'asserita inefficienza dell' INACasa, ha risposto quest'oggi al giornale democristiano confermando la sostanza delle accuse rivolte all'Ente, ina attenuando per quanto possibile la responsabilità dei dirigenti del Consiglio della Gestione, su cui maggiormente bì appuntavano le critiche di Inoperosità. < Trovo opportuno — ha detto l'on. Gul — che il partito, attraverso 11 suo giornale, richiami l'attenzione dell'opinione pubblica e del governo su problemi concreti per la cui soluzione necessiti particolare cura. Per parte mia dirò che la questione mi fu ben presente fin dall'inizio della mia attività al ministero del Lavoro. Pochi giorni dopo l'effettiva attribuzione di responsabilità al governo Zoli, esaminai la situazione con i presidenti del Comitato di attuazione e del Consiglio di gestione dell'INA-Casa, e concordai con loro le prime misure di acceleramento della spesa. Alla Camera, nel discorso di replica alla discussione sul bilancio, richiamai io stesso il Parlamento sul fatto, assicurando la mia costante vigilanza per 11 suo superamento. « Per la verità — ha affermato 11 ministro del Lavoro — la causa prima del ristagno nella spesa delle somme che l'INA-Casa riceve dai contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro non riguarda i dirigenti dell'ente. Risiede semmai nella non tempestiva approvazione della legge di proroga dell'INA-Casa stesso per Il secondo settennio e nel ritardo nella costituzione degli organi direttivi. Incerti sulla sorte dell'istituzione, prima, privi poi di poteri, i responsabili non furono in grado di preordinare con il necessario anticipo i piani e i programmi di spesa. Così il secóndo settennio vide al suo inizio un rallentamento nelle costruzioni e un non auspicabile accumularsi di riserve, purtroppo tuttora in atto. * 'Pertanto — ha ripreso l'on. C••. — si richiede ora dai dirigenti uno sforzo doppio del normale per raggiungere il ritmo di attività che recuperi anche lo svantaggio arretrato. Già alcune misure sono state decise, particolarmente per accelerare l'applicazione dell'art 8 della legge di proroga, relativo alla prenotazione di alloggi da parte di cooperative di lavoratori. Esse non sono tuttavia sufficienti. Desidero assicurare che ogni sforzo sarà compiuto perché la grande e benefica istituzione | riacquisti la rapidità e l'efficacia in passato da tutti ammirate e con le quali è stato possìbile dare una casa a oltre centosessantamlla famiglie di lavoratori italiani e occupazione per oltre sessanta milioni di giornate, operaie ». L'articolo del Popolo sull'inattività dell'INA-Casa ha avuto l'effetto di una bomba, ed è stato oggi al centro dei commenti degli ambienti politici e giornalistici della capitale. I sentimenti più comuni sono stati da un lato compiacimento per la coraggiosa iniziativa d.c, dall'altro stupore per l'improvviso attacco ad un ente che si può considerare una delle creature predilette del partito di maggioranza. La stampa di sinistra ne ha tratto, naturalmente, spunto per una serie di illazioni su quello che essa definisce « il nuovo scandalo del partito democristiano». Secondo l'Unità, l'attacco del giornale d.c. è rivolto verso l'ing. Foschini, presidente del consiglio direttivo della Gestione, il quale sarebbe il responsabile della situazione di stasi in cui si trova l'ente. Quanto ai numerosi miliardi che non sono stati utilizzati nella costruzione di nuove case per i lavoratori (si è appreso questa sera che si tratta di circa sessanta miliardi), l'Unità afferma che TINA li tratteneva sotto forma di depositi bancari in attesa che « maturassero i notevolissimi interessi necessari per compiere colossali speculazioni ». Il Popolo di domani risponderà con una nota in cui -al afferma: « Le gravi disfunzioni da noi segnalate a proposito della gestiono INA-Casa e per le quali i fondi di un anno di attività dell'Istituto sono praticamente giacenti senza essere ancora stati utilizzati sono state oggetto di numerosi commenti da parte della stampa nazionale, che si è fatta eco della notevole impressione suscitata nell'opinione pubblica. In questi commenti, come era prevedibile, la stampa comunista ha portato una nota di polemica nella quale alia faziosità politica si aggiungono falsità e distorsione dei fatti. L'Unità, infatti, parla di * sottogoverno d.c. », quasi dispiaciuta che in una ordinata democrazia si abbia 11 coraggio di rilevare anche le cose che non funzionano alla perfezione. « L'organo del PCI — conclude 11 Popolo — rivelando la tipica mentalità comunista che non si orienta sulle idee e sulla politica, ma solo su'la sopraffazione del gruppi, dice che la nostra iniziativa è mossa dal desiderio di defenestrare delle persone e, per mancanza di Informazioni ew.tt», Indica particolarmente l'inge¬ gnere Guala, non sapendo che egli è il presidente di. quel comitato di attuazione del piano INA-Casa del quale sul nostro giornale avemmo a rilevare il regolare funzionamento >.

Persone citate: Foschini, Guala, Gui, Zoli

Luoghi citati: Roma