Adesioni e consensi dei marittimi dopo il distacco del sindacato dalla CGIL

Adesioni e consensi dei marittimi dopo il distacco del sindacato dalla CGIL Le decisioni piese a Genova si ripercuotono in tutti i porti d'Italia Adesioni e consensi dei marittimi dopo il distacco del sindacato dalla CGIL // nuovo presidente della FILM, comandante Arimondi, dichiara: "Vogliamo dare ai lavoratori del mare un sindacato democratico, indipendente e unitario,, (Dal nostro inviato speciale) Genova, 13 agosto. A quarantott'ore dal clamoroso distacco della « Federazione italiana lavoratori del mare > dalla C.G.I.L. l'avvenimento comincia a delinearsi in tutta la sua importanza e appare un fatto destinato ad avere profonde ripercussioni nell'avvenire sindacale dei 90 mila marinai italiani: 45.mila in navigazione e altrettanti disoccupati a terra in attesa dì imbarco. Alla luce dei motivi di ordine politico, economico e sindacale che hanno determinato l'abbandono della C.G.I.L. appare superata e marginale la polemica sul numero dei presenti all'assemblea (300 o 700 persone) e sulla legalità delle deliberazioni assunte. Sotto certi aspetti'forse si è trattato di « un colpo di mano alla maniera del defunto e tuttora venerato capitan Giulietti » ma è stato un « colpo di mano — si afferma— che aveva lo scopo dì rimediare all'azione illegale con cui nel marzo scorso si è deciso, all'insaputa, dei marittimi, di trasferire la sede da Genova a Roma e di sostituire il segretario nazionale in carica, l'indipendente Campania con una triade formata dal socialista nenniano Fontanini e dai comunisti Rimondini ed Aiello ». In un colpo solo i marittimi hanno avuto l'impressione di aver perduto la sede tradizionale e la loro indipendenza sindacale. Malgrado aderissero alla C.G.I.L. dal 1949 erano infatti riusciti fino ad ora a conservare una larga autonomia Alla crisi odierna si è giunti per gradi. L'avvenimento determinante appare la morte di capitan Giulietti nel 1953. Finché l'avventuroso sindacalista era al timone delia FILM l'ombra di Di Vittorio non faceva paura. Le preoccupazioni cominciarono a prendere corpo subito dopo: lentamente, di mese in mese, i comunisti si stavano impadronendo di tutte le leve di comando della Federazione italiana lavoratori del mare. Le decisioni del marzo scorso dovevano forse essere, nei propositi della C.G.I.L., l'atto conclusivo della lunga manovra. E' stata invece la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Anche se la protesta è venuta da una minoranza i fatti e le cifre sul tesseramento sindacale dimostrano che il malcontento è generale. Ai tempi dì Giulietti la FILM aveva oltre 40 mila tesserati. Poi si staccarono i democristiani che diedero vita alla Fegemare (aderente alla C.I.S.L.), i socialdemocratici e repubblicani che crearono la U.IL.-Mare, gli Impiegati amministrativi ed 1 marinai delle società di navigazione del Gruppo Finmare (Società Italia, Tirrenla, Lloyd Triestino e Adriatica) che fondarono il Sìndan. Nel frat tempo sorse anche un sindacato missino e un sindacato dei macchinisti. Da 40 mila iscritti la FILM è così scesa ai 23 mila dichiarati nel 1956 e oggi negli stessi ambienti sindacali soclaicomunisti si am¬ ooann e d ni 90 a ti dì iato pla e00 le to to aema si po le è tda re iia o e ed mi di onro nnia ti edi nta mva opo di si te eel zo re, L., ga la re u e nalpi ol si he re oni gli 1 are yd nat ato la ai e nm¬ mette che < coloro che pagano regolarmente le quote sono appena 5-6 mila>. Solo una piccola parte di coloro che hanno abbandonato la FILM sono passati alla Fegemare, alla UIL-Mare e al Slndan (che tuttavia hanno una buona consistenza organizzativa). Gli altri gradualmente si sono disinteressati di ogni problema sindacale. La ribellione di domenica oltreché spezzare la catena comunista vorrebbe anche scuotere questa larga massa di abulici. Capitan Giulietti ci sarebbe riuscito. Avrà altrettanta energia e fortuna il nuovo presidente della FILM comandante Giacinto Arimondi? Il suo passato di uomo di mare e la stima che gode tra i marittimi testimoniano a suo favore, c Fino a qualche giorno fa — ci ha dichiarato — ero un pacifico pensionato carico dei ricordi di 37 anni di navigazione. Oggi mi ritrovo al comando di una barca fragile e malandata in un mare in tempesta. Dovrò tornare a lottare come una volta. Conto sull'aiuto dei vecchi marinai e dei giovani. E' una battaglia nell'interesse di tutta la categoria. Una battaglia alla quale mi accingo con entusiasmo e, credetelo, anche con spirito di sacrificio. Il marinaio a Mirra è disorientato. Non c'è altra categoria che abbia più bisogno di aiuto e dì un sindacato fortemente organizzato per fronteggiare gli armatori. Con la gestione socialcomunista invece andava tutto alla dei iva e si faceva solo della politica ». In effetti, dopo la morte di Giulietti, dal '53 ad oggi la FILM, con la tutela della CGIL, ha stipulato un solo accordo sindacale (la modifica dei turni d'imbarco) che alla prova dei fatti si è rivelato dannoso per 1 marinai. Un bilancio magro aggravato dallo sgretolamento organizza.tivo (molte delle 90 sezioni esintentì in Italia risultano del tutto inefficienti o sono addirittura chiuse). Al comandante Arimond.i sono giunte oggi le prime adesioni di marinai e ufficiali che lo conoscono personalmente e plaudono alla sua decisione. Altre adesioni sono giunte ai dirigenti sindacali che con lui collaborano. In base a un primo bilancio sommario sembra che là nuova FILM posila già contare sui marinai siciliani capeggiati dal segreterie Testaverde, su quelli di Venezia, sulle sezioni dell'Italia meridionale capeggiate dal segretario Costa, sulla sezione di Bari (con a capo Bosi), su quelle di Molfetta e Mola (che seguono Salvemini). Sono giunte inoltre le adesioni dei sindacalisti Corrao di Savona, Giacone per la Riviera Ligure di Ponente, Ansaldì di Imperia, ecc.. Anche a Napoli l'orientamento sarebbe contrario alla CGIL. Le zone dove 1 marinai sono più numerosi sono: Genova (20 mila), Napoli (1015 mila), Bari (10 mila), Ve nezia (6-7 mila) e gruppo via reggino (2-3 mila). Il nuovo comitato direttivo della FILM si propone, appena superata la fase riorganizzativa, di indire un regolare congresso per la nomina democratica dei dirigenti. Sindacalmente ha in animo di promuovere la riunificazione di tutti i marittimi in un'unica organizzazione. La UIL-Mare avrebbe già assicurato l'adesione. Se l'obiettivo unitario sarà realizzato la FILM potrebbe avere l'appoggio economico della « Cooperativa Garibaldi ». La Garibaldi ha 20 mila soci tutti marinai e sette navi del valore complessivo di 11 miliardi. L'articolo n. 3 dello Statuto sociale prevede la possibilità di aiuti sindacali ai fini unitari. Forse i marinai italani con il « colpo dì mano > di domenica hanno iniziato la realizzazione del sindacato-produttore di tipo americano. I soclaicomunisti smaltita la sorpresa sono già al contrattacco. Negano al nuovo comitato direttivo della FILM ogni veste di rappresentanza legale della categoria e si considerano tuttora gli unici depositari della volontà dei marittimi. Per convincere di ciò c la base » stanno organizzando ovunque riunioni di sezione e annunciano per la prima metà di settembre un congresso nazionale. Si litiga anche per la sede di Genova presso la Casa del Marinaio. Stamane dietro la scrivania di segretario era seduto II segretario nazionale socialista Fontanini. Nel pomeriggio l'ufficio è stato occupato da una decina di sindacalisti fedeli al nuovo presidente Arimondi. Malgrado ciò Fontanini si propone di tornare domattina c al suo ufficio illegalmente invaso». Sergio De Vecchi niiiiuiiiiiiiilliliiillliiiiiiiiiiiiiiiiiiiililliiiilii