Un grande invalido impazzisce per le lungaggini burocratiche

Un grande invalido impazzisce per le lungaggini burocratiche Dramma nell'ufficio delle pensioni di guerra Un grande invalido impazzisce per le lungaggini burocratiche Roma, -12 agosto. Questa mattina era giunto a Roma, il grande invalido di guerra Carmelo Fasullo, di 45 anni, proveniente da Palermo, dove risiede, per espletare il completamento di una pratica che si trovava presso la commissione medica dell'ufficio pensioni. Terminata la visita, egli si era recato presso alcuni impiegati dell'ufficio per farsi rilasciare gli attestati e i certificati che egli riteneva fosse suo pieno diritto di avere. Tuttavia per delle « for malità burocratiche) tali do-aumenti non gli potevano es- sere rilasciati subito, occ rre-va attendere ancora «ualche va attendere ancora qualche giorno per la Arma ed il visto dei funzionari dirigenti dell'ufficio e delle superiori autorità amministrative. Il Fasullo allora avanzava delle richieste affermando che oggi stesso avrebbe dovuto fare ritorno a Palermo, che non poteva aspettare, né avrebbe potuto ritornare a Roma. Quindi gli si dessero subito quel fogli a lui tanto necessari. A] rifiuto dell'impiegato lo Invalido ha incominciato ad agitarsi, a urlare in maniera un po' violenta tanto da ri-ichiamare l'attenzione degli ai-!tri funzionari e impiegati dell'ufficio, Tutti tentavano di calmare il poveretto che preso da un violento accesso di furore si è messo" a gridare con quanto flato aveva in gola che si provvedesse senza indugio a soddisfare le sue richieste. Poi evidentemente uscito di senno ha incominciato a3 afferrare tutti gli oggetti che si trovavano' sopra le scrivanie e prima che qualcuno potesse fermarlo li ha "r*" per aria. Poi ha rove sciato dei tavoli e, come in demonlato, ha preso una se dia e l'ha spaccata per terra Sono accórsi a tutto quel baccano, degli agenti di polizia che hanno tentato anche loro di calmare il poveretto. Ma non sono riusciti nel loro Intento, anzi ad un certo momento il Fasullo preso sempre di più dalla disperazione ha spiccato un gran balzo e si è gettato a capofitto • battendo con violenza la testa contro il muro e producendosi delle ferite. E' stato necessario telefonare ai vigili del fuoco che accorsi sul posto hanno immobilizzato Il poveretto, lo hanno costretto ad indossare la camicia dì forza e l'hanno trasportato con la massima urgenza al Policlinico dove i sanitari di turno del posto dì Pronto Soccorso gli hanno medicato alcune escoriazioni giudicandolo guaribile in pochi giorni. Quindi l'invalido è stato trasportato alla clinica neuropsichiatrica e ricoverato in osservazione per un grave stato di agitazione psicomotoria. umrvlt1spbmtvaamètpuccgcaatd1mtfPddsrqgfbflrn

Luoghi citati: Palermo, Roma