Partiti i torinesi arrivano gli stranieri

Partiti i torinesi arrivano gli stranieri E' cominciata la settimana di Ferragosto Partiti i torinesi arrivano gli stranieri Siamo rimasti in 400 mila: godiamoci questa breve parentesi in pace e senza rumori • Si preparano valigie e zaini per le ultime gite - Un record l'affluenza degli stranieri E' Incominciata la settimana di Ferragosto e Torino è come immersa in una stanchezza da città del sud, che svuota le strade a mezzogiorno e le ripopola lentamente nel pomeriggio e verso sera. I tram dominano incontrastati per le vie senza traffico e tutti quelli che ci salgono trovano senza difficoltà posto a sedere. La maggior parte dei negozi recano il cartellino « chiuso per ferie >. E la gente rimasta si accalca nel grandi empori per gli ultimi acquisti. Per le vacanze di Ferragosto, tra domani e lunedì, non occorrono molte cose. Il bagaglio è leggero e contiene soltanto l'indispensabile: per le donne che vanno al mare il costume da bagno (da 5 a 6 mila lire costano quelli Ji fianca americana che usano molto in allegri colori di arcobaleno), un completo da spiaggia in popeline (10 mila lire compresa la giacca), un abltucclo di tela (10 mila lire) per le ore del pranzo, un paio di pantaloni (1800-3000 lire), una maglia di cotone rigata (1200-1500 lire) per quando il sole si abbassa, un paio di zoccoloni (da 600 a 1000 lire). Gli uomini se la cavano anche con meno. Per i gitanti della montagna, tutto l'equipaggiamento può essere contenuto in un sacco. ■Se non fosse per 1 turisti, l'aria di vacanza che si respira in questi giorni a Torino sarebbe assoluta: in certe ore si direbbe una città abbandonata. I cittadini rimasti a casa sono poco più della metà. I turisti arrivano con le loro macchine ora lussuose, ora dall'aspetto di buone nonnine ancora efficienti. Parcheggiano nel centro, scendono negli abbigliamenti più inverosimili e cominciano a girare, macchina fotografica a travolta e guida di Torino alla mano. Questa la novità: mai viste tante guide di Torino in mano a tedeschi, Inglesi, francesi, molti i belgi. Si fermano a naso in aria a guardare i palazzi, cercano l'ubicazione dei musei e qualche volta capita che chiedano indicazioni e suggerimenti ai passanti. I quali, in genere, ne sanno meno di loro. I torinesi non conoscono la loro città e restano sinceramente stupiti di scoprirne ignote bellezze proprio grazie allo stentato italiano dei visitatori di Ferragosto. I turisti si fermano ammirati davanti alle fresche aiuole dei nostri giardini, guardano con compiacenza 1 parchi destinati ai bimbi dove in questi giorni la folla di un mese fa s'è diradata e pochissimi restano incontrastati padroni delle attrezzature, sotto lo sguardo delle « vigilatrici >, istituzione predisposta dal Sindaco per questa estate. Sulla città grava una cappa grigia, un'afa a cui malamente si riabitua chi ha già finito le ferie e torna in città quando gli altri se ne vanno. Ogni tanto un buffo di vento: viene dalla montagna, dove i temporali si susseguono da due giorni. Consolazione di chi resta, incertezza di chi sta per partire. Le previsioni non sono confortanti: Ieri in Val d'Aosta si è scatenine la bufera e per tut¬ tmnnsrcbbnredl(lcgdnsgscsMd1imczsacmbnncnrtamCrfpimlFcrpuavlc|lCl ■ 11111111l M t f 1111 II 1 ! 11111 1111111111 to il giorno ha imperversato il maltempo: nonostante questo, numerose gite turistiche si sono avventurate ugualmente sulle pendici del monti, spe-rando In un ravvedimento oeicielo. Ferragosto, dicono, sarà bello. Lo dicono quelli che nei brevi cinque giorni tra domani e domenica, fanno consistere tutta la vacanza dell'anno e non sono pochi. Ad ogni modo sarà bene non dimenticare l'impermeabile, o l'ombrello (meno estetico, ma tanto utile) o la giacca a vento. Qualche consiglio per chi concentra nel « ponte di Ferragosto > le sue vacanze: ricordate che mare e montagna sono fonti di salute, ma non bisogna abbeverarsene con ingordigia; la progressione è sempre necessaria, anche per cinque giorni soltanto. Niente sforzi gravi, niente escursioni l , e estenuanti, niente tuffi imprudenti nel sole troppo generoso del mare. La tintarella non dev'essere acquistata a prezzo di -|USli0nl 0 d) scompensi circolai, torl ^questo per le persone più à i o e o i è r e i anziane). Prudenza. Gite misurate e salutari, senza spreco di fatica; esposizione graduale ai raggi: tenete sempre coperta la testa. Ricordate che la sensibilità della pelle dipende dalla sua tinta naturale e anche dal riverbero dei raggi sulle pendici d'acqua o di ghiaccio. Gli occhiali da sole sono di rigore per tutti: si eviteran no le infiammazioni alla congiuntiva che sono pericolose e anche dolorose. Chi resta in città in questi giorni, si sente un po' padrone di Torino: la calma, il riposo, sono le consolazioni di chi non può abbandonare, per ragioni diverse, l'ambiente di tutti i giorni. Facciamo che il Ferragosto di chi resta abbia almeno questo vantaggio: della tranquillità e del silenzio; rispettiamo il sonno di chi si permette l'unico lusso di dormire qualche ora di più il mattino, ricreiamo, almeno per pochi giorni, e nel limite del possibile, la Torino del 1911, quando gli abitanti erano realmente 400 mila e per le strade correvano i landò. tltMIIlMIMIillMII llMIIIIIIintlItllllHIIMIlllll iMllllI

Luoghi citati: Torino, Val D'aosta