L'Americo prepara nuovi piani per la difesa militare dell'Europa

L'Americo prepara nuovi piani per la difesa militare dell'Europa Verrebbe modilìcato il principio della "ritorsione massiccia,, L'Americo prepara nuovi piani per la difesa militare dell'Europa Gli S.U. ritirerebbero olire Atlantica parte delle loro troppe - Gli alleati europei avrebbero eserciti convenzionali - Washington fornirebbe appoggio nucleare (Dal nostro corrispondente) Washington, 12 agosto. Una decisione di estrema importanza politica e strategica sta lentamente prendendo forma negli organi supremi della Casa Bianca, del Dipartimento di Stato e del Pentagono. Per la prima volta da quando il governo Eisenhower guida le sorti della coalizione occidentale, l'America sta considerando con la massima serietà la convenienza di non fondare la difesa del mondo libero sul concetto della < ritorsione massiccia > adottato fin dal 1954 e cioè sull'uso della bomba all'idrogeno contro specifici obiettivi nemici. Tale concetto partiva dal presupposto che qualsiasi guerra, anche se inizialmente minore, era fatalmente destinata a svilupparsi in conflitto mondiale. Era dunque necessario far capire alla Russia che qualsiasi aggressione avrebbe causato una massiccia risposta atomica. Sin da quando la teoria venne esposta da Foster Dullcs come politica ufficiale americana ed occidentale, i critici osservavano che egli stava puntando tutte le risorse, per quanto gigantesche, sulla produzione di mezzi < definitivi ». In tal modo gli Stati Uniti si privavano della possibilità di spegnere i piccoli incendi locali che potevano sorgere lungo la periferia del fronte di attacco sovieticocinese. Ma non si poteva correre il rischio di mantenere due armamenti e due strategie: una per le guerre totali e l'altra per i conflitti minori; un armamento atomico ed un armamento convenzionale. Alcuni acuti osservatori della scena politica americana sostengono che le due superpotenze sono giunte lentamente, e sia pure con estrema diffidenza reciproca, ad una constatazione di fondamentale importanza: che gli obiettivi politici a cui si mira devono ormai es sere contenuti entro i limiti tol lerabili e che non provochino brusche reazioni dell' avversario. Ne consegue l'eventualità che pur rimanendo preparati a combattere una «guerra finale», bisogna accettare come un dato di fatto inevitabile anche la necessità di dover affrontare guerre limitate, provocate dal tentativo di conseguire obiet tivi politici limitati. Ciò è possìbile senza ricostituire l'intera struttura dell'armamento convenzionale. Sembra che il nuovo ministro della Difesa sia orientato anche a considerare la convenienza di sviluppare l'armamento atomico tattico come unico modo per affrontare le guerre periterlche, senza dover automaticamente ricorrere alla < ritorsione massiccia >. Il progetto sarebbe di affidare una maggior parte di responsabilità agli alleati euro pei, in grandissima parte armati solo di armi convenzionali per evitare doppioni sprechi di forze e di unità e per riservare agli Stati Uniti il compito di concentrarsi sulla produzione di armi atomiche tattiche, da distribuire sistematleamente agli alleati. Una sintomatica indicazione di questo graduale processo di revisione del concetti strategici e politici si è avuta sabato sera, quando il Capo di Stato Maggiore dell'aeronautica, generale White, ovviamente « conoscenza di questi progetti ha ietto in un discorso privato che gli Stati Uniti al prepa¬ rano ad appoggiarsi in modo sempre maggiore stille forze armate degli alleati, ritirando gradualmente quelle che mantengono nelle basi europee, in modo da poter realizzare le indispensabili economie. Il trasferimento di compiti di armamento convenzionale agli eserciti alleati dovrà essere graduale, ma permetterà anche di raggiungere quegli obiettivi politici limitati che i due contendenti maggiori, nello sforzo di evitare le tensioni che possono condurre a conflitti maggiori, si sforzeranno tacitamente di realizzare. Ciò non significa che le basi americane in Europa saranno tutte gradualmente abolite: significa che esse saranno ridotte e trasformate nel tipo di quella di Livorno, destinata ad essere il deposito di quelle armi atomiche tattiche da mettere a disposizione degli alleati che assicureranno alle forze armate convenzionali la potenza difensiva voluta con effettivi grandemente ridotti: Gino Tomajuolì

Persone citate: Americo, Eisenhower, Foster Dullcs, Gino Tomajuolì