La crisi finanziaria della Francia desta ansie per il Mercato comune di Sandro Volta

La crisi finanziaria della Francia desta ansie per il Mercato comune inquietudine per ie nuove misure protezionistiche La crisi finanziaria della Francia desta ansie per il Mercato comune La tassa del 20 per cento sulle importazioni ritarda la liberazione degli scambi commerciali - "Svalutazione mascherata,, del franco per evitare un'improvvisa inflazione. - Il tasso di sconto aumenta dal 4 al S percento - Contrastanti reazioni in Borsa: cresce il prezzo dell'oro e diminuisce quello del napoleone (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 agosto. La trasformazione del regime dei pagamenti eeteri avvenuta con tre decreti ■pubblicati dal Journal Officiel di ieri, ha disorientato gli ambienti finanziari francesi e di questo disorientamento si sono avute oggi le ripercussioni in Borsa, dove i corsi hanno subito l'andamento più imprevisto e, in certi casi, contraddittorio: così, per esempio, mentre il napoleone è diminuito di 50 franchi, passando da 3900 a 38B0, l'oro grezzo è aumentato di 5000 franchi al chilogrammo ed è passato da 500 mila a 505 mila. L'operazione, preparata nel più grande segreto dal ministro delle Finanze Felix 'Oaillard, era del tutto inaspettata e i giudizi sono ora contrastanti. Per alcuni si tratta di una svalutazione mascherata, altri invece sostengono che ie misure adottate dal Ministro delle Finanze sono rivolte ad impedire nel modo più energico la svalutazióne del franco. Ci possono essere ragioni a sostegno di -uno tesi come dell'altra: non si può infatti parlare di svalutazione, perché il cambio ufficiale del dollaro è ancora quello fissato nel 1949, ossvz 350 franchi. E' certo però che, appena rese note le misure prese dal governo, il cambio Ubero del dollaro è passato da 4S4 a 43€ franchi. Anche le. altre valute hanno subito analoghi aumenti: il franco svizzero da-101 fio d 105, la sterlina da 1145 a 1170, la lira italiana da 0,67 a 0,70. In generale le misure vengono considerate come un mezzo empirico per ridurre il deficit del bilancio commerciale francese, che stava assumendo proporzioni drammatiche perché i cento miliardi d'oro ancora esistenti nelle ' riserve si sarebbero esauriti prima della fine di settembre. Si è trattato dunque di comprimere le importazioni e sviluppare le esportazioni. Le importazioni vengono infatti colpite da una tassa del SO per cento, ad eccezione di un certo numero di materie prime indispensabili all'industria: carbone, petrolio, prodotti siderurgici, lana, cotone, solfo, ecc., che rappresentano il 40 per cento degli acquisti della Francia all'estero. . La tassa del SO per centjo colpisce perciò il 60 per cento delle importazioni francesi. Nello stesso tempo è stato accordato agli esportatori francesi un premio del SO per cento sull'importo delle loro vendite all'estero. Anche sul bilancio turistico si è svolta -l'azione del miniatro Oaillard. \ Dicemmo nei giorni scorsi che il turismo è diventato quest'anno un cattivo affare per la Francia, perché ci sono più francesi che vanno a passare le vacanze all'estero che stranieri che vengono a passarle in Francia. Per rovesciare questa situaeione è stato deciso che i turisti stranieri avranùo i franchi con una riduzione del so per cento sul cambio Ufficiale; invece i francesi che voirranno passare le frontiere dorranno pagarli il SO per cento più cari. A completareXqueste misure, in vista della càpipressione dei consumi interni, si è riunito stamani il Consiglio generale della Banca di'Francia e ha deciso di aumentare il tasso di sconto, portandolo dal 4 al per cento. Quello dei prezzi sui titoli è stato fissato al 7 per cento. La decisione presa dal governo francese deve essere giudicata soltanto in relazione alla gravità della situazione. Al punto in cui erano arrivate le cose, provvedimenti della massima energia erano indispensabili per far frónte a una catastrofe che tutti giudicavano ormai imminente. Sono però provvedimenti di emergenza, che potranno servire a superare il momento più acuto della- crisi, ma non a eliminarne le cause. « Queste misure urgenti —- scrive infatti Le Figaro — dovrebbero essere sufficienti a provocare una distensione e a dare al governo la possibilità di preparare un piano di insieme: la incredibile politica seguita da diciotto mesi, quella di oui abbiamo instancabilmente denunciato gli errori, conduce alla crisi presente. Si sta ora rimediando ai guai più urgéntiy. Ma se dal punto di vista degli interessi immediati delia Francia la trasformazione del regime del pagamenti esteri può essere? giustificata dalla gravità della situazione, rimangono non pocfti motivi di inquietudine per i paesi che hanno firmato con la Francia il trattato per il Mercato Comune Europeo. Ad accrescere queste inquietudini, contribuiscono le dichiarazioni di Felix Oaillard, il quale ha detto che « la rifórma non è una misura transitoria di durata limitata, è una riforma duratura ». TI Ministro ha anche sostenuto che essa < permetterà alla Francia di incamminarsi di nuovo verso la liberazione degli scambi », pero è difficile capire come ciò potrà avvenire. Sandro Volta

Persone citate: Felix Oaillard

Luoghi citati: Francia, Parigi