Vita calma della città dopo l'esodo in massa

Vita calma della città dopo l'esodo in massa Qualche vantaggio per ehi deve restare Vita calma della città dopo l'esodo in massa Traffico dimezzato per i tram • C'è acqua e ghiaccio per tutti - Eccezionalmente bassi i consumi del gas e dell'elettricità - Affollate invece le piscine In questi giorni almeno 300 mila persone sono assenti dalla città ed altre si apprestano a partire, fra domani e domenica. Ma non per tutti il periodo di Ferragosto significa riposo e vacanza. Vi sono categorie di persone il cui lavoro si fa intenso proprio durante l'estate: ad esempio i militi della Polizia Stradale non possono sperare di ottenere la c licenza » nei mesi di luglio ed agosto, quando maggiori sono ie esigenze del traffico. Gosl pure il personale degli alberghi, che in questa stagione sono affollati di turisti stranieri e di comitive che hanno preso l'abitudine di fare a Torino la prima o l'ultima tappa del loro viaggio in Italia. Ferrovieri, guidatori di pullman, personale delle agenzie di viaggi debbono sobbarcarsi a un duro lavoro. Per numerose altre categorie le ferie non possono essere prese se non a turni: medici ed infermieri, impiegati degli uffici statali e comunali, tranvieri e ferrovieri, agenti di polizia e carabinieri, vigili urbani e vigili del fuoco ed in genere tutti gli addetti a servizi pubblic1 devono svolgere regolarmente il loro lavoro anche in questo periodo, sia pure con personale ridotto. Anche molti negozianti (soprattutto di generi alimentari) sono costretti a. tenere aperto tutto l'anno Quali sono i sintomi del c grande esodo » nella vita cittadina ed i suoi riflessi sui servizi pubblici? Un chiaro in dice dello spopolamento è dato dal servizio tranviario; non soltanto le linee speciali ope raie sono quasi completamente sospese ma anche il traffico normale è ridotto a circa la metà L'Azienda, che ha abolito tutte le corse supplementari e ridotto lievemente il numero dei tram in circolazione, trasporta in questi giorni meno di mezzo milione di passeggeri, contro un milione e centomila dei periodi normali. Ai Mattatoio le macellazioni sono diminuite di circa il 35-40%, al Mercati generali gli acquisti da parte dei dettaglianti della città sono inferiori al normale di circa un terzo II lavoro dei mercati è però ugualmente a pieno ritmo perché sono di molto cresciute le richieste della provincia soprattutto delle valli alpine affollate di villeggianti. Nel consumo dell'acqua non si è avuta una diminuzione proporzionale alla percentuale di torinesi che ha lasciata la città L'Acquedotto municipale ha ridotto la sua erogazione di circa il 15% (e prevede di giungere al 25% verso Ferragosto) La Società Acque Potabili ha distribuito lunedi una media di 1773 litri al secondo, contro i 1932 del 3 agosto ed i ' 2163 del periodo della massima calura. L'anno scorso, il 14 agosto, si era scesi a soli 1416 litri al secondo. Quali le cause di questo fenomeno? Bisogna ricordare che le fontanelle sono sempre aperte, che i giardini e gli orti vengono sempre irrigati ma la ragione principale è nella forte calura di questi giorni: anche se la temperatura non è altissima vi è molta afa. Molto più bruschi invece gli sbalzi nel consumo dell'elettricità, che tuttavia sono in buona parte determinati dalla chiusura delle industrie. La S.I.P., che giunge a fornire a Torino 3 milioni e 300.000 kwh giornalieri ne dà in questi giorni soltanto 1 milione e 300 mila e prevede di scendere fino a mezzo milione di kwh. il giorno 15. L'A.E.M. (che pure continua a fornire notevoli quantità per le tramvie e per l'illuminazione pubblica eroga solo il 40-50% del normale. Entrambe le società approfittano di questo periodo per compiere grandi lavori di manutenzione ed inviano al Sud, in cambio di quella ricevuta d'inverno, parte dell'energia di supero. Assai brusco è anche il decrescere dei consumi del gas. Il massimo annuo è di circa 420.000 metri cubi al giorno, la media autunnale di 350-380 mila: a luglio si era già scesi a 300.000, in questi giorni a 200 mila e verso il 15 probabilmente si toccherà la punta mìnima di 150.000. Il periodo estivo non è favorevole ai cinematografi e bar. Dei primi circa il 26% ha deciso dì chiudere, per un tempo più o meno lungo: gli spettatori,, già falcidiati dalla grande calura dì luglio, sono in forte diminuzione. Si calcola che essi siano poco più della metà che in inverno, ed il 20% in meno che non nell'agosto '56. Per i bar la situazione varia da locale a locale. I più danneggiati sono quelli frequentati da una clientela elegante ed < habitué » (ridottasi del 6070%), mentre quelli della periferia vedono i loro clienti diminuiti solo del 20-30%. Non risentono dell'estate soltanto gli esercìzi che vivono di clienti di passaggio e di turisti (ad esempio nella zona della stazione, verso l'autostrada, ecc.). I torinesi liberi da Impegni di lavoro ma rimasti in città cercano refrigerio lungo i fiumi o nelle piscine. Naturalmente vi sono sbalzi molto forti da un giorno all'altro, secondo le condizioni meteorologiche: poche gocce di pioggia possono mutare radicalmente la situazione. Per questo motivo gli incassi di questi giorni alla piscina comunale sono inferiori a quelli dei primi di luglio. Ecco qualche cifra: 30 giugno, (domenica) incasso lire 825.000, 1" luglio lire 311.550 ; 4 agosto (domenica) lire 572.500, 5 agosto lire 175.860. Anche la richiesta di ghiaccio artificiale segna gravi sbalzi giornalieri: rispetto al momento del massimo caldo la vendita è dimezzata, ma In confronto al consumo normale dì 700-750 quintali giornalieri, si ha una diminuzione di soltanto il 10-15%. La circolazione stradale è assai ridotta nelle zone industriali, ma in centro gli stranieri di passaggio riempiono i vuoti lasciati dagli automobilisti in ferie.

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