Ragazzo di 12 anni stritolato da un autotreno Altri due ciclisti uccisi: numerosi i feriti

Ragazzo di 12 anni stritolato da un autotreno Altri due ciclisti uccisi: numerosi i feriti Sulle strade della città e dei dintorni nella prima giornata delle "grandi ferie„ Ragazzo di 12 anni stritolato da un autotreno Altri due ciclisti uccisi: numerosi i feriti Drammatico incidente all'imbocco dell'autostrada: rotti i ireni un'auto piomba sul casello, evita una colonna digitanti, travolge un motociclista e abbatte la cabina teleionica - Scontro in via Monterosa - Una macchina si rovescia in un acquitrino a Carisio - Contro un palo a Stupinigi un'utilitaria guidata da un diciottenne: grave la giovane che era con lui La giornata di ieri è stata purtroppo funestata da numerosi incidenti stradali a Torino e nel dintorni. Tragico 11 bilancio, con morti e feriti gravissimi. La sciagura più impressionante e più pietosa è accaduta verso le 21,16 In corso Casale. A quell'ora arrivava dall'esterno un grosso camion con rimorchio, guidato dal proprietario Giovanni Ferrerò di 40 anni, abitante in corso G. Cesare 167. Il camion procedeva a normale velocità. Giunto alla curva del corso dove s'innesta la strada per Mongreno e per la galleria del Pino, e precisamente davanti allo stabile numero 299 bis, l'autotreno superava un ragazzo in bicicletta. Questi, urtato dal cassone perdeva l'equilibrio e veniva scaraventato a terra e schiacciato da una ruota. S'alzavano grida di orrore, era tutto un accorrere di gente. Ma non c'era più nulla da fare. Il ragazzo giaceva in una pozza di sangue, era morto sul colpo. Un vigile motociclista inseguiva l'autotreno e lo raggiungeva dopo circa mezzo chilometro. Il Ferrerò impallidiva quando il vigile lo avvertiva che 11 rimor chio aveva ucciso un ragazzo. Ini mediatamente sul posto si portava la Polizia stradale e sottufficiali del Commissariato Borgo Po. Frattanto, con una macchina di passaggio il ragazzo veniva trasportato al Maria Adelaide nella speranza che fosse ancora vivo, ma 1 medici non potevano fare altro che constatarne 11 decesso per fratture cianiche. Il piccolo sventurato non aveva in tasca alcun documento o carta per la sua Identificazione. Dimostrava dodici o tredici anni, era piuttosto esile, con capelli castani, occhi marroni, in¬ n dossava un palo di pantaloncini corti color caki, una maglietta e sopra una giacca marrone molto lisa. Ai piedi scarpe di tela bianca e bleu. Aveva le mani sporche di grasso di macchina e le stesse tracce si notavano lungo le gambe. A mezzanotte non era stato ancora riconosciuto. — Alle 21,30 11 signor Giovanni Dossena, abitante in via Benevaglenna 2, proveniente da Porta Nuova, si arrestava al semaforo che è all'incrocio di via Sacchi, corso Unione Sovietica e corso Sommelller. Al segnale verde partiva, ma nel mezzo dell'incrocio si vedeva improvvisamente i e o e e a o o e e d n i n è e i i o o i davanti, che gli tagliava la strada, un ciclista, identificato più tardi per l'operaio Giuseppe Bortone di 68 anni, abitante in via Bollarci! 100. Nonostante la pronta frenata, la « 600 » Investiva il ciclista che rimbalzava sul cofano e spaccava 11 cristallo, piombando poi a terra. Lo sventurato decedeva al Mauriziano dieci minuti dopo il ricovero. — E' mòrto alle 6 di ieri mattina allo stesso ospedale Maurizlano l'operalo Giuseppe Cullar! di 34 anni, domiciliato in via Castelgomberto 118: l'altra sera 11 Culiari, In bicicletta, s'era scontrato In via Boston angolo corso Orbassano con un camion. — Uno spettacolare incidente, che solo grazie al sangue freddo e all'abilità del guidatore non ha provocato parecchi morti e feriti, è accaduto ieri al casello di Settimo dell'autostrada. Etano le 16. Da Milano giungeva l'i Aurelia > To 194338, al cui volante era il proprietario rag. Giovanni Nereo di 40 anni, -domiciliato in via Pietro Micco. Giunto a 300 metri dal casello 11 ragioniere riduceva notevolmente la velocità. Sotto il ponte che dista una trentina di metri dalla tettoia e dalle corsie, il tachimetro della vettura segnava i 40-50 orari. Il ragioniere premeva il pedale del freno, il che gli avrebbe permesso di arrestarsi in brevissimo spailo* Mu s'accorgeva subito clie per un improvviso guasto il freno non funzionava as solutamente. Il ragionier Nereo non perdeva la testa. Dinanzi a lui v'era una Ala dì macchine che aspettavano di passare al controllo dei bigliettai-i del casello: esattamente set te. Per evitare un disastro il Ne reo sterzava violentemente e su¬ perava la colonna puntando sull'ultima corsia di destra. Davanti alla corsia, riservata al motociclisti, v'era un cavalletto. L'« Aurelia » lo travolgeva e avanzava d'Impeto: a metà del passaggio era fermo un motociclista, il signor Luigi Nanni di 32 anni, abi tante a Torino in via Caselette: 11 suo compagno di viaggio, signor Pietro Banfo di 30 anni, era smontato dal sellino posteriore per andare a consegnare 11 biglietto agli Incaricati. Il rag. Nereo, per sai vare il Nanni, dava un altro energico colpo di volante e si buttava contro il muro del casello. La vettura, con tremendo fracasso, sradicava dal marciapiede una delle due cabine telefoniche e se la por tava via quasi fosse un giocattolo, per sette od otto metri. Alla fine l'« Aurelia » s'arrestava sopra la cabina stessa, come sopra un pie destallo, al ridosso della fontana (contorta e fracassata) e a un metro dalla colonnina Ael distributo re di benzina. La motocicletta del Nanni veniva urtata solo di striscio: comunque la botta era sufficiente per scaraventare il giovane al suolo: ferite leggere, giudicate più tardi guaribili, dai medici dell'Astanteria Martini, In una decina di giorni Emozionato ma incolume il rag. Nereo. Abbastanza danneggiata l'« Aurelia ». — Alle 13,20 11 camion To 204360. guidato da Ermete Mantovani di 36 anni, abitante in via Viriglio n. 107, percorreva via Monterosa diretto verso l'esterno della città. All'angolo di via Spontini si ve deva piombare addosso alla sua sinistra, ad elevata velocità, una motocicletta pilotata dal meccanico diciottenne Francesco Lauterl domiciliato in piazza Sofia 6. L'ur to era violentissimo. La motocicletta finiva sotto le ruote del camion e 11 giovane veniva proiettato sull'asfalto a parecchi metri di distanza. Lo raccoglievano il proprietario di una trattoria, signor Luigi Costelli, e un passante, Antonio Locati. Con l'auto del Costelli il ferito veniva trasportato all'Astanteria Martini e qui ricoverato in fin di vita. — Appena oltre il casello di Carisio, a due chilometri circa verso Torino, è accaduto ieri pomeriggio, alle 18, un pauroso incidente che per fortuna non ha avuto conseguenze gravi. In direzione della nostra città procedevano due vetture, una « 1400 » e una « 103 », distanziate una trentina di metri l'una dall'altra. Sulla prima vettura vi era 11 prof. ing. Agostino Dalla Verde, vice direttore gene rale della SIP domiciliato a Torino in via D. Bertolotti 7 e docen te alla nostra Università, con la moglie; sulla seconda macchina era 11 figlio dottor Roberto con la nuora, abitanti a Milano in via Goldoni 57. D'improvviso, appena effettuato un sorpasso, la « 103 » slittava su di uni. macchia d'olio e nonostante i disperati tentativi per tenerla In Istrada sbandava e ruzzolava giù da una scarpata di tre o quattro metri finendo In un acquitrino dove l'acqua arrivava al ginocchio. Nonostante il forte « choc », il dott. Roberto e la mo glie sono stati estratti incolumi dall'auto. Nel pomeriggio di ieri una » 600 » guidata dal lSenne Gian franco Panata, studente, via Martorelli 8, che aveva al suo. fianco Carmela Fllidoro di 17 anni, abitante nella stessa casa, sbandava nella curva del Castello di Stupinigi, forse per l'eccessiva velocità. L'automobile andava a schiantarsi contro un albero e dai rottami contorti venivano estratti 1 corpi inanimati dei due giovani. Entrambi sono stati ricoverati al Maurizlano: il Panata (che da soli quindici giorni aveva conseguito la patente) in osservazione per fratture e ferite varie: gravissima la fanciulla, per schiacciamento del torace e lesioni polmonari. A tarda sera 1 medici lottavano per strapparla alla morte. I carabinieri di Nichelino hanno aperto una inchiesta. dm silila cabina telefonica abbattuta si è arrestata la folle corsa della macchina senza freni

Luoghi citati: Carisio, Milano, Nichelino, Torino