Arrestati 10 mila ungheresi per prevenire una nuova rivolta

Arrestati 10 mila ungheresi per prevenire una nuova rivolta Arrestati 10 mila ungheresi per prevenire una nuova rivolta // rastrellamento è durato una settimana • Creali dei campi di concentramento per i detenuti - Donne e vecchi tra i prigìoneri Budapest, 27 luglio. Alcune migliaia di cittadini — forse anche 10.000 — sarebbero stati arrestati secondo fonti magiare nell'ultima ondata di rastrellamenti condotti dalle forze di sicurezza in Ungheria. Scopo della nuova campagna di repressione è di frustrare eventuali preparativi per una nuova rivoluzione anticomunista simile a quella dell'autunno: cosi ha dichiarato giovedì scorso il ministro di Stato Marosan parlando agli operai degli stabilimenti di Csepel. Tra gli arrestati si trovano uomini o donne di tutte le età e perfino degli ottantenni. Per lo più essi sono stati mandati direttamente in campo di con centramento dopo brevi inter i rogatori o addirittura senza alcun procedimento preliminare. La vasta operazione, che è durata una settimana (e forse continua ancora nelle province), è la più grande effettuata dai comunisti da quando l'esercito russo schiacciò la rivolta dell'autunno. Le retate più numerose si sono avute a Budapest, Miskolc e Pecs. Il quotidiano comunista Esti Hirlap annuncia che Janos Szekeres, un funzionario della Croce Rossa durante la rivolta, e tredici altri imputati compariranno fra breve avanti al giudice per rispondere di « appropriazione indebita di materiale della Croce Rossa e di assistenza ai controrivoluzionari >. Secondo il giornale, Szekeres e Jenoe Guttmann, quest'ultimo accusato di essere una «spia occidentale:», avrebbero guidato le operazioni della Croce Rossa durante i moti.

Persone citate: Janos Szekeres, Jenoe Guttmann, Szekeres

Luoghi citati: Budapest, Miskolc, Pecs, Ungheria