1 Tallone ad Alpignano

1 Tallone ad Alpignano —= UNA BIZZARRA FAMIGLIA D'ARTISTI =— 1 Tallone ad Alpignano Una simpatica e patetica Mostra allestita per festeggiare il ritorno di questi vagabondi "poeti,, nella vecchia casa materna Tallone: il nome richiama subito il ricordo del famoso ritrattista ottocentesco Cesare, morto ormai da quasi quarant'anni, pittore potente, sanguigno, eppur capace di rare finezze psicologiche, e. fra un ritratto e l'altro, paesista limpido, gentile. E Cesare, impetuoso nella vita come nell'arte fino alla stravaganza (spariva talvolta di casa per settimane e mesi, poi ritornava all'improvviso con le braccia cariche di regali per la moglie e pei figli, e allora in famiglia si faceva baldoria fin che c'era un soldo), aveva per compagna una cara e dolce e coraggiosa donna che allevando undici ragazzi trovava ancora il tempo di scrivere poesie. Ne lasciò una in fondo ad un cassetto, rinvenuta e stampata dal figlio Alberto, che comincia con due versi che evocano un temperamento e una vita: < Andavo avanti anch'io come la luna, essa pel cielo, io lungo il piano, lene ». Crebbero 1 figliuoli, si sparsero per il mondo, e dei rimasti vivi ciascuno mostrò una vena estrosa, uno spirito bizzarro, un dono artistico ricevuto nel sangue: Guido è uno del più dotati pittori Italiani d'oggi, anche se non sta nella rosa dei « problematici » (per lui 11 problema è dipinger bene) che tanto piacciono alla critica difficile e agli organizzatori delle Biennali di Venezia e lii San Paolo, 11 solito calderone che tutti conoscono; Alberto è quel magnifico stampatore che, lavorando a Parigi per vent'anni nella sua officina situata in un vecchio palazzo progettato dal Mansart, ha conquistato nella grande tradizione tipografica italiana un posto non indegno della luce del sommo Bodoni; Ermanno è un antiquario esperto; Cesare Augusto in un laboratorio di soli sette artigiani appassionati costruisce stupendi pianoforti con l'amore e la perizia d'un liutaio antico; e la sorella Giuditta, che fino a quarant'anni non aveva mai toccato una matita per disegnare, s'è rivelata di colpo una disegnatrlce sorprendente che tratta il motivo naturale con un senso d'astrazione, dì crealismo magico » tipicamente moderno. Qualunque cosa fac ciano, questi Tallone restan sempre poeti. E lo sono anche per l'affetto vivo e caldo che li lega alla vecchi» loro casa d'Alpi- gnano, presso Rivoli, la casa pervenuta alla madre per via di parentela col francese Jacquet, amico di Stendhal, funzionario amministrativo di Napoleone, il quale ne fu ospite in un rapido passaggio pei Rivoli. Fanciulli, vi venivan con la madre da Bergamo, dove il padre insegnava all'Accademia Carrara; ed erano allora felici soggiorni nella piena libertà campestre, rammentati adesso da A.'—..o e da Guido con commozione. ■\dulti le furono sempre sentimentalmente legati; tanto che ora, lasciata Parigi, lo stampatore ne ha fatto la sua sede stabile, vi costruisce una nuova « officina », e di qui continuerà a mandare per il mondo ai suoi bibliofili fede'. i capolavori tipografici di cui diede saggio in due mostre a La Stampa. Appunto per festeggiare que sto ritorno, ieri s'è inaugura ta ad Alplgnano una mostra particolarmente simpatica e per certi aspetti patetica, pre parata con gran cura dall'ai pignanese Giovanni Alloero, pa trocinata da un comitato tori nese, liberalmente aiutata dal l'ingegnere olandese Schumm direttore generale della Philips, la maggiore industria lo cale. Allestita nel municipio, l'esposizione comprende prodotti vari dell'artigianato e a a , a e . o o a a i l i a a e , e dell'agricoltura di questo attivo centro piemontese, curiosità, cimeli, documenti riguardanti alplgnanesi insigni, da. Cruto, costruttore della prima lampada elettrica « a vuoto », a Riccardo e Carlo Amò, ai due Pinelli, musicista l'uno, cineasta l'altro. Ma i'^eresse artistico della mostra e naturalmente forbito '-'Ih, partecipazione dei Za.li e: coi perbo .Ritratto dipinto da cesare, con la serie di eccellenti paesaggi esposti da Guido, coi suggestivi disegni di «Ponina » (così è chiamata in famiglia Giuditta), con la sala in cui Alberto ha raccolto tutta la sua splendida produzione grafica, accompagnata da esemplificazioni tecniche del suo affascinante mestiere. Né manca un mirabile pianoforte di Cesare Augusto, nitido come un gioiello. Dal canto loro, artisti torinesi amici dei Tallono hanno cordialmente partecipato alla festa ritraendo motivi d'Alpignano: e cosi Casoiati, Cremona, Da Milano, Deabate, Manzone, Menzio, Paulucci, Peluzzi. Quaglino, Rosso, Terzolo, Valinotti, Vellan (qualche quadro manca ancora ma non tarderà a giungere) saranno i primi autori di una piccola « pinacoteca > alpigna- nese. . . mar. bt?.

Luoghi citati: Alpignano, Bergamo, Cremona, Parigi, Rivoli, San Paolo, Venezia