L'idilliaco esercito tedesco di Nicola Adelfi

L'idilliaco esercito tedesco 41 i,r\i&7irr'rvrnr»ir'n L'idilliaco esercito tedesco Al mattino, per prima colazione,! soldati hanno burro, marmellata, cioccolata e salsicce ■ Lo Stato fornisce i pigiama, ma ognuno può scegliere colore e disegno ■ Graziose cameriere e apparecchi televisivi • Se un militare ritiene che un ordine sia sbagliato, ha ii dovere di non eseguirlo - E troverà tutta una gerarchia di difensori, sino al Parlamento Ma questa organizzazione cresce, diventerà potente, avrà a disposizione armi atomiche - Qualcuno si domanda se i futuri comandanti accetteranno ancora la bonomia d'oggi (Dal nostro inviato speciale) Bonn, luglio. Impastato com'è di latte e miele democratico, il nascente esercito tedesco si direbbe formato da gioviali brigate di boy-scoùts, e nel discorsi ufficiali che si tengono all'ombra di Adenauer i soldati sono chiamati volentieri <i cittadini in uniforme » oppure < i cittadini militari » per sottolineare la natura civica e il carattere pacifico delle nuove forze armate tedesche. Un minuzioso-sistema di controlli vigila sui reparti in moda che non abbia mai più a rinascere il militarismo prussiano, e, almeno per il momento, tutto funziona a meraviglia; tanto che può onestamente dirsi che nel mondo intero non esiste forse un esercito più democratico e pacifico di quello che gli istruttori tedeschi ed i tecnici americani stanno modellando nella Germania occidentale. Fu il 12 dicembre 1955, ossia un anno e mezzo fa, che 185 ufficiali e sottufficiali della defunta Wehrmacht furono adunati in una vecchia scuderia di Bonn dove i funzionari del Ministero della Difesa posteggiavano le loro automobili e giurarono con molta semplicità di * difendere il diritto e la libertà del popolo tedesco ». La Germania .'ornò cosi ad avere un nucleo militare. Ma la guerra non era finita da appena dieci anni col fermissimo proposito da parte di tutto il mondo civile di mai più permettere ai tedeschi di avere un esercitot Ma il maresciallo Kettel e una mezza dozzina di ufficiali dello stato maggiore di Hitler non erano stati giustiziati come criminali dì guerra? E dove era andata a finire la proposta di confinare, vita naturai durante, 10.000 ufficiali dello stato maggiore germani- . co nelle remote Isole Falkland, fuori. da ogni umano consorzio t Sotto l'incalzare degli avvenimenti in questo nostro tempo cosi poco saggio, lontane, spente apparivano le ombre di Federico il Grande, di Bismarck, del Kaiser Guglielmo II, dello stesso Hitler;.e poi, che potevano mai rappresentare 185 militari adunati in una vecchia scuderia di fronte ai nuovi ordigni di distruzione e agli sterminati eserciti che sono tenuti sul piede di guerra anche quando c'è la pacet C'è da aggiungere che quel vecchio pieno di energia e di onestà demni-raticn che è Adenaue: dava garatizia che lo spirito di Moltke non sarebbe mai più entrato nelle caserme tedesche. Al principio dell'anno scorso cominciò l'arruolamento dei volontari, e fu un mezzo fallimento: nella Germania di oggi non ci sono disoccupati e dopo la catastrofe nazista la gente non ama sentir parlare di armi, divise, disciplina. Di questi tempi, un anno fa, l'esercito tedesco si componeva tutt'e per tutto di 32.000 uomini; 5000' ufficiali, 1S.O00 sottufficiali, 15.000 soldati. Poca roba, insomma, e male assortita. Il 7 luglio Adenauer riusci a far approvare da un parlamento molto riluttante la legge che istituirà il servizio militare obbligatorio. I socialisti fecero fiamme e fuoco; in un loro opuscolo trovo cosi riassunti i loro argomenti: < In un futuro molto vicino, le caserme si riempiranno di centinaia di migliaia di giovani tedeschi. I padri e le madri della Germania .di nuovo vivranno in angoscia per la vita dei loro figli. Due eserciti tedeschi, addossati a due blocchi militari antagonisti, saranno schierati l'uno contro l'altro. La riunificazione fra le due Germanie diventerà sempre più difficile ». Lo stesso organo ufficiale democristiano, pur consigliando di fare come voleva der alter Mann (il Vecchio), diceva che il servizio militare obbligatorio era <una pillola molto amara, diffìcile da inghiottire ». Il giorno dòpo, l'approvazione della legge, in un paese del Wurttemberg il curato fece mettere in cima alla chiesa una grande bandiera nera, e in alcune valli le campane suonarono a morto da un campanile all'altro. Anche se la legge è entrata in vigore solo quattro mesi fa, gli effetti si fecero sentire subito; molti giovani preferirono presentarsi come volontari, prevedeìido che in seguito, a mano a mano che l'esercito diventa un grosso organismo, le caserme cesseranno'di essere un piacevole luogo di soggiorno, e » sergenti avranno sempre di meno il tono conciliante, bonario di fratelli maggiori. Il risultato è che alla fine dell'anno scorso l'esercito tedesco aveva triplicato i suoi effettivi: « i cittadini in uniforme » erano saliti da 32.000 a 96.000. Probabilmente i giovani tedeschi che si sono presentati volontari non hanno sbagliato i loro calcoli. Le nuove caserme sono ariose, pulite, provviste di molte comodità, si che danno l'impressione di essere altrettanti alberghi per la gioventù. Le immense, squallide camerate che distinguo7io tutte le caserme di questo mondo sono state sostituite nella Germania da stanze che contengono da un minimo di due a un massimo di otto letti. Ogni soldato dispone di un armadio e d'una valigia, per conservare sia le uniformi che gli abiti civili; alla libera uscita, infatti,dalle sei alle dieci della sera, i soldati possono andare in uniforme o in abiti civili, come preferiscono. Accanto alle caserme vedete sempre molte centinaia di automobili: appartengono agli ufficiali, ai sottufficiali, ma anche ai soldati semplici. La paga mensile è di 250 marchi, ossia 37.500 lire italiane. Tuttavia il vitto è a carico dei soldati. Se prendono i pasti in caserma, pagano due marchi e mezzo il giorno: sono serviti a tavola da giovani cameriere, che talora sono davvero graziose, hanno tre pasti abbondanti e una certa scelta nelle bevande, in un angolo delle sale da pranzo c'è sempre un apparecchio televisivo. Per esempio, la prima colazione del mattino consiste in due panini al burro, marmellata, salsicce e, a volontà del cliente, caf¬ fè, tè o cioccolata. I soldati dormono in letti normali, e lo Stato, fornisce loro i pigiama; anche qui è il soldato che sceglie i colori e i disegni. Durante la Ubera uscita, il soldato se è in uniforme è obbligato a salutare solo gli ufficiali del suo reparto. L'obbedienza non deve essere più cieca, ma ragionata; se un soldato è persuaso che un ordine sia ingiusto o sbagliato, ha il dovere di non eseguirlo. Facciamo ora il caso che un soldato ritenga di non essere stato trattato bene da un superiore; può allora recarsi da un ufficiale e incaricarlo di fare da mediatore. Se la mediazione fallisce, nel senso che i< due dopo aver discusso sono rimasti ciascuno del proprio parere, il soldato può ricorrere a un ufficiale di grado superiore. Mettiamo che anche il secondo ricorso gli vada male; il soldato può investire del suo caso la corte di disciplina, la quale è tenuta a decidere non secondo i regolamenti militari, ma in base al diritto comune. E se anche la corte dà torto all'ostinato soldato f Ha egli ancora una strada aperta: il ricorso aL Parlamento, attraverso il commissario alla Difesa. Lo scopo è sempre lo stesso: dare ai soldati il senso di essere cittadini e nello stesso tempo proteggerli contro un ritorno dello spirito militarista. Bisogna dunque riconoscere che il Vecchio ha fatto tutto il possibile per dare una coscienza nuova, pulita, all'esercito tedesco. Ma domandiamoci: che avverrà domani, quando i soldati non saranno più centomila, ma cinque volte tanti, avran¬ no a loro disposizione non solo le armi tradizionali, ma anche armi atomiche e telecomandate t Ricordiamoci anche che la Germania occidentale scoppia di salute economica, la sua produzione industriale .'è raddoppiata rispetto a. quella del tempo di Hitler. Che avverrà dunque domani, quando l'esercito potrà alzare nel Paese una voce potente, e alle spalle avrà l'industria pesante con la sua rete di uomini politici, di giornali, di banchieri, e anche di avventurieri e di esaltati? A questo punto, lasciate che mi tiri in disparte e dia la parola a un mio collega tedesco, molto perspicace, Claus Jacobi, corrispondente da Bonn dello Spiegel: < Lo scopo verso cui si dirigeranno istintivamente i capi dell'esercito di domani sarà la creazione di un potere supcriore a tutti gli altri nello Stato. Per prudenza e per qualche tempo il potere militare tollererà un certo controllo civile. La prudenza tuttavia durerà finche avremo a capo dello Stato un uomo così profondamente civile come è Adenauer. Cesserà invece non appena si aprirà il problema della successione >. E ancora: < Più di duemila anni fa, Platone denunciò il pericolo rappresentato dai cani addestrati a mantenere l'ordine nel gregge: a un certo momento avviene che quei cani, sa sono spinti dalla fame o da un istinto malvagio, saltano alla gola dei montoni. Temiamo che lo stesso possa succedere tra i militari e i cittadini della nostra repubblica. Temiamo seriamente Che i cani da pastore pos¬ sano fare ai montoni di Bonn quel che già fecero ai loro predecessori, i montoni di Weimar ». Ben detto. Eppure, come si fa a non dare ragione, nello stesso tempo, al vecchio Cancelliere quando dice che la Germania non può fare a meno di un esercito: ò un rischio che è costretta ad affrontare? Una Germania disarmata e debole sarebbe, infatti, una forte tentazione per la confinante .Russia e di conseguenza costituirebbe un contìnuo pericolo, una costante minaccia di guerra per tutta l'Europa, per il mondo intero. Nicola Adelfi