La Cina non accetta le direttive di Mosca

La Cina non accetta le direttive di Mosca La Cina non accetta le direttive di Mosca Rivelazioni del primo ministro indiano Nehru: Pechino interpreta Marx alla cinese - Schedati dalla polizia gli studenti Nuova Delhi, 20 luglio. Prendendo la parola in una riunione del gruppo parlamentare del suo partito, il Primo ministro Nehru ha dichiarato che il regime della Cina comunista si sviluppa in senso autonomo, rispetto a quello sovietico. « Anche se i cinesi hanno letto Marx — ha detto il Presidente del Consiglio indiano — essi l'interpretano a modo loro, alla cinese e non alla russa ». Pur ammettendo che 11 regime di Pechino risente di talune influenze sovietiche, Nehru ha escluso che esso sia passivamente subordinato al Cremlino. La stampa indiana pubblica oggi una interessante notizia giunta da Pechino; essa conferma che, anche se la Cina è in certo qual modo indipendente dalla Russia come afferma Nehru, i metodi che vengono applicati dal governo cinese sono pur sempre quelli della dittatura e dell'arbitrio. Per ogni studente delle università e dei collegi della Cina popolare dovrà essere redatta una scheda politica; ciò perché fra gli studenti è stata scoperta la esistenza di una minoranza antisocialista. Questi elementi antisocialisti — ha dichiarato il Consiglio di Stato cinese — « avranno la possibilità di guadagnarsi la vita e di riabilitarsi, ma ogni diplomato dovrà essere sottoposto ad un esame politico; un'apposita scheda indicherà il suo comportamento giornaliero, tenendo conto in particolar modo della presente campagna di rettifica » ossia di allineamento con l'esatta interpretazione del comunismo cinese. Coloro che hanno commesso gravi errori contro il socialismo — prosegue il Consiglio di Stato nella sua delibera — dovranno rimanere ancora per un anno, due o tre, secondo i casi, nella scuola. I colpevoli di errori minori verranno affidati a datori di lavoro, che saranno responsabili del loro « esame politico >. Il Consiglio di Stato non precisa in che cosa consista questo «esame politico»; si presume che ciò comporti l'obbligo di partecipare a frequenti riunioni politiche e di « riforma del pensiero ». I provvedimenti adottati verso gli studenti cinesi appaiono tra i più severi fra quelli presi nel mondo comunista nei confronti dell'ambiente studentesco.

Persone citate: Marx, Nehru

Luoghi citati: Cina, Mosca, Nuova Delhi, Pechino, Russia