Cerca il fresco sulla riva del Po sviene rotola in acqua e annega

Cerca il fresco sulla riva del Po sviene rotola in acqua e annega AI f*» e tn*o persone sommo m o jrtfe jpex* ÌMMSolast.loMMe Cerca il fresco sulla riva del Po sviene rotola in acqua e annega Minatore stroncato a Giaveno - Un pensionato sale ansimando le scale entra in casa e muore - Un uomo impazzito a Porta Nuova aggredisce un taxista che non vuol portarlo ad Aosta a prendere aria I sorvegMantl della centrale elettrica SIP m strada del Pascolo 76 scorgevano ieri verso la 18 nel canale alimentato dal Po, 11 cadavere di un uomo: li misero corpo veniva di continuo sballottato contro la griglia e sommerso dal ribollire delle acque. Tutti pensavano che si trattasse del giovane Mario De Stefano, l'operalo perito lunedi pomeriggio alla confluenza del Po con la Dora. Davano l'allarme e sul posto accorrevano 1 vigili del fuoco e il maresciallo Spagnuolo dei commissariato di P. S. Barriera di Milano con alcuni agenti. Interveniva anche, in preda alla più viva emozione, il ; rateilo del De Stefano, Guido, che seguiva dalla sponda, angosciato, la difficile oiierazione di recupero. Ma quando 1 pompieri issavano fuori la salma egli diceva subito: « Non è lui... non è mio fratello... ». Era Infatti un uomo di 45 o 50 anni, di costituzione abbastanza robusta,, con i capelli radi e grigi e vestito d| tutto punto, con giac¬ ca e camicia. Il maresciallo Spagnuolo rinveniva in una tasca un documento d'identità intestato al pellettiere Luigi GuglielmetU di 50 anni, domiciliato con la famiglia in via Misericordia 1. I familiari restavano sbigottiti nel!'apprendere la tragica notizia: dalla mattinata essi erano in ansia per la sua scomparsa, ma ritenevano e speravano che si fosse recato da amici., come era accaduto altre volte. Era uscito alle 8 con l'Intenzione di fare una passeggiata lungo II Po e prendere un po' di aria: soffriva molto il caldo e nel giorni scorsi era andato soggetto a lieve forma di malore. Si presume che il povero Guglielmetti sia stato colpito da insolazione e sia precipitato nel fiume senza che nessuno se ne accorgesse. I congiunti escludono nel modo più assoluto la tesi del suicidio. — 11 sessantenne Francesco Prever-Leazzi stava lavorando, alle 11, in una cava di pietrisco presso Giaveno. Il sole picchiava con violenza, l'afa era soffocante. D'improvviso il Prever-Leazzi lasciava cadere il piccone e si portava le mani al capo. Era bianco in volto e tutto coperto di sudore. « Sto male... sto male... » balbettava « non riesco a respirare». Erano le sue ultime parole. Prima che i compagni potessero sostenerlo, stramazzava al suolo. Con una macchina veniva trasportato all'ospedale di Avigliana ove i medici lo ricoveravano con prognosi riservai issima, per insolazione. La temperatura dello sventurato era di oltre 43 gradi. A sera le sue condizioni peggioravano ulteriormente, tanto che i sanitari ne consigliavano il ritorno a casa. Il Prever-Leazzi giungeva nella sua abitazione verso le 22 e di 11 a mezz'ora decedeva — Alle 13 è stato trovato morto nel suo alloggio di via Sansovino n. 98 il pensionato Matteo Girotti di 72 anni. Un quarto d'ora prima aveva incontrato per le scale alcuni coinquilini e s'era lagnato di essere oppresso dalla calura che lo soffocava e lo sfibrava. La sua morte sarebbe dovuta a pa ralisi cardiaca provocata da un colpo di sole. — Al San Vito è stato ricoverato l'operalo Filippo Romeo di 24 anni, domiciliato in corso Vinza glio 21. Mentre lavorava in un cantiere di via Monte Pasubio 25 era stato colto da malore per insolazione. In un primo tempo il suo stato appariva preoccupante. In serata e'è avuto un notevole miglioramento. Anche al San Glo vanni sono state soccorse tre .persone vittime del caldo: il più grave è il ferroviere Giovanni Rey naudo di 50 anni. — Un uomo dimessamente ve stito, identificato più tardi per Giuseppe Laconi di 47 anni, senza fissa dimora, s'avvicinava alle 13,15 ad un taxista in sosta al posteggio di corso Vittorio ango lo via Sacchi e gli sussurrava In tono misterioso: «Libero?». «Liberissimo! ». «Bravo! Mi porti ad Aosta!». «Ad Aosta? Ma le co sterà caro...». «Cosa m'importa' Devo riscuotere due milioni!... E poi ad Aosta c'è 11 fresco, c'è il freddo, c'è la neve! Io voglio ro tolarmi nella neve! Muoio dal caldo! Partiamo subito! ». Qualcuno telefonava alla Croce Verde che accorreva a catturare il pazzo. I militi assicuravano al La coni di portarlo a toccare la neve Al che lo squilibrato, al grido di «Aosta! Aosta!» saliva di buon grado sull'ambulanza con mèta il manicomio di Collegno. — Gran baruffa ieri alle 12,30 agli ultimi piani di corso Vinzaglio 1. Il manovale Antonio Gasu da Sassari, accusava alcune famiglie di tenere sempre i rubinetti aperti e di rubargli l'acqua. Ad un certo momento il manovale, che aveva manifestato la sua protesta alquanto vivamente, veniva assalito da cinque casigliano e ridotto a mal partito.

Luoghi citati: Aosta, Collegno, Giaveno, Milano, Sassari