Trattative per aumentare gli scambi italo-inglesi

Trattative per aumentare gli scambi italo-inglesi Trattative per aumentare gli scambi italo-inglesi / colloqui a Londra - Forte richiesta di nostri prodotti sul mercato britannico (Nostro servizio particolare) Londra, 6 luglio. Si è conclusa a Londra la 17.a riunione del Comitato economico italo-britannico. La delegazione italiana, di cui faceva parte il direttore generale degli accordi commerciali del Ministero del Commercio Estero Giuseppe Dall'Oglio. era presieduta dall'ambasciatore Attilio Cattani, direttore generale degli Affari economici al Ministero degli Esteri, e quel la del Regno Unito era presie-duta dal vice-sottosegretario agli Esteri, Paul Gore-Booth. Le conversazioni si sono svolte attorno alle intese commercia|ij per il prossimo anno che, a lanto si spera, potranno con durre a un ulteriore incremento degli scambi fra i due Paesi. L'Italia da qualche tempo ha seguito una politica di intensa liberalizzazione e plurilateralizzazione nei rapporti commer ciali esteri; anche la Gran Bre tagna è stata ora indotta a se- e lguire questo corso, soprattut¬ to per la forte pressione ester na. Dapprima, da dieci anni a questa pai-te, la bilancia commerciale fu energicamente in favore dell'Italia, ma nel 1951 la Gran Bretagna, trovandosi fortemente debitrice, prese drastiche misure per ridurre le importazioni e migliorare la sua bilancia estera L'Italia è ora in debito verso la Gran Bretagna e verso la zona della sterlina in generale, anche se. nel campo internazionale, la sua posizione economica è considerata ammirevolmente rafforzata. Esiste ora un evidente bisogno di espansione del mercato italiano in Gran Brenna. E' vero che I dazi, le dogane e le varie tasse inglesi sono gravose, ma il Regno Unito come mercato non ha ancora neppure cominciato ad essere sfruttato in larga misura dal l'iniziativa privata italiana Esiste anzi qui in Gran Bre tagna un grande desiderio di prodotti italiani; enorme è il prestigio del gusto italiano e della qualità dei nostri nuovi nrodntti; esiste anche una for ma ds pubblicità "spontanea fatta di simpatia verso l'Italia — che dovrebbe essere «fruttata appieno. La vera sorpresa degli ambienti commerciali inglesi in questi ultimi anni è che l'Italia commerciale non segua, come seconda e organizzata ondata, alle vittorie dell'Italia industriale. Le autorità governative italiane ttanno studiando vari sistemi psr promuove- re questa iniziativa di vendite in Gran Bretagna, ma in ultima analisi è necessaria una grossa offensiva da parte dei venditori italiani sul mercato britannico. Il Ministero italiano del Commercio Estero, che ha già condotto alcune inchieste sulle possibilità di vendita di prodotti italiani in vari mercati del mondo, sta oi-a svolgendo indagini su ventidue prodotti diversi e sulle possibilità di 1 esportazioni italiane nel Re- gno Unito. I risultati di queste inchieste saranno messi a 'disposizione degl'industriali italiani. Sistemi analoghi sono già stati usati con risultati eccezionalmente utili per gli industriali e per l'economia generale del Paese tanto dal governo britannico che dal governo-giapponese. r. a.

Persone citate: Attilio Cattani, Giuseppe Dall'oglio, Paul Gore-booth