Assegnato il Premio Strega aIl' «Isola d'Arturo» della Morante

Assegnato il Premio Strega aIl' «Isola d'Arturo» della Morante Assegnato il Premio Strega aIl' «Isola d'Arturo» della Morante (Nostro servizio particolare) Roma, 4 luglio. La serata delle votazioni finali per l'assegnazione del, Premio Strega 1957, giunto alla sua decima edizione, ha avuto più il- carattere di una riunione elegante e mondana che non quello di una battaglia letteraria, che invece contrassegnò le primissime aggiudicazioni. Questo premio — se si eccettuino quelli dei Lincei, che hanno funzione accademica e ufficiale — è il solo certame letterario romano, ma la sua manifestazione conclusiva segna per il bel mondo della Capitale, nell'imminenza delle vacanze d'estate, la chiusura della stagione. Una folla elegantissima gremiva il ninfeo di Villa Giulia: molte sfarzose toilettes, molti gioielli, atmosfera gaia e frivola, nel gradito refrigerio dei grandi alberi, dopo l'afosissima giornata. Bei nomi della politica, della diplomazia, delle lettere, del giornalismo, dell'arte, della cultura sono convenuti nel suggestivo scenario della dimora estiva che Papa Giulio III si costruì fuori delle mura. Per quanto riguarda il premio non c'è stata quasi lotta tra I cinque finalisti. Come si sa gli scopi di questa originale gara letteraria sono di far conoscere in più strati di pubblico il maggior numero di libri usciti nell'anno e segnalati da attenti lettori appartenenti a varie categorie intellet tuali. E le finalità che Maria Belionci e i fratelli Alberti si proposero fin dal lontano 1944 e realizzarono, insieme con i 350 « Amici della domenica », nel '47 con la prima assegnazione di una cifra oggi elevata al milione, si possono dire pienamente raggiunte. Tra le 21 opere, comprendenti romanzi, novelle, saggi, ognuna delle quali presentata da due appartenenti al < So dalizio della domenica», alla metà di giugno e in base a votazione ne vennero scelte cln que. Rimasero così esclusi nella prima cernita nomi di scrittori anche assai noti co- me Antonio Aniante, Roberto Bosi, Ugo Facco Della Garda, Uberto Quintavalle e V. G. Rossi. I cinque prescelti nelle se mifinali e in seconda votazione furono: Elsa Morante con < L'isola di Arturo » '-rif- ebbe 80 suffragi, Orio Vergani con « Udienza a porte chiuse » (voti 51), Arturo Loria con «Settanta favole» (31), Carlo Laurenzi con « Due anni a Ro ma» (29) e Gino Montesanto con «Cielo chiuso» (27). Apparve subito evidente la rivalità fra la sciilirice romana e il giornalista milanese. L'opposizione dei due maggiori centri italiani delle lettere e dell'editoria è del resto un motivo non nuovo nel ristretto mondo che si occupa del settore. Scontata pareva per altro la posizione di preminenza di Elsa Morante contro il suo diretto avversario e la scrittrice era senza dubbio avvantaggiata dal fatto che la votazione avveniva nella sua città. Su di lei, già si diceva nel giorni scorsi, si sarebbero appuntate le preferenze. E infatti quasi non trasparirono stasera, nel corso della riuscita festa, i consueti maneggi di corridoio per accentrare i voti a favore dell'opera preferita alle semifinali. Le cose andarono lisce lisce e quando l'orchestra tacque, quando nel gran silenzio si procedette all'apertura delle 300 e più schede e le cifre totali cominciarono ad allinearsi sulla grande lavagna, il successo della narratrice romana si delineò subitamente. Ecco i risultati relativi ai 317 votanti: al primo posto, vincitrice cioè del « Premio Strega », Elsa Morante per il suo libro « L'isola di Arturo », con 155 voti; secondo Orio Vergani per il libro « Udienza a porte chiuse », con 75 voti; terzo Arturo Loria per il libro «Settanta favole» con voti 29; quarto Gino Montesanto per il libro « Cielo chiuso » con voti 27; quinto Carlo Laurenzi per ii libro « Due anni a Roma » con voti 24. a. n.

Luoghi citati: Roma