Due forature fermano Defilippis lanciato verso Colmar coi primi

Due forature fermano Defilippis lanciato verso Colmar coi primi Susseguirsi di tughe, strappi in salita e volata tinaie dominata da Hassentorder Due forature fermano Defilippis lanciato verso Colmar coi primi Anquetil perde la maglia gialla che passa al giovane parigino Barone - Gli italiani conservano le loro posizioni in classifica - Oggi tappa a saliscendi sui 192 km. da Colmar a Besangon (Dal nostro inviato speciale) Colmar, 3 luglio. dt11 clla vinto Hasscnforder, sul\ 'rBnttraguardo di casa sua e la maglia gialla ha cambiato padrone, Anquetil si è trovato stretto in uno strano gioco di squadra e Barone, bel ragazzo bruno, parigino puro sangue, exrivenditore di giornali, di slancio si è impadronito delle insegne del primato. E per quanto la tappa davvero non la si possa definire battagliata allo spasimo, il signor Bidot per la prima volta dall'inizio del Tour stasera storce il naso: oltre alla sconfitta di Anquetil, Bauvin, Walkoviak, Darrigadc, Bouvet e Stablinski hanno collezionato notevoli minuti di ritardo. E' presto naturalmente per anticipare il principio della fine della compagine che finora ha dominato; ma quel Bauvin, uno dei favoriti che si lascia staccare in salita, costituisce il fatto grosso per oggi, forse piti ancora della novità che riOrdine d'arrivo e classifiche ORDINE DI ARRIVO: 1. Hassenforder km. 223 in ore K.21'13" (tempo con l'abbuono 6,20'13") media km. 35,098; 2. Voorthig (tempo con l'abbuono 6.20'43"); 3. Mahé; 4. Bianco; 5. Bercaud; 6. De Jonffh; 7. Loroflo: 8. Bourles; 9. Barone, tutti col tempo di Hassfnforder; 10. Ansrlade a 50"; 11. Morvan a 4'16"; 12. PlanckaTt a S'27": 13. De Bruyne a 8'55" che batte in volata SchellenberK e altri 35 uomini tra cui 19. Forostier. 22. Anquetil. 23. Christian, 25. Tosato. 2D. Nencini, 34. Adriaenssens 36. Delllippis. 38 Clerici, 12. Dotto, 43. Padovnn. 44. J. Bobet, 45. Astrila. 46. Bahamontes; 55. Bauvin a 11,36"; 63. Walkowiak con lo stesso tempo; 67. Darrigadc a 15'29"; 71. Baroni a 19'3"; 72. Pintarellj id.; 73. Tognaccini id.; 80. Baffi Id. Classifica di tappa a squadre: 1. Olanda 19.12'4"; 2. Francia a 30"; 3. Ovest a 4'46" ; 4. NordEst-Centro a 8'55"; 5. pari merito Sud-Ovest c Spagna a 9'55"; 7. Sud-Est a 10'15"; 8. Ile-deFrance a 12'; 9. Belgio a 17'52"; 10. a pari merito Italia, Svizzera e Lussemburgo a 18'20". Classifica generale a squadre: 1. Francia 116.42'14"; 2. Ovest a 46'2": 3. Olanda a52'14"; 4. Nord. Est-Centro a 1 ora 18"; 5. Italia a 1 ora 6'26". CLASSIFICA GENERALE : 1. Barone 39,11'33"; 2. Anquetil a 38"; 3. Janssen a l'39": 4. Forestler a 3'55"; 5. Schellenberg a 4'47"; 6 Thomin a 6'24" ; 7. Jean Bobet a 7'4"; 8. Mahé a 7'22" ; 9. Walkowiak a 7'41"; 10. Picot a 8'59"; 11. Christian a 9'7"; 12. Bauvin a 9'13"; 13. De Groot a 9'19"; 14 Bahamontes a 9'56"; 15. Aslrua a lu'17"; 16. Dotto a 10'38"; 17. Defllippis a ll'l.V; 18. Lauivdi a 11'17"; 19, Nencini a 11*61"; 25. Adriaenssens a 15*56"; 30. De Bruyne a 20*4'.'.; 36. Pudovan a 2315"; 41. Badi a 30'23"; 47. Tosato a 35'47": 52. Baroni a 40'1S": 60. Darrlgaàe a 44'10": 64. Pintarelli a 50'44"; 76. Tognaccini a 1 ora7'7"; 81 e ultimo Suarez a 1 ora 53'43". Classifica del G. V. della Mon tagna: 1. Bergaud p. 9; 2. Loro fio 6; 3. Mahé 4. slismcguarda i quartieri alti della graduatoria. I nostri, più bene che male Quando la stiada ha preso a salire sono rimasti alla ribalta e in particolare si è messo in luce Defllippis che, dopo aver minacciato di buon mattino propositi di ritiro, è stato poi fra i più attivi della tappa, infilandosi nella fuga risolutiva dalla quale solo la doppia sfortuna di due forature consecutive è riuscita a toglierlo. II « cìt » infatti già subito dopo il via si è districato a meraviglia nel nervosismo che animava il plotone, buttandosi a corpo morto in tutti i tentativi di fuga che si succedevano ininterrotti. La squadra francese sbrigava .il suo solito lavoro di controllo ma se ogni fuga venne fatalmente rintuzzata, una ve ne fu intorno al 60° Km. che scappò, sia pure in parte, alla sorveglianza dei bianco-rosso-blu. Ventitré uomini a varie riprese costituirono una pattuglia indiavolata della quale Defllippis era l'attore principale avendo quali 1 comprimari, fra gli altri, Lo\ ' — . 'roilo, Dotto, Bobct, Rolland, Bergaud. e Foresticr. Il plotone non rispose con l'abituale prontezza, e alle spalle dei fuggitivi i e ) g ; i ; t " K , si aprì un varco invitante che l'ardore sfrenato di chi scapitava tendeva ad aumentare sensibilmente. Poteva essere per Nino ti momento buono, ma una dannata foratura piombò ad interrompere la sua azione. Il *ct(» non aveva gregari con sé, la 7>iacchina dt Binda eia avanti al rifornimento, la seconda vettura italiana viaggiava alle spalle del plotone. Defllippis fu costretto a cambiar tubolare da solo, risalì in sella e forò ancora. Quando la sorte dice di no, c'è poco da fare. La disavventura dell'italiano diede t) colpo di grazia ai fuggitivi, molti dei quali persero il ritmo. Rimasero a tirare Hasscnforder, Voorting, Bergaud, Lorono e Morvan che vennero raggiunti dopo un breve inseguimento da Mahé, Bourles, De Jongh, Anglade, Barone e Bianco. Undici uomini, il gioco era fatto. Nel caldo che ridivampava violentissimo il gruppo prese a dormicchiare ad andatura turistica e sempre pian piano si apprestò a scalare con dodici, tredici minuti di ritardo il Gol de la Schucht che contava quale difficoltà di terza categoria per ù G.P. della Montagna. Una salita poco ardua in uno scenario meraviglioso da cartolina illustrata, con pinete, fiume e laghetti. Tutto calmo: nel gruppetto al comando Bergaud. passò per primo sotto lo striscione riservato agli scalatori, mentre gli italiani e Dotto facevano l'andatura in testa al plotone. Con discreta tranquillità: una tranquillità fatale tuttavia a Bauvin che perse contatto alle primissime rampe. Si credette lì per lì a un malessere temporaneo ed era invece un crisi della più bella specie. Lunga volata in discesa e nuova salita verso il Col du Linge, montagna questa rispettabilissima con parecchi tourniquets ripidi nascosti dal mare di una folla immensa. Lasciando gli atleti in fuga al loro destino (per la cronaca: anche su questa vetta il primo fu Bergaud), fermiamoci a dare uno sguardo al gruppone. A circa metà salita l'unica azione di rilievo: scattò Bahaviontes velocissimo e si tennero a ruota solo Nencini, Defllippis. Astrua, Adriaensscns, Janssens, Planckaert, Thomin e Dotto. Anquetil perse 50 metri ma li recuperò con un violento allungo. Fu questo il principio, e la fine al tempo stesso, delle ostilità. Verso il traguardo solo Bahamontes e Dotto vollero prendersi il gusto di superare di pochi secondi gli altri che venivano su insieme. Ma il loro rii<irdo si aggirava sempre sui dieci minuti. Ancora discesa, ancora uno strappo, poi Colmar, con il suo velodromo che pare un gioco di bambole tanto è piccolo e grazioso. Per il successo, volata al fulmicotone di Hasscnforder; per la maglia gialla, dopo l'arrivo di Barone, l'attesa del gruppo dove c'era Anquetil piuttosto imbarazzato: poveretto, se non tirava perdeva il primato, se tirava lo potevano accusare di aver vibrato un colpo a tradimento a Bauvin sempre distaccato. Anquetil operò un allungo, venne ripreso da Padovan e se ne restò buono tn gruppo. In sua vece si misero a tirare i nostri e « belgi, ma il loro ardore non bastò a salvare Jacques. Anquetil perse la maglia color dell'oro per 38". Ora c'è da attendersi il di rampare della controffensiva francese Domani il terreno adatto, da Colmar a Bcsancon 19Z Km. a saliscendi, quanto esiste di meglio per imbrogliare le carte in tavola. Oggi era Anquetil che doveva superarela prova del fuoco (e Jacques anche se ha perso la maglia gialla non si è lasciato staccare in salita); domani è l'intera squadra di Francia che deve dimostrare di non aver ancora esaurito il proprio bagaglio di forze. Gigi Boccacini