Il funzionario della Rai costretti a confessare e i suoi tre complici da un magnetofono

Il funzionario della Rai costretti a confessare e i suoi tre complici da un magnetofono Un apparecchio tascabile registrò le loro conversazioni Il funzionario della Rai e i suoi tre complici costretti a confessare da un magnetofono // dott. Ruggiero trasferito a Genova con il cognato e messo a confronto con i due macellai - Tutti si dicono innocenti, ma un altoparlante trasmette la registrazione dei colloqui conil "vincitore,, dell'auto - "Quella è la mia voce,, ammette il Maggi e l'assurda negativa crolla per tatti - Un'Appio, assegnata alla moglie del Maggi e venduta a un professionista, altre distribuite pare a Milano e a Brescia - Si cercano emissari in altre città - Due macchine cariche di verbali sequestrati - l controlli estesi a tutti i concorsi sino al '54 Ci telefonano da Genova: Alle 11 di ieri nel parlatorio delle carceri di Marassi sono stati messi a confronto per la prima volta Giuseppe Ruggiero, vice-capo del complesso sviluppo e propaganda presso la direzione Rai di Torino, suo cognato Davide Tiscornia, commerciante in automobili, i macellai genovesi Gaetano Queirolo e Mario Maggi. Dopo l'arresto essi erano stati rinchiusi ia celle separate ed erano stati interrogati dal sostituto procuratore della Repubblica dottor Alberici. Al magistrato ognuno di essi aveva detto di essere vittima di un equivoco e si era protestato innocente. Messi ieri a confronto hanno confessato le loro colpe. Nel parlatorio con i quattro arrestati c'erano il dott. Alberici ed un cancelliere. Questi ha aperto un magnetofono e si sono uditi brani di conversazione a due. Il primo a cadere è stato il macellaio Maggi. « E' inutile insistere — ha mormorato. — Riconosco la mia voce e l'altra è quella del commerciante triestino Lucio Davanzo ». Ha aggiunto: «Non mi sarei mai aspettato stamane di udire la mia voce nel magnetofono ». Quando il Maggi si era rivolto al Davanzo, proponendogli di vincere una < 600 > al « giugno radiofonico > con la estrazione del giorno 6 giugno, gli aveva posto anche le condizioni: gli avrebbe dato per la collaborazione 320 mila lire, e non si sarebbe tenuto l'automobile. Il Davanzo si era dimostrato molto incerto se accettare ed aveva pregato il Maggi di passare a casa sua per discutere la proposta. Voleva delle garanzie che l'illecito non venisse mai scoperto, desiderava conoscere le modalità per partecipare al concorso truccato. Ogni volta che il Maggi andava a parlargli egli, non vistp, metteva in movimento il magnetofono. Poi stendeva un riassunto dei colloqui e li portava, insieme con 1 nastri impressi, al notaio dott. Oneta. Dopo aver fatto scrivere alla RAI di Torino la lettera in cui lamentava che qualcosa di non corretto veniva commesso nei concorsi a premi, 11 27 giugno, tramite l'avv. Salvarezza, presentava denuncia alla Procura della Repubblica di Genova e consegnava i riassunti dei colloqui ed i nastri che aveva depositato dal notaio. Ecco perché ieri nel parlatorio delle carceri i -quattro arrestati si sono trovati d fronte alla prova inconfutabile della loro colpevolezza. Dopo l'ammissione del Maggi, sono caduti, uno dopo l'altro, il macellaio Queirolo, il commerciante Tiscornia ed il responsabile maggiore, il Ruggiero. La Procura della Repubblica ha autorizzato il capitano dei carabinieri Friscia di comunicare che i quattro si erano riconosciuti colpevoli. Che cosa però essi abbiano dichiarato non sì può sapere perché è coperto dal segreto di istruttoria. Le indagini dovranno chiarire innanzitutto quando i concorsi Rai-tv sono stati truccati. Si è parlato di un anno, due anni. Pare invece che si debba andare più in là nel tempo. E di molto. Forse le irregola/rità risalgono al momento in cui il Tiscornia ed il Ruggiero divennero cognati per aver sposato il primo la sorella del secondo. Diciamo subito che con questo non si vuol mettere il sospetto che tutti i vincitori degli innumerevoli concorsi siano stati complici nella truffa. TadedsdngenLGsirgsraaitafaCfedlcgprcgtStmrduqmatHillllillllllllllllfllllllllllllllllllllllllllllllllllltlll Tutt'altro. Le assegnazioni di j auto preordinate avvenivano di tanto in tanto, perché non era facile trovare la persona di fiducia cui fare la proposta senza correre il rischio di una denuncia. Se le frodi risalgono all'incontro Tiscornia-Ruggiero bisogna concludere che esse si svolsero per un decennio a partire dal 1947. Il Tiscornia, che è nato a Lavagna nel 1917, ha abitato a Genova in via Sivori 8, int. 23, sino al 14 gennaio 1947. Faceva il commerciante e anche il rappresentante e nel suo peregrinare conobbe a Mondovì e sposò la signorina Carla, sorella del Ruggiero. Si trasferì a Torino nel 1947, aperse una autorimessa in via Ros'mini 5 in società con un altro cognato,- il rag. Tullio Ruggiero e da allora si dedicò con molto profitto alla compra-vendita di automobili. Fu lui a cercare a C .iva i suoi complici, primo fra tutti il Queirolo, il quale entrò ben presto in contatto diretto con il funzionario della Rai. Da quanto tempo data la collaborazione Queirolo - Ruggiero? Da almeno un anno, perché il Queirolo fece vincere al Maggi un'« Appia » seconda serie nel concorso « giugno radiofonico 1956 >, con un tagliando intestato alla moglie Sara. L'auto rimase di proprietà ai coniugi Maggi per pochi mesi. Appena ritirata la vettura, la lasciarono in un garage di Boccadasse ed incaricfo^o un mediatore di trovtre l'acquirente. Nel settembre successivo il mediatore potè vendere l'Appia al dott. Paolo Roso, stimato medico genovese. La vettura era In ottime condizioni — praticamente era nuova perché mai il Maggi l'aveva usata — con tutti ì documenti, compreso il tagliando della vincita al concorso « giugno radiofonico ». Tagliando che il Roso ha conservato e che, appena ha appreso dai giornali che la vettura era stata oggetto di truffa, sì è affrettato a portare alla Procura. Il dott. Roso pagò l'auto un milione 176 mila lire. Risulta che il Maggi ed 11 Queirolo si siano spartiti il milione mentre le 176 mila sarebbero state mandate a Torino per il Tiscornia ed il Ruggiero. Questa divisione ci lascia alquanto increduli perché ci pare invero¬ llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllilillllllillllllll j simile che il funzionario della Rai mettesse a rischio il suo posto per così poca moneta: dovendo dividere con il cognato non gli sarebbe venuto da tutto il lavoro che un'ottantina di biglietti da mille. L'Appia è stata sequestrata. Il Tiscornia avrebbe ammesso di aver fatto assegnare da suo cognato altre due automobili, una a Milano e una nel Bresciano (la località non i stata specificata). C'è il fondato sospetto che il Tiscornia abbia avuto «emissari» nelle principali città italiane, per cui i carabinieri hanno avviato delicate indagini in Lombardia, a Roma, a Napoli, a Palermo e in altre ditta di capoluogo minori. Già sono state raccolte voci che un anno e mezzo fa a Bre- scia venivano offerte le vetture dei concorsi premio della Rai-tv dietro compenso di alcune centinaia di biglietti da mille, da 30Ò mila a mezzo milione a seconda del tipo di vettura. Naturalmente coloro che hanno riferito questi episodi si sono affrettati a dire che essi avevano respinto le offerte. I carabinieri dì Genova, coadiuvati da quelli ùi Torino del nucleo di polizia giudiziaria, stanno controllando ad una ad una tutte le vincite di automobili, televisori, frigoriferi, apparecchi radio, delle note rubriche propagandistiche della Rai messe in onda negli ultimi quattro anni. E' probabile che da queste ricerche a vasto raggio emergano altre responsabilità. Si parla con insistenza di due nuovi arresti imminenti: non sappiamo quale fondamento abbia la notizia. Ieri sera due automobili, una dei carabinieri di Genova, l'altra dei carabinieri di Torino, hanno portato a Genova tutti i documenti relativi alle estrazioni dei quattro concorsi < giugno radio-tv », « telefortuna », « radiofortuna », « serie Anie » dal 1954 ad oggi. Con i documenti c'erano i verbali del notaio dott. Tabacchi, e dei viceintendenti dott. Muscianisi e Sorrentino. I plichi, che sono sotto sequestro, sono stati portati alla Procura della Repubblica. Sono stati infine sequestrati anche gli elenchi dei vincitori delle vetture ad essi consegnate. Il dott. Ruggiero fotografato il giorno delle nozze: sua moglie era impiegata alla Rai Brciano (la località non i Ttt'ltr Le ii di iil h il fii dll