Incontro tra Zoli e Fanfani per risolvere il "caso,, Sturzo di Enzo Forcella

Incontro tra Zoli e Fanfani per risolvere il "caso,, Sturzo Dopo Vinvita della 9»C* ad un pronto chiarimento Incontro tra Zoli e Fanfani per risolvere il "caso,, Sturzo Il Consiglio elei Ministri, convocato per questa mattina, non prenderà per ora posizione ufficiale - Si spera che la polemica s'affievolisca spontaneamente - Ritorna in primo piano a Montecitorio il problema dei patti agrari Roma, 1 luglio. Come aveva promesso, Fanfani ha illustrato ieri sera 11 punto di vista ufficiale della D.C. sulla polemica antigronchiana aperta clamorosamente da don Sturzo al Senato. L'articolo, anticipato dai giornali del lunedi è stato oggi variamente e vivacemente commentato in tutti gli ambienti politici. Qualcuno lo ha interpretato come un appoggio a don Sturzo, e quindi come una adesione alle critiche rivolte al Presidente della Repubblica. L'interpretazione pare tuttavia forzata o addirittura — come notava la Voce Repubblicana — inspiegabile. E' veto che le prese di posizione del segretario della D.C. sono sempre polivalenti ed hanno bisogno di una particolare ermeneutica. Ma è vero anche che, Ietto con obiettività, l'articolo appare come una chiara condanna della iniziativa del sacerdote siciliano. Fanfani sì preoccupa all'inizio di coprirsi le spalle polemizzando contro 1 denigratori del suo partito, e riprende la tesi, in verità molto singolare, secondo la quale in Italia non si può parlare liberamente di ciò che non va o ohe va male, perché ci sono 1 comunisti pronti ad approfittare di ogni spunto polemico. Aggiunge an¬ che una esortazione a « difen iiiiiiiiiiiiui iiiiiiiiiimimiiiiiiiiimtiiiiiiiD dere tutta la Costituzione, di intenderne lo spirito, di comprenderla, di attuarla ispirandosi all'iniziata tradizione >. Proprio in quosto accenno alla tradizione iniziata da De Nicola e Einaudi, si è voluto vedere una indiretta censura allo 4 stile » introdotto al Quirinale dall'attuale Presidente. Può darsi che questa fosse effettivamente l'intenzione. Ma è il solo riferimento critico verso il Capo dello Stato. Pei il resto il segretario della D.C. accusa esplicitamente don Sturzo di aver mancato « della prudenza che si richiede a chi vuol veramente dal supposto male ricavare il bene»; di avere, sia pure involontariamente, < indebolito le democrazia e ferito la Costituzione » producendo con un intervento inappropriato e politicamente inefficace » rovine cui è urgente ora porre rimedio. Al di là delle varie dispute interpretative, questo appello ai rimedi è certamente la parte più concreta e utile dell'intervento. Che fare? Fanfani esclude risolutamente ogni progetto di revisione costituzionale (« il rimedio aggraverefcoe la delicata situazione, piuttosto difendiamola tutti la Costituzione cosi com'è»), e avanza, invece, due proposte: «Il governo — che essendo il responsabile di tutti gli atti presidenziali è il vero accusato di don Sturzo — deve dare prontamente al Paese la garanzia che i vari « si dice » riferiti dal .venerando senatore sono infondati e che i fatti immaginati non possono in ogni caso prodursi Inoltre — ed è la seconda proposta — il governo deve concordare con i presidenti delle Camere il modo per consentire nel futuro che ogni parlamentare possa chiedere ed ottenere « notizie e garanzie sulle ricordate e delicate materie senza trascinare inammissibilmente nelle quotidiane dispute la suprema magistratura dello Statò ». Le « proposte » del segretario del partito di maggioranza, nella presente situazione politica del nostro Paese, sono qualcosa di più che l'espressione di un semplice desiderio. Perciò stamane, subito dopo essere tornato da Firenze, il Presidente del Consiglio si è incontrato con Fanfani e poi con i ministri — Andreotti, Concila, Tambroni — che meglio lo potevano aiutare a scaricarsi della pesante responsabilità che aveva addossato sulle sue spalle il segretario della D.C. Che fare? Zoli, a quel che si dire, non ha nascosto a Fanfani il suo disappunto per que-|sto abile, ma imbarazzante pas-1saggio del cerino acceso. < Si fa presto a parlare — gli avrebbe detto — ma non è facile far quel che raccomandi »„ Fanfani si è stretto nelle spalle e avrebbe risposto: «Non so bene, studiate la questione, ma bisogna assolutamente fare qualcosa». Ih un primo momento si è pensato di far prendere posizione ufficiale dal Consiglio dei ministri, che è convocato domattina per una delle consuete riunioni, ma sembra che l'idea sia stata poi scartata. Ci ci atterrebbe invece al consiglio di Andreotti di rimandare le spiegazioni sull'IRI, l'ENI e le pretese Interferenze del Quirinale nell'attività degli enti pubblici alla prima occasione opportuna. (Andreotti — lo riferiamo come curiosità — ha ricordato ai giornalisti che De Gasperi era contrario alla nomina di Don Sturzo a senatore a vita. Lo propose Einaudi e l'allora Presidente del Consiglio l'accettò soltanto dopo che alcuni eminenti giuristi interpellati, tra cui Orlando, lo assicurarono che l'ingresso di un sacerdote al Senato « per altissimi meriti» non era in contrasto col Concordato e non avrebbe costituito precedente). La seconda richiesta di Fanfani è ancora più difficile da soddisfare: o si-tratta di emendare il regolamento delle Camere introducendovi un nuovo « strumento » per chiedere informazioni al governo, oppure, più semplice,.di convincere governo e Parlamento a rendere più efficienti gli istituti della « interrogazione » e della « interpellanza ». Forse non si farà né- l'una cosà né l'Altra e si confida, come r.l solito, nello spontaneo e graduate affievolìmento della polemica. Per il momento, comunque, l'esigenza di « far qualcosa » è vivissima e come tale andava registrata. Da domani le immediate preoccupazioni parlamentari riprenderanno il sopravvento. Si riuniranno i capi-gruppo per decidere sull'ordine dei lavori e c'è sul tappeto la questione dei « patti agrari», che il centro-destra vorrebbe rinviata stne die e il centro-sinistra vorrebbe, invece, affrontare al più presto. C'è stato oggi a Montecitorio un gran daffare di incontri e di consultazioni, anche per questo. Il governo e la segreteria, della D.C. sembravano orientati a dar soddisfazione al centro-sinistra, ma all'ultima ora sembrano ritornati nuovamente perplessi. Non resta che attendere domani. Enzo Forcella L'on, Amlntore Fanfani

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